Pop

Peter Bence abbatte le barriere tra musica classica e musica pop

Peter Bence è un pianista e un artista che nel suo piccolo sta rivoluzionando la musica classica, unendo i classici con la musica contemporanea

Autore Billboard IT
  • Il20 Dicembre 2017
Peter Bence abbatte le barriere tra musica classica e musica pop

Peter Bence è un pianista e un artista che, nel suo piccolo, sta rivoluzionando la musica classica, unendo i classici con la musica contemporanea. Ieri noi di Billboard Italia eravamo al Teatro Dal Verme di Milano per il suo primo concerto in Italia. Siamo rimasti sbalorditi dalla sua capacità di immergersi nella musica e nella tastiera del pianoforte diventando un tutt’uno con le melodie.

Perter Bence è un giovane prodigio che, già all’età di 7 anni, firma la sua prima composizione e inizia a studiare alla prestigiosa accademia Franz Liszt. In seguito ha collezionato svariati premi e ha pubblicato il suo primo album. È solo nel 2015 che inizia a diventare “virale” grazie ai video pubblicati sui suoi social dove si registra mentre realizza arrangiamenti di diverse hit di artisti contemporanei. Esempi? Sia, Queen, Michael Jackson e anche il tormentone estivo Despacito che, senza ombra di dubbio, tutti conosciamo.


Peter Bence al Teatro dal Verme - Milano
Peter Bence @ Teatro dal Verme – Milano

Sarà per la sua velocità con le dita, l’agilità, l’aria timida con cui si avvicina al piano forte… ma il risultato di quello che propone al suo pubblico è elettrizzante. Lo “spartito” nelle sue performance è nella sua testa. Durante il concerto, Bence ci ha anche suonato la sua composizione Piano Piece Based on Fibonacci Sequence. La eseguì anche alla sua audizione avvenuta nel 2009 per il Berklee College of Music, successivamente richiesta da molti altri pianisti. Così, nel 2010, iniziò a studiare presso il Berklee College of Music, terminando gli studi con un Master of Arts in Film Scoring and Electronic Production & Design.

Peter ha dichiarato: “Credo che la musica sia immortale e non dovrebbe essere giudicata per generi”. Questa sua idea gli ha consentito di abbattere le barriere tra musica classica e la musica pop. Quest’anno si è già esibito in 20 Paesi in quattro continenti. Sembra che il suo successo sia in grande ascesa e non possiamo fare altro che fargli un grande in bocca al lupo.


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