Musica

Rosa Chemical a Giffoni Music Concept: «Macché rivoluzionario, parlo solo con naturalezza di sesso e poliamore»

Il cantante di “Made in Italy” ha incontrato i ragazzi del Giffoni Music Impact e ha risposto alle loro domande su libertà, autocensura e diritti LGBTQ+

Autore Silvia Danielli
  • Il27 Luglio 2023
Rosa Chemical a Giffoni Music Concept: «Macché rivoluzionario, parlo solo con naturalezza di sesso e poliamore»

Rosa Chemical al Giffoni Music Concept, foto di: ufficio stampa GFF

Rosa Chemical a tutto tondo. Davvero trasparente e senza filtri, assolutamente a suo agio a dialogare con i ragazzi della Masterclass Impact di Giffoni Music Concept, durante il Giffoni Film Festival. Noi di Billboard abbiamo moderato l’incontro tra l’artista di Made in Italy e i giffoners. Davvero i ragazzi avevano moltissime domande pronte per lui che – volente o nolente – è diventato il paladino della libertà di espressione.

Soprattutto da quando si è fatto conoscere al grande pubblico grazie al festival di Sanremo di quest’anno, dove è stato attaccato ancora prima di mettervi piede dalla deputata di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante (che ha detto che non poteva portare la “rivoluzione gender” al festival più seguito dalle famiglie italiane).

Rosa Chemical: cosa è cambiato dal festival di Sanremo

Siamo partiti da lì chiedendogli se e che cosa sia cambiato da quella partecipazione. «Certamente è aumentato il bacino di utenza rispetto all’inizio. Il mio primo successo è stato POLKA nel 2021, un brano totalmente anti-mainstream che è finito per diventare tale. Si trattava però di un successo che copriva un pubblico che va dai diciotto ai ventiquattro anni. Dopo essere andato al Festival invece il mio pubblico è aumentato coprendo tutte le fasce. Durante il mio tour vedo i ragazzini più piccoli e anche persone molto più adulte, è una nuova sfida».

Qualche ragazzo gli chiede se sia riuscito a esprimersi pienamente durante la sua partecipazione. «Assolutamente no, hai a disposizione 3 minuti per sera, magari ti esibisci anche 2/3 volte ma è decisamente troppo poco». Rosa – ovvero Manuel Franco Rocati – non si è autocensurato per il festival ma ha sentito comunque una certa responsabilità.

Rosa Chemical al Giffoni Music Concept: autocensura o responsabilità?

«Non mi sono censurato, ho voluto da subito portare il mio messaggio, ma per quando mi riguarda salire su quel palco significa avere delle responsabilità. Ho cercato personalmente di evitare un certo tipo di linguaggio per rispetto del pubblico di Sanremo e per questo non posso parlare di censure, ma di scelta personale. Il problema è quando cose come il politicamente corretto o altre imposizioni esterne provano a snaturare un’artista».

Rosa Chemical non sente di aver portato alcuna rivoluzione sul palco dell’Ariston. «Quello che ho fatto è stato già fatto tanti anni fa. Forse quello che è stato percepito come nuovo è la naturalezza con la quale ho trattato certi temi, come il sesso e il poliamore. Penso che ognuno debba lottare per la propria libertà».

Nemmeno di essere trasgressivo. «La definizione giornalistica di “artista trasgressivo” mi è stata un po’ affibbiata dalla stampa sempre durante quei giorni. Ma penso che di trasgressivo nella mia esibizione non ci sia stato nulla. Per me la trasgressione è altro».

Rosa Chemical e il nuovo singolo Bellu Guaglione

Rosa Chemical ama cercare di ribaltare i luoghi comuni come nel suo ultimo singolo Bellu Guaglione. Dove ‘O sarracino di Renato Carosone «passa dall’essere un super macho a un uomo che indossa i tacchi e “ama chi gli va”».

Infine sulle lotte LGBTQ+ e sul suo primo Pride a Milano quest’anno: «Sono stato contentissimo di aver preso parte per la prima volta nella mia vita. Appoggio in tutto e per tutto la comunità ma non penso di esserne un simbolo né un paladino».

Alla sera l’artista, preceduto da Junior Cally, si è esibito in piazza Fratelli Lumiere e il pubblico ha ballato e cantato tutte le sue canzoni dall’ultimo singolo a tutte e tre le sue adorabili Polka.

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