Interviste

Adele si racconta a BBC Radio 2: «Non posso sbloccare la porta della mia salute mentale e poi nascondere la chiave»

A sei anni dal precedente album 25, la cantante britannica finalmente torna a novembre con un nuovo lavoro in studio, 30, che ha raccontato nel corso di un’intervista a BBC Radio 2

Autore Billboard IT
  • Il16 Ottobre 2021
Adele si racconta a BBC Radio 2: «Non posso sbloccare la porta della mia salute mentale e poi nascondere la chiave»

Adele, foto ufficio stampa

L’attesa è (quasi) finita. A sei anni dall’uscita dell’ultimo lavoro in studio, 25, il 19 novembre arriva il nuovo album di inediti di Adele, 30 (Columbia / Sony Music). Annunciato dalla cantante via social, l’ha anticipato ieri (venerdì 15 ottobre) il singolo Easy on Me.

30 è stato prodotto da un “pool” di top producer: oltre agli storici collaboratori Greg Kurstin, Max Martin, Shellback e Tobias Jesso Jr, vi hanno lavorato anche Inflo e Ludwig Göransson. L’album, già disponibile in pre-order, sarà pubblicato in versione CD, doppio vinile (nero e trasparente), doppio vinile bianco (in esclusiva per Amazon) e in digitale.


Adele ha parlato della nuova musica e del suo atteso ritorno sulle scene nel corso di un’intervista rilasciata per BBC Radio 2, di cui riportiamo qui alcuni estratti.

L’annuncio di nuova musica

«Volevo svelare l’arrivo di nuova musica in modo “old school”. Ironico, perché poi ciò è stato fatto perlopiù via social: non molto old school. Ma penso che quell’attesa sia molto importante. Ho l’impressione che molti artisti giovani siano in qualche modo spinti a svalutare la propria arte. Forse voglio anche ispirare qualcuno di loro a non svendersi del tutto subito. Comunque per me è stato molto divertente, ho avuto molte idee negli ultimi due anni».


La release di 30

«Penso che mi abbia un po’ spaventato per qualche tempo ma poi mi ha fatto stare davvero bene. Non solo la realizzazione del mio album, ma anche il tuffarmi nei vecchi dischi di altri artisti che amo oppure scoprirne di nuovi su SoundCloud. Mi ha dato tanta gioia l’ascoltare musica e gridare a pieni polmoni sui miei pezzi mentre li scrivevo. Non so cosa sarei senza la musica».

«Comunque sì, è stato un duro lavoro. Cantavo cose che nemmeno mi rendevo conto di sentire o pensare. Ma ne sono davvero fiera: ho capito che non posso sbloccare la porta della mia salute mentale e nascondere la chiave. La devo lasciare nella porta per tutti gli altri. Adesso mi sento forte e ho voglia di far emergere quella vulnerabilità».

La scelta di Easy on Me come primo singolo

«C’erano tre opzioni per il primo singolo, molto diverse fra loro. Oltre a Easy on Me c’è una canzone un po’ in stile Goldfrapp, di cui mi sono innamorata. Ma non posso imitare Alison, lei è una regina indiscussa. Poi c’è un altro pezzo molto in stile anni ’70, da cantautore pianista. Un po’ tipo The Carpenters o Elton John. Alla fine abbiamo scelto Easy on Me per il suo ritornello che spicca il volo. Suona molto in stile Adele. Dopo essere stata lontana dalle scene per così tanto, sembrava il tipo di musica che la gente aspettava».

«Ne abbiamo discusso per un po’ – io, i miei amici, il mio manager, la mia etichetta. Nel caso di 25 era assolutamente ovvio che la scelta dovesse cadere su Hello. Ci abbiamo messo un po’ a decidere. Ma è bello che Easy on Me sia il primo singolo perché è la prima canzone che ho scritto per il nuovo album».


I concerti di Adele e l’impatto del Covid

«Non ho programmi precisi, per via del Covid. Oggi come oggi è difficilissimo programmare un tour globale. Abbiamo alcune opzioni e stiamo cercando di capire cosa sia più fattibile. Cancellare i miei due ultimi concerti a Wembley è stato orribile – per me, ma soprattutto per le persone che dovevano venire. Per questo ora non voglio annunciare qualcosa che poi sono costretta a cancellare. Ma sicuramente farò qualcosa. Magari farò la busker in metropolitana…».

La copertina di 30 di Adele

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