Le 10 canzoni più belle dei Travis
Ripercorriamo la carriera del grande gruppo scozzese attraverso una selezione di alcuni dei loro brani più memorabili
I Travis, band scozzese formatasi nel 1990 a Glasgow, hanno rappresentato una delle forze trainanti della scena post-Britpop. Noti per le loro canzoni emotive, testi riflessivi e performance coinvolgenti, i Travis sono riusciti a costruire una carriera solida e duratura, mantenendo sempre una forte connessione con il loro pubblico. La loro musica, spesso intima ma universale, li ha consacrati come una delle band più amate del Regno Unito.
Gli inizi
La storia dei Travis inizia nel 1990, quando il cantante e chitarrista Fran Healy, il chitarrista Andy Dunlop, il bassista Dougie Payne e il batterista Neil Primrose si incontrano a Glasgow. Inizialmente si chiamano “Glass Onion”, un omaggio ai Beatles, ma nel 1994 adottano il nome Travis, ispirato a un personaggio del film Paris, Texas di Wim Wenders.
Dopo alcuni anni di gavetta e concerti locali, la band firma un contratto con l’etichetta indipendente Red Telephone Box e pubblica il loro album di debutto, Good Feeling, nel 1997. Questo disco, prodotto da Steve Lillywhite, presenta una band energica e diretta, con brani come All I Want to Do Is Rock e Tied to the 90s che catturano l’attenzione della critica. Sebbene non abbia avuto un grande successo commerciale, Good Feeling ha gettato le basi per il futuro della band.
Il successo mainstream con The Man Who
Il 1999 è l’anno della svolta per i Travis, con l’uscita del loro secondo album, The Man Who. Prodotto da Nigel Godrich (celebre per il suo lavoro con i Radiohead), l’album segna un netto cambio di direzione rispetto al debutto, abbracciando uno stile più malinconico e riflessivo.
Con brani come Writing to Reach You, Driftwood e soprattutto Why Does It Always Rain on Me?, l’album scala rapidamente le classifiche britanniche, raggiungendo il primo posto e vendendo milioni di copie. Why Does It Always Rain on Me?, in particolare, diventa un inno generazionale e cementa la reputazione dei Travis come una delle band più rilevanti del loro tempo.
The Man Who vince il Brit Award per il miglior album britannico nel 2000 e consacra la band come una delle protagoniste della scena musicale post-Britpop.
La conferma con The Invisible Band
Nel 2001 i Travis pubblicano il loro terzo album, The Invisible Band, che continua la scia di successo del precedente. Il titolo riflette l’umiltà del gruppo, che ha sempre preferito mettere la musica al centro rispetto alle personalità dei membri.
L’album contiene alcune delle loro canzoni più amate, come Sing, un brano orecchiabile e gioioso che raggiunge il successo internazionale, e Side, una riflessione sul significato della vita e sulle opportunità. Sebbene The Invisible Band non abbia raggiunto l’impatto culturale di The Man Who, conferma i Travis come una delle band più importanti del Regno Unito.
Le difficoltà e la resilienza
Dopo il successo straordinario dei primi anni Duemila, i Travis affrontano una serie di sfide, sia personali che professionali. Durante un tour, il batterista Neil Primrose subisce un grave infortunio alla spina dorsale in un incidente in piscina, mettendo in dubbio il futuro della band. Fortunatamente Neil si riprende completamente e il gruppo torna in studio per registrare il loro quarto album, 12 Memories, pubblicato nel 2003.
Questo disco rappresenta una svolta tematica per la band, affrontando argomenti più seri come la guerra, la politica e la salute mentale. Brani come Re-Offender e Love Will Come Through dimostrano una maturità musicale e lirica, ma il disco riceve un’accoglienza più tiepida rispetto ai precedenti.
Il ritorno alle radici
Nel 2007 i Travis tornano con The Boy with No Name, un album che segna un ritorno a sonorità più familiari e melodiche. Con canzoni come Closer, che raggiunge la top 10 nel Regno Unito, e Selfish Jean, i Travis riconquistano parte del loro pubblico.
Nel 2008 i Travis pubblicano Ode to J. Smith, un album più crudo e sperimentale. Sebbene non abbia ottenuto lo stesso successo commerciale dei lavori precedenti, Ode to J. Smith è stato apprezzato per la sua energia e autenticità.
