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Le 10 canzoni più belle dei Gorillaz

Ripercorriamo la storia del progetto di Damon Albarn attraverso una selezione di alcuni dei loro brani più memorabili

  • Il31 Marzo 2025
Le 10 canzoni più belle dei Gorillaz

I Gorillaz, il progetto musicale virtuale creato nel 1998 da Damon Albarn dei Blur e dal disegnatore Jamie Hewlett, sono senza dubbio una delle band più innovative e influenti degli ultimi decenni. Con il loro mix di generi che spaziano dal rock alternativo all’elettronica, dal rap alla musica funk, grazie alle loro canzoni i Gorillaz sono riusciti a riscrivere le regole della pop music, mescolando l’arte visiva, l’animazione e la sperimentazione musicale in un’esperienza totale.

Le origini

L’idea dei Gorillaz nasce dalla collaborazione tra Damon Albarn, cantante e leader dei Blur, e Jamie Hewlett, noto per aver creato il fumetto Tank Girl. Nel 1998 Albarn era alla ricerca di un modo per allontanarsi dal sound del suo gruppo, mentre Hewlett, con la sua passione per il mondo dell’animazione, voleva portare la musica in una nuova direzione visiva. Così nacque l’idea di creare una band virtuale composta da quattro personaggi animati: 2-D (cantante), Murdoc Niccals (bassista), Noodle (chitarrista) e Russel Hobbs (batterista).

Il concetto alla base dei Gorillaz era rivoluzionario: unire musica, video animati e un universo narrativo creato intorno ai personaggi, senza la necessità di avere un vero gruppo musicale. Quest’idea si sarebbe evoluta in una delle carriere più originali della storia musicale.

L’album d’esordio

L’album d’esordio eponimo dei Gorillaz, uscito nel 2001, è un capolavoro di ibridazione musicale. Il disco fonde elettronica, hip hop, rock alternativo, funk e soul, dando vita a un sound unico e senza precedenti. Canzoni come Clint Eastwood e 19-2000 diventano subito dei classici, con un mix di melodie orecchiabili, rap innovativi e arrangiamenti stilisticamente variegati. Il singolo Clint Eastwood in particolare, che vede la collaborazione con il rapper Del the Funky Homosapien, diventa un successo mondiale, segnando l’ingresso trionfale dei Gorillaz nella scena musicale globale.

Oltre alla musica, il gruppo virtuale sviluppa una forte identità visiva, con i video animati che raccontano le storie dei quattro membri, mentre il mondo dei Gorillaz cresce con album e filmati sempre più complessi. L’album Gorillaz è l’inizio di una carriera che sarebbe stata caratterizzata da un continuo dialogo tra musica, arte e tecnologia.

Evoluzione sonora e visiva: Demon Days

Dopo il successo del disco di debutto, i Gorillaz pubblicano Demon Days nel 2005, un album che spinge ancora oltre i confini della pop music. Il disco è più cupo e introspettivo rispetto al suo predecessore, ma mantiene una grande varietà stilistica, passando dal rap di Feel Good Inc. al soul di Dirty Harry e al rock psichedelico di El Mañana.

Demon Days segna un punto di svolta per la band, che si trova a collaborare con una serie di artisti di altissimo livello, come De La Soul, Shaun Ryder degli Happy Mondays e Ike Turner. Il singolo Feel Good Inc. diventa una delle canzoni più iconiche dei Gorillaz, con il suo groove irresistibile, i riff di basso pulsante e l’ambientazione oscura e distopica del video.

L’album non solo è un successo commerciale, ma consolida il ruolo dei Gorillaz come una band che sa mescolare il mainstream con la sperimentazione, creando uno spazio musicale ibrido e provocatorio che si rivolge a una vasta gamma di ascoltatori.

Continua innovazione: Plastic Beach

Nel 2010 i Gorillaz pubblicano Plastic Beach, un album che esplora tematiche legate all’ambiente e alla società dei consumi, con una forte critica alla modernità e al consumismo globale. Il disco vede la partecipazione di numerosi artisti, tra cui Snoop Dogg, Lou Reed, e Mick Jones e Paul Simonon dei Clash. La musica è una fusione di stili che vanno dal pop elettronico al funk, con influenze di musica ambient e world music.

