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Sospesi tre orchestrali che criticarono Beatrice Venezi a Palermo

I musicisti della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana avevano definito la direttrice “inadeguata al ruolo” e ora stati sospesi dal lavoro e dalla retribuzione, due per una settimana e uno per un giorno

Autore Billboard IT
  • Il26 Marzo 2024
Sospesi tre orchestrali che criticarono Beatrice Venezi a Palermo

Beatrice Venezi, foto ufficio stampa

Come riportato dall’Adnkronos, tre orchestrali della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana sono stati sospesi dal lavoro e dalla retribuzione (due per una settimana e uno per un giorno) per aver criticato la direzione di Beatrice Venezi. Il fatto risale al 24 gennaio, quando dalle pagine di Repubblica i tre musicisti avevano definito la direttrice d’orchestra “inadeguata al ruolo”. E la sua direzione “incoerente con l’esecuzione musicale”.

A fine febbraio la Fondazione emette un provvedimento disciplinare nei confronti degli orchestrali rei di aver criticato l’operato di Beatrice Venezi. E “dopo due giorni”, si legge su Adnkronos, “i tre professori replicano tramite una lettera. Nella quale espongono le motivazioni che hanno portato alla protesta. Dopo circa venti giorni è arrivata la risposta dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, che nella persona del sovrintendente Andrea Peria ha rigettato la lettera di replica. Ritenendo di dover comminare la sanzione nei confronti dei lavoratori”.

La vicenda però rischia di non finire qui e di avere quasi sicuramente uno strascico legale. “Gli orchestrali del Politeama di Palermo che avevano criticato Beatrice Venezi”, continua l’Adnkronos, “hanno infatti messo la questione in mano agli avvocati, e con tutta probabilità si andrà in causa“.

Quella a Palermo non è la prima volta che Beatrice Venezi viene contestata. Un episodio simile si era verificato anche a capodanno a Nizza, quando la direttrice d’orchestra era stata invitata a dirigere l’orchestra sinfonica per il concerto di Capodanno presso il teatro dell’Opera della città francese. Appena prima dell’inizio del concerto, dal loggione alcuni spettatori hanno scandito più volte lo slogan “Niente fascisti all’opera. Niente opera per i fascisti”. Riportato (in italiano) anche su uno striscione.

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