Justin Bieber: «Ho pensato diverse volte al suicidio»
Nel documentario The Next Chapter, la superstar canadese Justin Bieber ha parlato degli insulti che lo hanno segnato e di salute mentale
Il successo, come ben sappiamo, non basta a scacciare definitivamente i fantasmi che aleggiano dentro la testa della persona dietro all’artista. Ce lo ricorda Justin Bieber, che nel documentario The Next Chapter – realizzato in esclusiva per YouTube – ha affrontato pubblicamente gli spettri del passato, lasciandosi andare ad ammissioni forti.
La popstar canadese ha infatti dichiarato senza troppi giri di parole di aver considerato più volte la possibilità di farla finita per sempre:
«Ci son stati momenti in cui ho pensato al suicidio. Mi chiedevo se quel dolore sarebbe mai andato via. Era proprio costante. Stavo solo soffrendo, giusto? Avrei preferito di gran lunga non sentire proprio nulla».
A dargli una grossa mano per uscire dal tunnel, la scoperta della fede («Sto seguendo i piani di Dio») e l’acquisizione di nuove sicurezze, probabilmente fornitegli anche dalla relazione con la modella Hailey Baldwin.
Secondo l’artista 26enne di Holy, sono stati i numerosi insulti ricevuti durante i primi anni di sovraesposizione mediatica a metterlo a dura prova:
«Persone a caso mi dicevano che facevo schifo, che sembravo una ragazza. […] Quella roba mi dava fastidio. E poi ha influenzato il mio modo di fare e di comportarmi con le altre persone».
L’accanimento nei suoi confronti ha quasi fatto deragliare il cantante, che però ha anche detto di aver trovato l’equilibrio. Fortificato da questa esperienza difficile, nel documentario Justin Bieber tende una mano ai milioni di supporter che stanno vivendo momenti simili:
«Ho sempre voluto essere un leader agli occhi della gente. Oggi voglio incoraggiare le persone, dirgli: “Se ti senti solo, parlane. Butta fuori”».
The Next Chapter segue Justin Bieber: Seasons, la serie YouTube di inizio anno in dieci episodi in cui lo stesso Justin ha raccontato il ritorno sulla scena con il disco Changes, progetto impreziosito dalla presenza di colleghi come Travis Scott, Summer Walker, Post Malone, Kehlani e Quavo.