Con Plastic Beach i Gorillaz si distaccano ulteriormente dal sound della loro musica precedente, abbracciando una produzione più sofisticata e sperimentale, ma sempre mantenendo la loro capacità di creare brani memorabili. Stylo, con la partecipazione di Bobby Womack e Mos Def, e On Melancholy Hill sono due dei brani più apprezzati.

La pausa e il ritorno con The Fall e Humanz

Nel 2010, subito dopo l’uscita di Plastic Beach, i Gorillaz annunciano una breve pausa. Tuttavia, nel frattempo, Damon Albarn registra The Fall, un album sperimentale realizzato durante il tour promozionale dell’album precedente. The Fall è un disco più minimale e lo-fi, registrato su un iPad, e segna un ritorno alle radici elettroniche della band.

Dopo sette anni di attesa, nel 2017 i Gorillaz tornano con Humanz, un album che riflette i cambiamenti politici e sociali degli ultimi anni. Con il suo mix di collaborazioni che spaziano dal rap alla musica elettronica, Humanz è un disco dall’anima festosa ma con una forte critica sociale. Singoli come Saturnz Barz (con Popcaan) e Andromeda (con DRAM) segnano il ritorno di una band sempre in evoluzione, che non smette mai di sorprendere e innovare.

Song Machine

Nel 2020 i Gorillaz lanciano il progetto Song Machine, una serie di singoli rilasciati a intervalli regolari, accompagnati da video animati che raccontano la storia dei personaggi virtuali. L’album finale, Song Machine, Season One: Strange Timez, unisce il meglio del loro sound ibrido con collaborazioni con artisti come Robert Smith dei The Cure, Beck, e St. Vincent. Questo progetto segna un’altra tappa nella loro carriera, in cui la band continua a esplorare nuove frontiere musicali e a riflettere sui cambiamenti della società moderna.

Cracker Island

Cracker Island, uscito nel 2023, segna un ulteriore passo nell’evoluzione musicale dei Gorillaz, continuando la tradizione della band di mescolare generi diversi con sonorità innovative e testi che riflettono temi sociali e culturali. L’album è caratterizzato da una forte influenza elettronica, con un sound che spazia tra funk, pop e psichedelia, mantenendo però un’atmosfera distopica e riflessiva.

La title track, Cracker Island, insieme a brani come New Gold e Silent Running, affronta temi di alienazione, ricerca di un’identità e critica alla società moderna. Il disco è arricchito da collaborazioni con artisti come Thundercat e Stevie Nicks, che apportano ulteriori sfumature e profondità al progetto.

Con Cracker Island i Gorillaz continuano a sperimentare con nuove sonorità e a costruire un universo sonoro che riflette le sfide e le contraddizioni del mondo contemporaneo. L’album non è solo una raccolta di brani, ma un’esperienza immersiva che unisce musica, arte e narrazione, tipica dello stile visionario della band.

Dieci canzoni iconiche dei Gorillaz

Clint Eastwood

Clint Eastwood è la canzone che ha lanciato i Gorillaz nel panorama musicale internazionale. Con un mix perfetto di rap, elettronica e un ritornello accattivante, il brano racconta la storia di 2-D, il frontman virtuale della band. La collaborazione con il rapper Del the Funky Homosapien aggiunge un tocco unico, e la sua energia contagiosa rende Clint Eastwood una traccia senza tempo, diventata simbolo del gruppo.

Feel Good Inc.

Feel Good Inc. è una delle canzoni più iconiche dei Gorillaz. Con il suo groove inconfondibile, un riff di basso avvolgente e una melodia che si intreccia con un testo che parla della superficialità della società moderna, la canzone esplora temi di alienazione e consumismo. Il contrasto tra la parte ritmica festosa e il messaggio oscuro ha fatto di questa traccia un inno della cultura pop degli anni Duemila, un capolavoro che non smette mai di essere attuale.

