Le 10 canzoni più belle degli Stone Temple Pilots
Oggi (27 ottobre) sarebbe stato il compleanno del compianto frontman Scott Weiland: riscopriamo la carriera e i brani iconici della band americana
Gli Stone Temple Pilots sono stati una delle band più influenti degli anni ’90, noti per il loro sound unico che combinava elementi grunge e hard rock. Con il carismatico e tormentato frontman Scott Weiland alla voce, la band ha segnato un’era musicale con una serie di album di grande successo. Tuttavia, la loro carriera è stata caratterizzata da alti vertiginosi e bassi drammatici, a causa dei problemi personali di Weiland e dei cambiamenti all’interno della band. In questo articolo ripercorreremo le canzoni e le tappe fondamentali della carriera degli Stone Temple Pilots.
Gli esordi e il successo di Core
Gli Stone Temple Pilots si formano a San Diego, in California, nel 1989, con Scott Weiland alla voce, i fratelli Robert (basso) e Dean DeLeo (chitarra) ed Eric Kretz (batteria). Inizialmente chiamati Mighty Joe Young, il gruppo cambia nome prima di firmare il primo contratto discografico con Atlantic Records.
Il debutto avviene nel 1992 con l’album Core, che diventa subito un successo. Trascinato dai singoli Sex Type Thing, Plush e Creep, l’album raggiunge il terzo posto della Billboard 200 e viene certificato otto volte disco di platino negli Stati Uniti. Core è caratterizzato da un sound potente, che mescola grunge e rock classico, e diventa uno degli album simbolo del periodo grunge.
Purple e l’affermazione internazionale
Dopo il successo di Core, gli Stone Temple Pilots pubblicano il loro secondo album, Purple, nel 1994. L’album conferma il successo della band, debuttando direttamente al primo posto della Billboard 200 e generando singoli di successo come Vasoline, Interstate Love Song e Big Empty. Con Purple la band mostra una maggiore maturità musicale, spostandosi verso sonorità più melodiche e complesse, pur mantenendo l’energia e la potenza che li avevano resi famosi.
Purple rappresenta un’evoluzione significativa per gli STP, che si distanziano dalle accuse di essere semplici imitatori del grunge e dimostrano una versatilità musicale che abbraccia influenze più ampie, dal classic rock al blues.
Crisi e trasformazione
Nel 1996 la band pubblica Tiny Music… Songs from the Vatican Gift Shop, un album che segna una svolta sonora. Mentre gli album precedenti erano radicati nel grunge, Tiny Music sperimenta con sonorità psichedeliche, glam rock e pop, mostrando il desiderio degli STP di espandere i loro orizzonti musicali.
Sebbene l’album ottenga recensioni positive, la sua promozione è compromessa dai problemi personali di Scott Weiland, che inizia a lottare seriamente con la dipendenza dalle droghe. Weiland viene arrestato più volte per possesso di eroina e cocaina, il che porta a tour cancellati e tensioni all’interno della band.
Gli anni difficili e lo scioglimento temporaneo
Dopo Tiny Music, gli Stone Temple Pilots attraversano un periodo turbolento. Nel 1999 esce No. 4, che include la hit Sour Girl, ma la band fatica a mantenere la coesione a causa delle continue ricadute di Weiland. Anche se No. 4 riesce a riportare gli STP nelle classifiche, il tour di supporto all’album è nuovamente compromesso dai problemi di Weiland con la droga e la legge.
Il successivo album, Shangri-La Dee Da (2001), non raggiunge lo stesso livello di successo dei precedenti lavori, e nel 2003 la band si scioglie ufficialmente. Durante questo periodo Weiland intraprende una carriera solista e si unisce ai Velvet Revolver, una superband con membri dei Guns N’ Roses.
La reunion e la morte di Scott Weiland
Nel 2008 gli Stone Temple Pilots si riuniscono, nonostante le persistenti difficoltà personali di Weiland. La band intraprende un tour di successo e nel 2010 pubblica un album omonimo, Stone Temple Pilots, che riceve recensioni tiepide ma contiene alcune tracce degne di nota, come Between the Lines.
Nonostante la reunion, le tensioni interne persistono, e nel 2013 Scott Weiland viene licenziato ufficialmente dalla band. Gli STP continuano con il cantante Chester Bennington dei Linkin Park, che registra con loro l’EP High Rise (2013), ma nel 2015 anche Bennington lascia il gruppo per concentrarsi su Linkin Park. Poco dopo, nel dicembre 2015, Scott Weiland muore tragicamente per un’overdose, segnando la fine di un’era per la band.
