Negramaro festeggiano i 20 anni con un tour in estate e “il nostro Campovolo in Puglia”
La band salentina ha raccontato il tour di quest’estate, il concertone che terranno all’aeroporto di Galatina con tanti ospiti e gli esordienti di Spotify Radar. I Negramaro: «Il momento è d’oro per la musica italiana»
I Negramaro volevano ricantare le loro canzoni come se non fossero più loro. È una considerazione che si sente fare spesso da parte degli artisti: quando un brano esce, diventa un po’ di tutti. Ma i sei salentini hanno iniziato a sentirla più forte di chiunque altro, soprattutto durante le date nei teatri dello scorso anno, quando si sono divertiti a smontare i loro pezzi. E ad affrontarli con un animo diverso, forse più semplice e leggero.
Anche per questo hanno voluto festeggiare alla grande i loro vent’anni di carriera con tanti artisti ospiti. «Già è difficile superarli in due, figuratevi in sei», hanno scherzato loro alla conferenza stampa di presentazione da Moysa a Milano, con la presentazione speciale di Fabio Volo. Da una parte hanno organizzato un tour nei teatri di pietra più importanti d’Italia, a Roma alle Terme di Caracalla (13, 14 e 16 giugno), al Teatro Greco a Siracusa (19, 21 e 22 luglio) e poi il 22, 23, 24 settembre all’Arena di Verona. E poi con un mega concertone N20 BACK HOME, all’Aeroporto Fortunato Cesari di Galatina (Lecce), il 12 agosto mai utilizzato per un evento musicale. Il tutto organizzato per la prima volta da Magellano Concerti e Friends and Partners.
«Sarà il nostro Campovolo», hanno spiegato loro, «non perché vogliamo paragonarci a Ligabue o a Vasco, però come per loro è stato fondamentale tornare al centro della loro terra, così lo sarà per noi. È poi è tra Brindisi e Leuca, a due chilometri da casa nostra». Alla festa saranno invitati tantissimi ospiti amici: Elisa, Fiorella Mannoia, Madame, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Diodato, Sangiovanni, Malika Ayane, Ermal Meta, Rosa Chemical, Ariete e Aiello. Manca Jovanotti nell’elenco, da sempre molto legato alla band: «Ma non vi abbiamo mica ancora svelato proprio tutto», il commento di Giuliano Sangiorgi.
La band sta già pensando a come abbinare le canzoni agli artisti. Per esempio canteranno Come foglie con Malika Ayane. «Ma in quella giornata vogliamo proprio dare spazio agli altri», raccontano in coro.
Negramaro, l’importanza di condividere e anche della musica italiana
«Da quando non ho più mio padre purtroppo non posso condividere con una telefonata con lui la gioia del successo», ha proseguito Giuliano. «E ho capito che solo la condivisione dà gioia. Nessuno risultato di streaming o qualsiasi altra cosa. Oggi sono contento anche che la musica italiana la faccia da padrona. A partire da Sanremo dove ne sono usciti vincitori Mengoni e Tananai, con un certo tipo di musica così forte e di impatto. Adesso i quattordicenni possono ascoltare un rap di valore anche nella nostra lingua. E se i Måneskin hanno successo nel mondo penso che sia anche per un minimo di basi che abbiamo posto noi. È un momento bellissimo per la nostra musica: la rivoluzione è arrivata».
Poi durante la giornata verrà dato spazio anche agli artisti scelti da Spotify per Radar: Camilla Magli (anche lei salentina doc), Assurditè, Asteria e piazzabologna.
I primati e la necessità di “affilare la lama“
La band salentina è stata la prima a suonare all’Arena di Verona e allo Stadio San Siro. Danilo Tasco: «Siamo sempre stati incoscienti. Anche quando abbiamo suonato allo Stadio San Siro. Quando lo avevamo proposto alla nostra agenzia di concerti dell’epoca ci aveva detto che sarebbe stato impossibile. Quindi abbiamo pensato fosse proprio il momento giusto».
«Abbiamo avuto la necessità di un momento per affilare la lama», racconta Andro, «per fermarci, riflettere, migliorare ciò che avevamo a disposizione per andare avanti meglio». Come dice di fare il libro Sette regole per avere successo. «Nei teatri di pietra il nostro show sarà immersivo ed essenziale. Le canzoni faranno da filo conduttore. A Lecce invece sarà una grande festa».
«Potrebbe succedere di tutto», aggiunge Giuliano. «Adesso vorremmo riproporre la semplicità degli inizi. Eravamo troppo ossessionati dai cambiamenti ma ora basta».
Infine una nota importante per il territorio salentino, dove gli ulivi stanno morendo da anni a causa della xilella. I concerti finanzieranno Sylva, organizzazione no-profit che si occupa di rigenerazione ambientale attraverso la riforestazione (non con ulivi, ma tramite la macchia mediterranea).