Presentato il nuovo album di Mina, Pani: «“Ti amo come un pazzo” è un disco-feuilleton»
Così lo ha descritto il produttore, nonché figlio della grande artista. Qui in esclusiva un testo scritto appositamente da Pani per Billboard Italia
Massimiliano Pani ha giustamente osservato oggi, davanti a un parterre di giornalisti molto nutrito che è accorso all’appuntamento di lancio di Ti amo come un pazzo (PDU Music): «È assolutamente incredibile e unico che voi siate qui oggi per un disco di un’artista che non compare fisicamente da decenni. Se ci pensate, Mina continua oggi ad essere una delle più attive interpreti, interessata a lanciare nuovi giovani autori».
Tutto vero. Non ci viene in mente nessuno così come Mina. Anche Michelangelo, il “partner in crime” di Blanco – molto apprezzato da Mina – nel bel singolo Un briciolo di allegria, è presente alla conferenza, visibilmente emozionato.
Alcune curiosità sul nuovo album di Mina
Prima di lasciare spazio al testo esclusivo dello stesso Massimiliano Pani, alcune rapide curiosità su Ti amo come un pazzo. La persona che affianca Mina nella copertina non è un modello ma una persona comune, per la precisione un architetto.
Mina poi si è accorta, dopo la sua liturgia di lunga selezione dei brani, che emergeva una sorta di uomini e donne. Così poi ha pensato che per la prima volta il titolo potesse avere un fil rouge, un collegamento con una delle tematiche ricorrenti del disco come l’amore. Da qui anche il divertente accostamento con un genere letterario che sa molto di tempi passati.
Forse proprio per queste ragioni, l’elegante video in bianco e nero di Un briciolo di allegria (regia di Simone Peluso)rimanda a film d’epoca. Prima della fine dell’affollata conferenza stampa si è collegato da remoto il regista Ferzan Özpetek. Per il suo prossimo film ha scelto due canzoni di Mina, una di repertorio e la seconda è Povero Amore, che troverete presente come ultima canzone nella edizione in CD e quindi non presente nell’edizione in vinile dalle diverse edizioni numerate, da quella con copertina alternativa al vinile colorato (crystal o azzurro).
La copertina di Ti amo come un pazzo di Mina
Il testo in esclusiva di Massimiliano Pani
Mina non è un cantautore e nemmeno una cantante che esegue un solo genere musicale. È un’interprete a tutto tondo. Ma un’interprete con una competenza e una cultura musicale straordinarie.
Infatti nella sua discografia alterna dischi di inediti a dischi a tema principalmente di due tipologie. O album dedicati a un autore: Mina canta Lucio, Mina quasi Jannacci, Sconcerto (dedicato alle canzoni di Modugno), Frutta e verdura (a quelle di Califano), The Beatles Songbook. Oppure dedicati a un determinato genere musicale: American Songbook, Mina canta o Brasil, Napoli secondo estratto…
Affronta dagli standard jazz alla classica (Dalla terra, Sulla tua bocca lo dirò) passando per il pop, il rock, il latin, il funk. Esistono alcuni eccezionali cantanti che affrontano con grande competenza un genere musicale, quello che hanno scelto e che prediligono.
La caratteristica di Mina e l’eccezionalità che le viene riconosciuta anche a livello internazionale. È quella di essere interprete ad altissimo livello di molti stili e generi musicali diversi che lei ama e ha studiato. Al punto da essere tra i fuoriclasse in questi diversi mondi musicali.
Quindi produrre un disco di Mina prevede che ci si adatti al tipo di progetto musicale che lei ha scelto e che intende realizzare in quel momento.
Nel caso di Ti amo come un pazzo, progetto di canzoni nuove, la lavorazione si articola su un lungo periodo, più di un anno, in cui vengono raccolti i pezzi dagli autori. Lei ascolta tutti i brani personalmente. Fatta da Mina la selezione, di solito un numero di pezzi attorno ai 15/16, insieme a lei si decide anche a chi affidare gli arrangiamenti. A questo punto Mina stessa dà delle indicazioni di come vuole che sia realizzato il pezzo. Date le linee guida, lascia molto spazio creativo all’arrangiatore e ai musicisti coinvolti.
Nel caso di Ti amo come un pazzo siamo stati coinvolti in tre come arrangiatori: io, Ugo Bongianni e Franco Serafini. Nella mia veste di produttore dell’intero progetto ho fatto in modo che le tonalità, le stesure e le parti fossero pronte prima di entrare in studio coi musicisti.
I giorni in cui sono stati convocati in studio i musicisti della ritmica gli arrangiatori hanno portato gli arrangiamenti e le parti così da poter passare da un pezzo all’altro utilizzando sempre lo stesso nucleo di session men.
Solo avendo dei musicisti di assoluto valore, che suonano insieme, capaci di passare da un genere all’altro rimanendo sempre in tema e con personalità, è possibile registrare concentrando i pezzi in poche sessioni di studio. D’altro canto questa prassi ha il merito di “fotografare” l’ispirazione nelle prime take e restituire ai pezzi un’energia e una dinamica maggiori di una sovrapposizione pista per pista.
In questo disco hanno suonato Alfredo Golino alla batteria, Lorenzo Poli al basso, Luca Meneghello alle chitarre, e poi Bongianni e Serafini alle tastiere nei loro rispettivi pezzi. Gabriele Comeglio ha fatto i soli e tutte le parti di clarinetti, flauti e sax necessarie. Carmine di e Celeste Frigo sono i tecnici di registrazione e missaggio di tutte le tracce.
Il pezzo di Blanco invece l’ha prodotto e suonato Michelangelo con le chitarre di Andrea Rossini, nel suo studio di Cremona. Mina ha solo sovrapposto la sua parte di voce sulla base che ha, giustamente, il sapore di tutte le produzioni che lui fa per Blanco.
Mixati i 15 pezzi, Mina ha scelto come comporre il disco, quali pezzi inserire e quali lasciare in panchina. Questa selezione segue il suo gusto e la sua visione del progetto musicale nel suo insieme.
Ti amo come un pazzo è un album ricco di pezzi dalla scrittura e dalle atmosfere diverse. Mina interpreta in questo suo nuovo progetto dalla canzone d’amore drammatica e intensa ai pezzi ironici, dalla ballad raffinata alla canzone rock e al bolero. Tra gli autori che quest’anno hanno scritto per lei belle canzoni inedite, si scoprono due cover, una perla di Enzo Avitabile e una di Sergio Cammariere.