Rock

Le 10 canzoni più belle dei Cream

Ripercorriamo la carriera della leggendaria band britannica attraverso una selezione di alcuni dei loro brani più iconici

Autore Billboard IT
  • Il6 Novembre 2024
Le 10 canzoni più belle dei Cream

I Cream sono stati una delle prime superband nella storia della musica rock, unendo tre dei musicisti più talentuosi e innovativi della loro generazione: Eric Clapton alla chitarra, Jack Bruce al basso e voce, e Ginger Baker alla batteria. Attivi dal 1966 al 1968, con le loro canzoni i Cream hanno rivoluzionato la scena musicale del tempo, fondendo elementi di rock, blues e psichedelia in un mix unico che ha avuto un’influenza duratura sullo sviluppo del rock negli anni successivi. In soli due anni di attività, la band ha pubblicato quattro album e lasciato un segno indelebile nella storia della musica.

Gli inizi

I Cream si formano nel 1966 a Londra. Eric Clapton, già famoso come chitarrista degli Yardbirds e dei Bluesbreakers di John Mayall, stava cercando di esplorare nuove frontiere musicali. Clapton voleva allontanarsi dal ruolo di semplice chitarrista blues e creare un gruppo che combinasse la potenza del blues con la libertà espressiva del jazz. Così incontrò Jack Bruce e Ginger Baker, due musicisti eccezionali con esperienze in generi diversi.

Jack Bruce era un virtuoso del basso e un cantante straordinario, noto per la sua capacità di mescolare la potenza del blues con la melodia del jazz. Baker, con il suo stile esplosivo, era già considerato uno dei batteristi più innovativi della scena britannica. La chimica musicale tra i tre fu immediata: insieme crearono un sound rivoluzionario, fatto di lunghi assoli, improvvisazioni e arrangiamenti complessi.

Il nome Cream fu scelto per indicare che i tre musicisti rappresentavano “la crema” del panorama musicale britannico. Con una miscela unica di rock, blues e jazz, la band iniziò a suonare nei club londinesi, suscitando immediato entusiasmo tra i critici e il pubblico.

Fresh Cream

Il primo album della band, Fresh Cream, fu pubblicato alla fine del 1966 e mostrava chiaramente le radici blues del gruppo. Canzoni come Spoonful (una cover del bluesman Willie Dixon) e I’m So Glad riflettevano l’amore di Clapton per il blues tradizionale, mentre tracce come N.S.U. e Sweet Wine anticipavano il loro approccio più sperimentale e psichedelico.

Fresh Cream fu accolto positivamente, soprattutto in Europa, grazie al mix unico di blues e rock, ma non riuscì a ottenere un grande successo negli Stati Uniti. Tuttavia il disco posizionò i Cream come una band innovativa, destinata a plasmare il futuro del rock.

Disraeli Gears

Con Disraeli Gears, pubblicato nel 1967, i Cream abbandonarono in parte il loro sound blues tradizionale per abbracciare il movimento psichedelico che stava esplodendo negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Prodotto da Felix Pappalardi, l’album rappresenta una pietra miliare del rock psichedelico, con brani caratterizzati da effetti sonori innovativi, armonie vocali e un uso creativo della strumentazione.

Il singolo di maggior successo, Sunshine of Your Love, diventò uno dei brani più iconici della band. Con il suo riff di chitarra immediatamente riconoscibile e la potente voce di Jack Bruce, la canzone divenne un classico istantaneo e fece esplodere la popolarità del gruppo, soprattutto negli Stati Uniti. Altri brani come Strange Brew e Tales of Brave Ulysses esplorano temi psichedelici e visioni oniriche, segnando la transizione del gruppo verso un sound più sperimentale.

Disraeli Gears è considerato uno dei migliori album rock di tutti i tempi e ha consolidato i Cream come pionieri del rock psichedelico.

Wheels of Fire

Nel 1968 i Cream pubblicarono il doppio album Wheels of Fire, che raggiunse il primo posto nelle classifiche statunitensi. Diviso in due dischi, uno registrato in studio e l’altro dal vivo, questo progetto rappresenta l’apice creativo della band.

