Rock

Jefferson Airplane: il volo psichedelico che ha segnato un’epoca

Oggi (30 ottobre) è il compleanno della grande Grace Slick, iconica cantante della band che è stata la colonna sonora del movimento hippy: riscopriamo le loro canzoni indimenticabili

Autore Billboard IT
  • Il30 Ottobre 2023
Jefferson Airplane: il volo psichedelico che ha segnato un’epoca

Dalla copertina dell'album "Surrealistic Pillow" dei Jefferson Airplane

Nella storia del rock anni ’60 i Jefferson Airplane occupano un posto di assoluto rilievo: in occasione del compleanno della leggendaria cantante Grace Slick, vogliamo fare un tuffo nel passato e rivivere i momenti più significativi della carriera della band, evidenziando cinque delle loro canzoni più indimenticabili. Questo viaggio ci porterà attraverso una cornice temporale affascinante, durante la quale i Jefferson Airplane sono emersi come una delle icone più riconoscibili di un’intera generazione.

Il periodo dei primi anni ‘60 segnò una fase di fermento culturale senza precedenti negli Stati Uniti. La scena musicale di San Francisco stava per diventare il fulcro di un movimento che sarebbe diventato noto come “Summer of Love”. In questo contesto di ribellione giovanile, cambiamenti sociali e sperimentazione psichedelica, i Jefferson Airplane trovarono la loro vocazione. La band fu fondata da Marty Balin nel 1965 e presto si unirono a lui Paul Kantner, Jorma Kaukonen, Jack Casady, Skip Spence e la voce potente di Signe Toly Anderson, successivamente sostituita dalla celebre Grace Slick.

La band divenne molto presto una delle punte di diamante del movimento psichedelico, creando musica che rifletteva perfettamente lo spirito dell’epoca. Con la loro fusione di rock, folk e psichedelia, i Jefferson Airplane diventarono pionieri di un suono completamente nuovo, che catalizzò il fermento culturale e sociale dell’epoca.

La voce dei movimenti sociali degli anni ‘60

Mentre il movimento per i diritti civili, la guerra del Vietnam e le tensioni politiche dominavano i titoli dei giornali, la musica dei Jefferson Airplane divenne una voce di protesta, di speranza e di riflessione. I loro brani non erano solo canzoni, ma inni a una generazione in cerca di cambiamento e di una diversa prospettiva sulla società.

Nel corso degli anni la formazione della band ebbe alcune variazioni, ma la presenza costante di Grace Slick come cantante principale fu cruciale per definire il suono e il carattere dei Jefferson Airplane. La sua voce potente, intrisa di passione e carica di emozioni, sarebbe diventata uno dei simboli distintivi della band. Slick non solo portò un nuovo elemento femminile al mondo del rock, ma anche un’energia e una presenza scenica che magnetizzava il pubblico.

In questo articolo esploreremo più approfonditamente il contributo dei Jefferson Airplane alla musica e alla cultura degli anni ’60 e ci soffermeremo su cinque dei loro brani che sono rimasti impressi nella storia della musica. Attraverso queste canzoni avremo uno sguardo approfondito sulla band e sulle sfumature del loro impatto duraturo sulla scena musicale mondiale.

Le 5 canzoni indimenticabili dei Jefferson Airplane

White Rabbit

Forse uno dei brani più emblematici dell’intero movimento psichedelico, White Rabbit è un brano iconico che cattura l’atmosfera di quegli anni. La voce potente e magnetica di Grace Slick trasforma questa canzone in un’esperienza straordinaria. I testi, ispirati alle opere di Lewis Carroll, evocano un mondo surreale di immagini psichedeliche. La traccia, inclusa nell’album Surrealistic Pillow del 1967, è ancora oggi considerata un classico.

Somebody to Love

Altro successo immortale degli Jefferson Airplane, Somebody to Love è una canzone carica di energia e ribellione. La voce di Grace Slick si fa avanti con forza, trasmettendo un senso di urgenza e desiderio. La canzone è diventata un inno generazionale, rappresentando la ricerca dell’amore e dell’identità in un mondo in tumulto. È stata anch’essa pubblicata nell’album Surrealistic Pillow e rimane uno dei brani più iconici della band.

Volunteers

Nel 1969 i Jefferson Airplane pubblicarono Volunteers, un album che catturava lo spirito ribelle dell’epoca. La traccia omonima Volunteers divenne l’inno di un movimento di protesta sociale. Con la sua chitarra tagliente e i testi politicamente carichi, la canzone incapsulò perfettamente l’atmosfera di cambiamento sociale e rivoluzione di quegli anni turbolenti.

Today

Sebbene spesso oscurata da altri brani più conosciuti, Today è una gemma nascosta nell’ampio repertorio dei Jefferson Airplane. Presente nell’album Surrealistic Pillow, questa canzone mostra il lato più tenero e malinconico della band. La voce di Grace Slick, accompagnata da una delicata chitarra acustica, crea un’atmosfera intima e commovente.

Wooden Ships

Wooden Ships è una collaborazione tra i Jefferson Airplane e un altro gruppo leggendario dell’epoca: Crosby, Stills & Nash. Questa canzone, con il suo suono coinvolgente e le armonie vocali affascinanti, rifletteva la paura e l’incertezza dei tempi, ma allo stesso tempo trasmetteva un messaggio di speranza. È una delle canzoni più emblematiche della controcultura degli anni ‘60.

In conclusione

La carriera e le canzoni dei Jefferson Airplane sono state un viaggio psichedelico attraverso un’epoca di trasformazione e ribellione. Con Grace Slick alla guida come una delle voci più potenti e iconiche della storia della musica rock, la band ha creato brani che rimangono indelebili nella memoria musicale. White Rabbit, Somebody to Love, Volunteers, Today e Wooden Ships sono solo alcune delle gemme che ci hanno regalato.

Anche se la band si è sciolta nel 1972, il loro impatto sulla musica e sulla cultura continua a risuonare attraverso le generazioni. Con le loro canzoni i Jefferson Airplane hanno incarnato lo spirito di un’epoca in cui la musica era un mezzo di espressione, di protesta e di ricerca di significato. In occasione del compleanno di Grace Slick, continuiamo a onorare il suo straordinario contributo alla musica e ai Jefferson Airplane, una band che resterà per sempre nel pantheon del rock and roll.

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