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Dua Lipa licenzia il suo manager per aver firmato una petizione contro i Kneecap

Poco prima dell’ultima edizione di Glastonbury, infatti, diversi professionisti dell’industria musicale avevano firmato una lettera privata inviata al fondatore del festival inglese, Michael Eavis, esortandolo a non invitare la band sul palco

  • Il23 Settembre 2025
Dua Lipa licenzia il suo manager per aver firmato una petizione contro i Kneecap

Dua Lipa

Secondo quanto riporta il Daily Mail, Dua Lipa ha licenziato il suo manager David Leavy, dopo che quest’ultimo ha sottoscritto una petizione in cui si chiedeva che i Kneecap, da sempre grandi sostenitori della causa palestinese, venissero esclusi dalla line up di Glastonbury. Poco prima dell’ultima edizione del più famoso festival inglese, infatti, diversi professionisti dell’industria musicale avevano firmato una lettera privata inviata al fondatore del festival inglese, Michael Eavis, esortandolo a non invitare la band – accusata di sostegno ad Hezbollah e Hamas – sul palco. Tuttavia la lettera era trapelata pubblicamente, scatenando non poche polemiche che hanno fatto sì che i Kneecap si esibissero regolarmente. 

Non solo i Kneecap: le divergenze di Dua Lipa con il manager

Secondo una fonte anonima, Dua Lipa avrebbe allontanato David Levy poiché, dopo la scoperta della lettera lo considererebbe “un sostenitore della guerra di Israele a Gaza e del terribile trattamento riservato ai palestinesi”. Una posizione di certo non in linea con la sua, che più volte ha espresso il suo sostegno per la Palestina e firmato appelli per il cessate il fuoco a Gaza.

Ma perché i Kneecap hanno subito queste accuse? Tutto è iniziato dalle loro due esibizioni al Coachella: il taglio dello streaming da parte degli organizzatori e il tanto discusso secondo show. Il set dei Kneecap, trasmesso in diretta su Twitch, ha scatenato l’indignazione generale per il messaggio “Fuck Israel, Free Palestine” proiettato sul megaschermo. Nonché per l’incitamento dei cori “Free palestine”. Il trio rap nordirlandese, che si spende da anni per la questione palestinese, nei giorni successivi è finito nel vortice.

Prima le proteste da parte di alcune personalità statunitensi, tra cui Sharon Osbourne che ha chiesto la revoca del visto di lavoro in America. Poi l’indagine dell’antiterrorismo britannico a causa di alcuni video del passato diventati virali. Le clip sarebbero state tratte da un concerto tenutosi nel novembre 2024 al Kentish Town Forum di Londra. Il video mostra i KNEECAP sul palco, con un membro che sembra gridare “Go Hamas, Go Hezbollah” alla folla.

Entrambi sono considerati gruppi terroristici proibiti nel Regno Unito. Ai sensi della Sezione 12 del Terrorism Act 2000, è un reato esprimere “un’opinione o una convinzione che sia di supporto a un’organizzazione proibita”. In risposta alla notizia la band aveva condiviso su X un post che recitava: «18 mesi di filmati sul genocidio non sono oggetto di indagine da parte della polizia antiterrorismo del Regno Unito».

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