On Melancholy Hill

On Melancholy Hill è una ballata dalle sonorità leggere e psichedeliche, che racconta di un luogo utopico ma allo stesso tempo malinconico. Con la sua melodia rilassante e il testo evocativo, la canzone rappresenta una delle vette emotive dei Gorillaz, perfetta per un ascolto riflessivo. Il video animato, che mostra i membri della band fluttuare su un paesaggio futuristico, accentua il senso di un viaggio onirico e visionario.

Dirty Harry

Dirty Harry è una traccia unica che fonde il sound della band con influenze di musica soul, elettronica e hip hop. La canzone ha una produzione che mescola suoni analogici e digitali in modo creativo, accompagnata da un testo che parla di conflitto e disillusione. La voce di Jamie Hewlett è perfetta per il tema distopico del brano, che ha un’incredibile capacità di evocare immagini vivide.

Saturnz Barz

Saturnz Barz è una delle canzoni più sorprendenti e innovative dei Gorillaz, con un sound che mescola trap, dub ed elettronica psichedelica. La collaborazione con il giamaicano Popcaan dà un tocco unico al brano, che esplora temi di disillusione e ribellione. Il video animato di Saturnz Barz è altrettanto visionario, con una narrazione che cattura l’atmosfera inquietante e futuristica del brano, facendo di questa traccia una delle più audaci del gruppo.

Stylo

Stylo è un brano che unisce sonorità funky, elettroniche e pop, con un ritmo incalzante che invita al movimento. La collaborazione con Bobby Womack e Mos Def rende il pezzo ancora più speciale, mescolando le voci soulful e rap con la produzione elettronica dei Gorillaz. Il testo riflette sullo stile personale e sull’affermazione della propria identità, mentre il video animato racconta una storia di inseguimenti e tensione, aggiungendo un livello cinematico alla canzone.

Andromeda

Andromeda è un brano sognante e sofisticato, che esplora il tema dell’isolamento emotivo e del desiderio di evasione. Con la sua atmosfera eterea e la voce di DRAM che si fonde perfettamente con la melodia elettronica, la traccia è una delle canzoni più avvolgenti dei Gorillaz. Il sound morbido e i sintetizzatori creano un ambiente sonoro che sembra provenire da un altro mondo.

El Mañana

El Mañana è una canzone delicata e riflessiva, che offre un contrasto emotivo con la potenza di Feel Good Inc. La traccia si caratterizza per il suo suono etereo e il ritmo rilassato, mentre il testo evoca un senso di pericolo imminente e di speranza perduta. Il video, che racconta la distruzione del “castello” dei Gorillaz, accentua il senso di inquietudine e di cambiamento che pervade il brano.

19-2000

19-2000 è una delle canzoni più rappresentative del debutto dei Gorillaz. Con un ritmo che mescola funk ed elettronica, la canzone esplora l’idea di cambiamento e di adattamento a un mondo in continuo movimento. Il suo sound leggero e orecchiabile è contrappuntato da un testo enigmatico che riflette sull’alienazione e sul bisogno di trovare un proprio spazio in un contesto sociale in evoluzione. Il video animato, che mostra i membri della band impegnati in avventure surreali, aggiunge un tocco di ironia e creatività al brano.

Rhinestone Eyes

Rhinestone Eyes è una canzone dal sapore psichedelico e nostalgico, che esplora il tema della perdita e della disillusione. Il brano, caratterizzato da una melodia ipnotica e un arrangiamento denso di effetti sonori, racconta un mondo in frantumi, riflettendo sulle rovine della società moderna. La voce di 2-D, triste e introspettiva, si fonde perfettamente con la produzione sognante e quasi allucinata, facendo di Rhinestone Eyes una delle canzoni più emozionanti e suggestive dei Gorillaz.

In conclusione

I Gorillaz hanno saputo creare un mondo sonoro unico e in continua evoluzione, mescolando stili diversi e collaborando con artisti di ogni genere. Queste canzoni trasportano l’ascoltatore in un viaggio emozionale e visivo che ha definito la carriera dei Gorillaz come una delle band più originali e innovative degli ultimi decenni. Con ogni album i Gorillaz sono riusciti a reinventarsi, mantenendo però sempre quella capacità di sorprendere e coinvolgere il pubblico.

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