Avincola dedica un libro (e un album) a Enzo Carella: un estratto in anteprima
Il 13 settembre uscirà “Enzo Carella – Dolce tu per tu”, dedicato al cantautore romano scomparso nel 2017, con tante fotografie inedite e testimonianze

Dal 13 settembre sarà disponibile su Amazon Enzo Carella – Dolce tu per tu, il primo libro dedicato al grande cantautore romano scomparso nel 2017. Il volume, a cura del cantautore Avincola, contiene fotografie inedite e le testimonianze dei Goblin e di Samuele Bersani, Colapesce, Fulminacci, Dente, Galeffi e Maccio Capatonda.
Il libro e l’album dedicati a Enzo Carella
«Le pagine di questo libro si aprono sulla vita artistica e umana di Enzo Carella, attraverso i racconti degli amici, dei musicisti e di chi l’ha sempre amato», dice Avincola. «Una storia mai raccontata prima, attraversata da lucie ombre, spiagge e camicie hawaiane, lambrette, palloni da calcio, borsoni che volano dal quinto piano e boccette di atropina. Partenze e ritorni in un viaggio emozionale alla riscoperta di un artista incredibile che ancora giace nell’oblio del sommerso. Vi va se proviamo a riportarlo in superficie?»
È possibile acquistare copie autografate scrivendo a [email protected].
Lo stesso giorno dell’uscita del libro arriverà sulle piattaforme digitali l’album Avincola canta Carella: «Tocca alcuni brani tratti da tutti gli album di Enzo Carella, disposti in maniera cronologica», spiega il cantautore. «Abbiamo deciso di rispettare gli arrangiamenti magnifici dei musicisti che l’hanno accompagnato nel tempo, circondando tutto il nostro “sentire” con le nostre personali fantasie sonore. È stato molto toccante. Chi sa ascoltare, sentirà». La band è composta da Edoardo Petretti (tastiere, sintetizzatori), Toto Giornelli (basso), Luca Monaldi (batteria, percussioni). Ospiti: Dente, Anna Castiglia, Mille, Ciliari.
In esclusiva per Billboard, vi presentiamo un estratto dal libro Enzo Carella – Dolce tu per tu, in cui il fotografo Stefano Coronati ricorda la realizzazione dello scatto di copertina dell’album Barbara e altri Carella.
L’estratto del libro su Enzo Carella
Ricordo perfettamente il momento in cui mi venne in mente l’idea della copertina, sai?
Ero a casa. Disteso sul letto a pancia in giù con la testa che sporgeva oltre il materasso, potevo osservare le foto sparse sul pavimento. Ne misi una accanto a un’altra e così feci via via con tutte le altre. Ebbi la sensazione che fosse un’unica immagine che ricordava un alveare da cui Enzo entrava e usciva. Si creava il movimento di un effetto tridimensionale. Però ribadisco: c’erano i grandi fotografi e poi c’erano i fotografi normali come noi che ogni tanto c’hanno fortuna…
Bene, io ho vuotato il sacco. Spero di averti raccontato cose utili per il tuo libro. Enzo, ancora oggi, me lo vedo vestito con una giacca di pelle color marrone chiaro e i pantaloni larghi. Magro magro coi capelli lunghi, i baffetti, la sigaretta e la sua risata indimenticabile.
E poi ci sono io: che dall’altra parte dell’obiettivo gli scatto una foto…
Click!
In sella sul mio motorino grigio metallizzato, sfreccio a tutto gas su Viale Umberto Tupini che ora è già Via della Tecnica! Il sole macchia il cielo d’arancione. Un cielo che si riposa, stanco e sereno. Il vento mi sbatte sulla faccia e consiglia ai miei occhi di spostarsi alla mia destra, lì dove – improvvisamente – si staglia una pianura verde sconfinata. Ma chi ce l’ha messo lì quel prato? Poi tutto si capovolge. Capisco che sono i palazzi, i semafori, le macchine e le strade ad essere fuori luogo: fuori – dal – luogo. Lo spazio circostante in cui ci muoviamo è un miraggio, la realtà è nascosta nello spazio vuoto che si trova al centro di questa larga distesa verde dove una volta, nella memoria di tanti, sorgevano imperanti gli spalti del velodromo.
Fermo al semaforo, mi accorgo di avere davanti a me, dall’altra parte della strada, l’edificio dove Stefano e Giorgio scattarono le foto a Carella! Eccoli lì i negozi che un tempo furono alveari. Raggiungo la parte antistante alle attività commerciali così vuote di poesia e parcheggio. Mi posiziono davanti a una delle vetrine, dentro le quali – quando erano ancora solo dei cubicoli – Carella saliva e scendeva le scale al loro interno per farsi fotografare. Stringo nella mano la busta gialla che mi ha donato Stefano, sorrido e la apro. Afferro con delicatezza una delle sue fotografie. Lentamente alzo il braccio, socchiudo gli occhi ed eccolo qui: Ciao Enzo, ben tornato…
Gli appuntamenti dal vivo
- 13 settembre – Roma, Largo Venue: Avincola canta Carella
- 28 settembre – Roma, Fiera del vinile: presentazione libro e firmacopie
- 2 ottobre – Milano, Apollo: Avincola canta Carella
- 4 ottobre – Arezzo, Passioni Festival: presentazione libro e firmacopie