Una nuova fase
Negli anni ’10 del nuovo millennio, i Travis continuano a produrre musica di qualità, mantenendo la loro coerenza artistica. Nel 2013 pubblicano Where You Stand, un album caratterizzato da brani toccanti e ben costruiti, come la title track e Moving. La band dimostra di essere ancora rilevante, nonostante il panorama musicale in continua evoluzione.
Nel 2016 esce Everything at Once, un album più conciso che esplora nuovi territori musicali senza abbandonare le radici melodiche. Seguono tour di successo che consolidano il loro status di gruppo amato dal vivo.
Nel 2020 i Travis pubblicano 10 Songs, un disco che riflette la maturità della band e la loro capacità di creare musica che parla direttamente al cuore degli ascoltatori. Canzoni come A Ghost e Butterflies dimostrano che, anche dopo tre decenni, i Travis hanno ancora molto da dire.
Dieci canzoni iconiche dei Travis
Why Does It Always Rain on Me?
Una delle canzoni più famose dei Travis. Con il suo ritornello accattivante e le liriche malinconiche, Why Does It Always Rain on Me? esplora il senso di isolamento e insoddisfazione che può colpire chiunque, anche nei momenti più luminosi. La performance di Fran Healy al festival di Glastonbury 1999 sotto una pioggia battente ha reso questa canzone una leggenda.
Sing
Con la sua melodia vivace e un testo che celebra la semplicità e l’importanza di lasciarsi andare, Sing è uno dei brani più allegri dei Travis. Il suo video musicale, che vede la band impegnata in una battaglia con il cibo, è diventato iconico quasi quanto la canzone stessa.
Closer
Closer è una ballata dolce e rassicurante che parla di connessione e intimità. La melodia semplice ma efficace e la voce emotiva di Fran Healy la rendono una delle canzoni più toccanti dei Travis. Il video, ambientato in un supermercato con Ben Stiller come cameo, aggiunge un tocco di leggerezza al pezzo.
Driftwood
Questo brano riflette sulla sensazione di smarrimento e sulla difficoltà di trovare una direzione nella vita. La melodia malinconica e il testo evocativo ne fanno una delle canzoni più profonde dei Travis, perfetto per chiunque si trovi a riflettere sul proprio percorso.
Writing to Reach You
Con un riff che richiama Wonderwall degli Oasis (un’ispirazione dichiarata), Writing to Reach You è una lettera aperta a qualcuno lontano, sia fisicamente che emotivamente. Il testo sincero e la produzione pulita la rendono un classico intramontabile.
Side
Side esplora il tema dell’invidia e della ricerca della felicità, ricordando che spesso le risposte che cerchiamo sono già davanti a noi. La melodia è ipnotica e il testo offre una riflessione filosofica mascherata da una pop song irresistibile.
Turn
Un altro capolavoro di The Man Who, Turn è un brano che parla di cambiamenti, resilienza e della forza di andare avanti nonostante le difficoltà. Con una melodia travolgente e un crescendo emozionante, è una delle tracce più potenti della band.
Selfish Jean
Con un ritmo frizzante e un testo che riflette su una relazione complicata, Selfish Jean è una delle canzoni più dinamiche dei Travis. La sua energia e il suo sound vivace la rendono una canzone perfetta per chi ama il lato più grintoso della band.
Re-Offender
Uno dei brani più seri dei Travis: Re-Offender affronta il tema delle relazioni abusive con una delicatezza e una sincerità disarmanti. La melodia malinconica si sposa perfettamente con il testo, creando un’esperienza emozionale intensa.
Flowers in the Window
Questo brano solare e ottimista parla di amore e di meraviglia per le piccole cose della vita. Con una melodia semplice e un’atmosfera acustica, Flowers in the Window è uno dei pezzi più dolci e confortanti dei Travis.
In conclusione
Le canzoni dei Travis sono una finestra aperta sulle emozioni umane, con testi che parlano di amore, perdita, speranza e resilienza. Dai classici intramontabili di The Man Who alle gemme nascoste dei loro album più recenti, la band ha costruito un repertorio che continua a ispirare e confortare.
Con una carriera che si estende per oltre tre decenni, i Travis hanno saputo mantenere una costanza artistica e un legame speciale con i loro fan. Il loro contributo al panorama musicale va oltre il successo commerciale: hanno creato un repertorio di canzoni che toccano temi universali con sincerità e grazia.