Italiana

Francesco Guccini su “Note di viaggio parte 2”: «La canzone deve essere libera»

Francesco Guccini – in coppia con Mauro Pagani – ha presentato a Pavana Note di Viaggio Parte 2 con tanti ospiti: da Levante a Mahmood

Autore Tommaso Toma
  • Il7 Ottobre 2020
Francesco Guccini su “Note di viaggio parte 2”: «La canzone deve essere libera»

Francesco Guccini

Le canzoni di Francesco Guccini hanno avuto una seconda, terza vita e la devozione di alcuni autori della vecchia e nuova scuola per le sue canzoni è fortissima.

Questo è certamente il riassunto di un un felice progetto che è stato il primo volume della raccolta delle composizioni di Guccini, interamente prodotte e arrangiate da Mauro Pagani e interpretate dalle grandi voci della musica italiana. E adesso, giustamente si replica.

Un progetto voluto fortissimamente da BMG Italia che era iniziato nel novembre del 2019, come dichiarato oggi dal general manager Dino Stewart: «Stiamo parlando di un successo vero, con il primo volume di Note di Viaggio abbiamo venduto molti fisici. La gente, gli appassionati sono tornati nei negozi di dischi per acquistarlo e alla fine si è anche conquistato meritatamente il Premio Tenco».

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La cover

Questo nuovo volume è già bello dalla copertina, molto apprezzata dallo stesso artista. Una rivisitazione del celeberrimo quadro Quarto Stato.

«Anche se ai tempi del pittore Pelizza da Volpedo, il proletariato era davvero povero… e poi oggi chi porta sulle spalle così la giacca?», ironizza il Maestro che sottolinea il piacere di aver “assistito” alla realizzazione di questo Vol. 2: «Ho molto apprezzato ancora una volta il lavoro di Mauro Pagani, sempre attento, e trovo questo capitolo più “denso” del precedente. Mi sono ovviamente commosso a riascoltare queste mie canzoni perché tutte sono nate in momenti ben precisi della mia vita passata».

Gli artisti coinvolti

A suscitare i forti ricordi di Francesco Guccini in questo secondo volume, sono stati Zucchero (Dio è morto), Fiorella Mannoia (Signora Bovary), Emma e Roberto Vecchioni (Autunno), Vinicio Capossela (Vedi cara), Gianna Nannini (Quello che non…), Jack Savoretti (Farewell), Levante (Culodritto), Mahmood (Luna fortuna), Petra Magoni (Canzone di notte n.2), Ermal Meta (Acque), Fabio Ilacqua e Mauro Pagani (Canzone delle domande consuete) e I Musici (Migranti).

Grandi nomi che hanno saputo dar vita a interpretazioni raffinate e di grande personalità, grazie anche al prezioso contributo di Mauro Pagani.

E alla domanda di un giovane giornalista su cosa pensasse il Maestro di Pavana sul fatto che oggi le canzoni devono essere concepite per durare massimo 2 minuti e mezzo, per ottenere successo, la risposta è stata limpida: «Le canzoni sono libere da ogni schema, non si può comprimere il pensiero o l’atto artistico di un autore. Sarebbe come chiedere a uno scrittore di concepire un libro di poche pagine». Lezione di buonsenso in una società dominata dall’algoritmo. Amen.

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