Baby Gang è stato scarcerato
Il rapper sconterà i domiciliari in una comunità terapeutica. La data di inizio del processo per la sparatoria a Milano in cui è coinvolto anche Simba La Rue è fissata per il 28 marzo
Baby Gang, foto ufficio stampa
Il gup di Milano, Giulio Fanales, ha accolto l’istanza della difesa: Baby Gang è stato scarcerato. Secondo quanto riportato nelle scorse ore dal Corriere della Sera, il rapper – detenuto da ottobre – sconterà i domiciliari in una comunità terapeutica. La condanna a 4 anni e 10 mesi per rapina a mano armata era arrivata a gennaio.
L’avvocato di Baby Gang, Niccolò Vecchioni, ha spiegato che l’artista “ha intrapreso un serio processo di rielaborazione dei propri trascorsi criminosi. Ha dimostrato inoltre di aver compreso il disvalore delle proprie azioni e di voler affrontare le problematiche di abuso di sostanze che si sono poste in stretta correlazione coi reati in contestazione”, ossia la sparatoria ai danni di due uomini senegalesi avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 luglio in Corso Como a Milano. Tra gli imputati per i fatti della scorsa estate anche Simba La Rue, che ha ottenuto i domiciliari dieci giorni fa.
La difesa continua poi dichiarando che Mouhib (vero cognome di Baby Gang, ndr) è oggi presente la consapevolezza del proprio disturbo da sostanze psicotrope. Oltre ad una seria motivazione rispetto alla prospettiva di intraprendere un percorso di cura che lo porti a superare tali patologie. E lo indirizzi verso la costruzione di un nuovo e più salubre percorso di vita”.
La data di inizio del processo per Baby Gang e Simba La Rue è fissata al 28 marzo
L’accoglimento dell’istanza arriva a due mesi da quando il gip di Milano aveva rifiutato il trasferimento di Baby Gang dalla cella a una comunità per affrontare i propri problemi relativi all’abuso di sostanze, in particolare marijuana e alcol.
La data d’inizio del processo con rito abbreviato è fissata per il 28 marzo. Baby Gang e Simba La Rue saranno chiamati a rispondere davanti al gup sia per la sparatoria avvenuta a Milano, sia per la faida con Touché che ha visto coinvolto il secondo.
