Mau y Ricky: «Il futuro è il pop e basta, a prescindere dalla lingua»
Il duo in ascesa del latin pop è in questi giorni in Italia in occasione del Milano Latin Festival. Mau y Ricky ci hanno raccontato il loro mondo musicale e la loro idea di futuro del pop senza barriere linguistiche. Il mese scorso è uscito per Sony Music il loro nuovo album, “Para Aventuras y Curiosidades”
Il loro papà Ricardo Montaner ha avuto una carriera da star in sud America con 20 milioni di dischi venduti. Figli d’arte e fratelli, Mau y Ricky sono il duo in ascesa del latin pop. Nati in Venezuela ma cresciuti in Florida, fanno musica da sempre ma il successo globale l’hanno raggiunto nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Hit come Mi Mala (soprattutto nel remix feat. Becky G, Leslie Grace e Lali) e Ya No Tiene Novio (con Sebastián Yatra) hanno macinato centinaia di milioni di click. E hanno aperto loro le porte per il mondo dei big.
Il mese scorso è uscito per Sony Music il loro nuovo album, Para Aventuras y Curiosidades. Mau y Ricky sono in Italia in occasione della quinta edizione del Milano Latin Festival, da oggi al 17 agosto ad Assago con un cartellone ricchissimo che include star globali come Ozuna, Bad Bunny, Daddy Yankee, Karol G, Nicky Jam e Anitta (Mau y Ricky si esibiranno questa sera).
«La musica latin gioca un ruolo così importante nel mondo perché siamo talmente circondati da brutte notizie che le persone vogliono musica che le faccia star bene e ballare – ci ha detto Ricky in conferenza stampa – Noi abbiamo senz’altro in mente l’obiettivo di essere “numeri uno”, ma l’importante (come dice un nostro amico songwriter) è “essere sul bus”. Non importa che tu sia seduto nella prima fila o nella decima: quello che conta è esserci».
Sull’esplosione del latin pop degli ultimi anni osserva: «C’è tanto nuovo talento in giro. Quando un venezuelano è invitato a una festa vuole assicurarsi di far capire che c’è perché fa casino e balla sempre. Se lo inviti una volta, sai che si presenterà a tutte le occasioni successive. E questo è un po’ quello che succede con la musica latin oggi. C’è sempre stata una grande separazione fra i mercati discografici, la musica latin è sempre stata un po’ snobbata. Fino ad oggi c’erano il pop in inglese, il pop in spagnolo e così via: credo che il futuro di questo movimento sia il pop e basta, a prescindere dalla lingua. E penso che sia bellissimo».
Musicisti, songwriter e produttori da sempre (hanno fatto il primo disco quando avevano rispettivamente 12 e 15 anni), Mau y Ricky sono degli artisti completi che hanno dedicato la propria vita alla musica. Dalla loro penna sono nati brani poi interpretati dai big: «Poiché siamo stati songwriter per molto tempo – dice Mau – e abbiamo scritto brani per artisti come Miguel Bosé, Ricky Martin e Maluma, abbiamo creato un bel rapporto con molti di quegli artisti. Non sono solo amici, ma anche persone che ammiriamo. È la chiave della musica ma anche della vita in generale».
«Il segreto di ogni rapporto è il rispetto – osserva Ricky a proposito del lavorare col proprio fratello – La sfida più grande per ogni rapporto di lavoro è mantenere a bada l’ego: se lui vince, vinco anch’io. Devi sempre stimare la persona con cui lavori». E aggiunge Mau: «Proprio perché lo abbiamo fatto per tanto tempo, abbiamo sognato insieme, abbiamo avuto la stessa visione di dove volevamo andare. Non credo che avrei avuto questa carriera senza mio fratello. Credo che mi sentirei estremamente solo e sarebbe dura. In questo lavoro ci sono tanti alti e bassi. Se hai qualcuno con cui condividere gioie e dispiaceri è senz’altro meglio».
Quando si parla con artisti del sud America, è sempre bello constatare la stima che tutti costoro nutrono per il grande pop made in Italy, letteralmente adorato e considerato un modello di produzioni di alto livello. «Siamo sempre stati fan della musica italiana – confessano i due – Siamo cresciuti ascoltando Eros e Laura e adesso guardiamo con curiosità gli artisti di oggi che spaccano, come Riki e Baby K».