Il primo disco contiene brani come White Room, che è una delle canzoni più iconiche della band grazie al suo arrangiamento complesso e all’interpretazione vocale potente di Bruce. La canzone è caratterizzata da una sezione di apertura ipnotica, con il violino elettrico di Felix Pappalardi che aggiunge una dimensione psichedelica.

Il secondo disco, registrato dal vivo, mette in evidenza l’abilità dei Cream nell’improvvisazione e nei lunghi assoli strumentali. La traccia più famosa è la versione live di Crossroads, un classico blues di Robert Johnson che Clapton trasforma in un’epica cavalcata blues rock con un assolo di chitarra memorabile.

Wheels of Fire fu un enorme successo commerciale e critico, dimostrando la capacità dei Cream di creare musica sia sperimentale che accessibile. Il doppio album consolidò ulteriormente la loro reputazione come una delle band più innovative del rock.

La fine della band

Nonostante il successo, le tensioni all’interno della band iniziarono a crescere. Le personalità forti di Jack Bruce e Ginger Baker portarono a frequenti conflitti, mentre Eric Clapton cominciava a sentirsi sempre più alienato dalle dinamiche interne. Clapton, in particolare, voleva spostare il focus del gruppo verso uno stile più sobrio e meno spettacolare, in contrasto con i lunghi assoli e le improvvisazioni che caratterizzavano le esibizioni dal vivo della band.

Nel 1968 i Cream annunciarono che si sarebbero sciolti dopo un tour di addio e un ultimo album. Goodbye, pubblicato nel 1969, contiene tre brani in studio e tre registrazioni dal vivo. Il singolo Badge, scritto da Clapton insieme a George Harrison, fu uno degli ultimi grandi successi della band.

Dopo il tour di addio, i membri dei Cream intrapresero strade separate. Clapton continuò con una carriera solista straordinaria, mentre Jack Bruce e Ginger Baker proseguirono con progetti individuali e collaborazioni musicali.

L’eredità artistica

Nonostante la loro breve carriera, i Cream hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Il loro modo di mescolare blues, rock e psichedelia, insieme alla loro maestria tecnica e all’abilità nell’improvvisazione, ha influenzato innumerevoli band e musicisti che li seguirono, specialmente nella scena hard rock e heavy metal degli anni ’70.

I Cream sono considerati pionieri del power trio, un formato che ha ispirato band come i Rush, i ZZ Top e i Nirvana, dimostrando che tre musicisti eccezionali possono creare un suono potente quanto una band più numerosa. La loro eredità è particolarmente forte nel blues rock, un genere che hanno aiutato a riportare in auge, e nei concerti dal vivo, dove l’improvvisazione e la libertà espressiva sono diventati elementi fondamentali.

Nel 1993 i Cream furono introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame, e nel 2005 il gruppo si riunì brevemente per una serie di concerti al Royal Albert Hall di Londra e al Madison Square Garden di New York, dimostrando che, nonostante le tensioni, la loro magia musicale era ancora intatta.

Dieci canzoni iconiche dei Cream

Sunshine of Your Love

Sunshine of Your Love è probabilmente il brano più celebre dei Cream, grazie al suo riff di chitarra immediatamente riconoscibile e alla fusione perfetta tra rock e blues. Il potente riff di Eric Clapton, unito alla voce e al basso di Jack Bruce e alla batteria esplosiva di Ginger Baker, ha reso questo pezzo un classico del rock. Il testo, scritto da Bruce e Pete Brown, è intriso di passione e luce.

White Room

Con la sua apertura orchestrale e l’introduzione ipnotica, White Room è un perfetto esempio del lato psichedelico dei Cream. La canzone è caratterizzata da un testo criptico e suggestivo scritto da Pete Brown, e una delle performance vocali più intense di Jack Bruce. Clapton inserisce alcuni dei suoi assoli di chitarra più memorabili, mentre la batteria di Baker guida la traccia con una ritmica martellante.