La nuova era con Jeff Gutt
Dopo la morte di Weiland e il passaggio di Bennington, gli Stone Temple Pilots intraprendono una ricerca per un nuovo frontman. Nel 2017 la band annuncia l’ingresso di Jeff Gutt, ex concorrente di X Factor. Con Gutt alla voce, gli STP pubblicano un nuovo album omonimo nel 2018, seguito da Perdida nel 2020, un album acustico che esplora tematiche di perdita e riflessione.
Dieci canzoni iconiche degli Stone Temple Pilots
Plush
Plush è senza dubbio una delle canzoni più iconiche degli Stone Temple Pilots e un pezzo che ha definito il loro stile. Il riff di chitarra in apertura è immediatamente riconoscibile e la voce di Scott Weiland, con la sua profondità e malinconia, dà vita a un testo enigmatico che parla di perdita e confusione. Il pezzo, vincitore di un Grammy, è il perfetto esempio di come la band sia riuscita a combinare grunge e rock classico.
Interstate Love Song
Questo singolo ha contribuito a cementare il successo della band. Interstate Love Song è una traccia con un ritmo accattivante e una melodia fluida, che riflette i toni più leggeri e melodici di Purple. Il testo parla di bugie e tradimenti ma la musica è luminosa e ottimistica, creando un contrasto interessante.
Vasoline
Vasoline è uno dei brani più energici e diretti della band. Con il suo riff di chitarra martellante e un ritmo serrato, la canzone esplora il senso di alienazione e frustrazione. Il testo criptico di Weiland, con riferimenti alla difficoltà di sentirsi intrappolati in una routine, risuona con l’angoscia dell’epoca grunge.
Creep
Una delle canzoni più intime e struggenti degli Stone Temple Pilots. Creep affronta il tema dell’insicurezza e del senso di non appartenenza. Con un arrangiamento acustico che cresce in intensità, il pezzo dimostra il lato più malinconico della band, mettendo in evidenza la vulnerabilità emotiva di Weiland.
Big Empty
Inizialmente parte della colonna sonora del film Il Corvo, Big Empty è un altro brano che mette in evidenza la versatilità degli STP. L’atmosfera cupa e l’arrangiamento che mescola blues e grunge creano un senso di desolazione, con un ritornello che esplode in tutta la sua potenza emotiva.
Sex Type Thing
Come primo singolo degli Stone Temple Pilots, Sex Type Thing è un pugno nello stomaco: un brano aggressivo che critica la violenza sessuale e il machismo. Il potente riff di chitarra e la performance vocale abrasiva di Weiland hanno fatto subito capire che la band era pronta a imporsi sulla scena rock.
Trippin’ on a Hole in a Paper Heart
Questa canzone è un concentrato di energia e sperimentazione sonora. Con un tempo veloce e un riff frenetico, Trippin’ on a Hole in a Paper Heart esplora tematiche di autodistruzione e redenzione. Il suo stile psichedelico e caotico rappresenta al meglio la trasformazione stilistica della band in questo periodo.
Sour Girl
No. 4 segna il ritorno degli STP dopo un periodo tumultuoso, e Sour Girl è una delle tracce più memorabili dell’album. Si tratta di una ballata malinconica che affronta la fine di una relazione amorosa. Il video musicale, con la presenza di Sarah Michelle Gellar, ha contribuito a rendere il pezzo ancora più iconico.
Dead & Bloated
Con il suo inizio inquietante, Dead & Bloated è uno dei brani più duri del primo album degli STP. La voce graffiata di Weiland e il riff di chitarra pesante lo rendono uno degli esempi più chiari dell’influenza del grunge sulla band. Il pezzo esplora temi di alienazione e rabbia, rendendolo un brano profondamente catartico.
Lady Picture Show
Lady Picture Show è uno dei brani più accessibili e melodici degli STP, caratterizzato da un arrangiamento che richiama il pop e il glam rock. La canzone, che parla di una ragazza segnata da un trauma, ha un’atmosfera dolceamara, e dimostra la versatilità stilistica della band in questo periodo.
In conclusione
La storia degli Stone Temple Pilots è un viaggio ricco di successi, cadute drammatiche e rinascite. La tragica morte di Scott Weiland ha segnato una fine dolorosa per un’era, ma la band ha dimostrato di essere in grado di evolversi e continuare, anche di fronte alle più grandi avversità.
Dalle potenti esplosioni di energia di Sex Type Thing e Vasoline alle ballate introspettive come Creep e Sour Girl, queste canzoni raccontano capitoli diversi del percorso artistico degli Stone Temple Pilots. Con la voce unica di Scott Weiland, i riff taglienti di Dean DeLeo e il sound potente della band, gli STP hanno saputo creare un corpus musicale che continua a ispirare e a emozionare.