Crossroads

Crossroads è una rivisitazione dal vivo del classico blues di Robert Johnson. Eric Clapton prende il comando della voce e della chitarra, e la band trasforma questo blues tradizionale in una performance rock leggendaria. Il brano è noto per l’assolo furioso di Clapton, che qui dimostra il perché veniva già considerato uno dei migliori chitarristi della sua generazione.

Badge

Scritta insieme a George Harrison dei Beatles, Badge è una delle tracce più melodiche e raffinate dei Cream. La canzone si distingue per il suo arrangiamento minimalista e l’assolo di chitarra fluido di Clapton. Il titolo non ha un significato particolare, nato da un errore di lettura da parte di Harrison. Il brano si differenzia dalle tipiche tracce dei Cream per la sua delicatezza e semplicità.

Tales of Brave Ulysses

Questa canzone segna l’inizio dell’esplorazione del suono psichedelico dei Cream. Tales of Brave Ulysses è caratterizzata da un testo evocativo ispirato alla mitologia greca, scritto da Martin Sharp. Il brano segna anche l’introduzione del wah-wah da parte di Clapton, che diventerà uno dei suoi marchi di fabbrica. La combinazione di liriche visionarie e sonorità sperimentali rende questo pezzo un pilastro del rock psichedelico.

I Feel Free

I Feel Free è uno dei primi grandi successi dei Cream e un perfetto esempio della loro capacità di mescolare elementi di pop e rock. La traccia è guidata da un’energia contagiosa e presenta armonie vocali eccezionali, una rarità per una band blues rock. Con il suo ritmo incalzante e il contagioso ritornello, I Feel Free cattura l’energia della band nei primi anni.

Spoonful

Spoonful è una cover del classico blues di Willie Dixon, ma nelle mani dei Cream diventa qualcosa di molto più potente. Con un arrangiamento intenso e assoli di chitarra penetranti, la versione di Cream è oscura, grezza e carica di tensione emotiva. Jack Bruce dà il massimo con la sua interpretazione vocale, mentre Clapton e Baker supportano la performance con un groove denso e imponente.

Strange Brew

Strange Brew è una traccia che combina il blues con la psichedelia in modo inaspettato. Clapton qui abbandona momentaneamente il suo stile aggressivo a favore di una chitarra più morbida e stratificata, mentre Bruce e Baker costruiscono un ritmo rilassato ma coinvolgente. Il testo criptico e la melodia orecchiabile hanno contribuito a renderla una delle canzoni più accessibili dei Cream.

N.S.U.

Scritta da Jack Bruce, N.S.U. è una canzone diretta e veloce, con un ritmo vivace e accenti rock che riflettono l’energia delle prime fasi della carriera dei Cream. Il brano è costruito attorno a una struttura semplice ma efficace, con la voce di Bruce che si combina perfettamente con i riff incisivi di Clapton.

Politician

Politician è un pezzo blues-rock che riflette l’approccio satirico e tagliente della band nei confronti del potere e della corruzione. Il riff principale di basso, eseguito da Jack Bruce, è pesante e incalzante, mentre Clapton aggiunge assoli pieni di grinta. La voce profonda di Bruce e il testo ironico completano un brano che mette in luce la loro capacità di trattare temi più cupi e socialmente impegnati.

In conclusione

Con le loro canzoni i Cream hanno cambiato il volto del rock in soli due anni di attività, fondendo generi diversi in un mix che ha influenzato generazioni di musicisti. Nonostante la loro breve esistenza, il loro impatto è stato enorme, e la loro musica continua a essere celebrata come una delle espressioni più pure e innovative del rock e del blues.

I Cream hanno rivoluzionato il mondo della musica rock con la loro combinazione di blues, rock e psichedelia, creando alcune delle canzoni più memorabili degli anni ’60. Dai riff leggendari di Clapton, alla voce potente di Bruce, fino all’innovazione ritmica di Baker, queste dieci canzoni rappresentano il cuore della loro produzione artistica.

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