#IoLavoroConLaMusica: chi ha aderito all’appello al Governo (e perché)
Con molte foto pubblicate con l’hashtag iolavoroconlamusica, gli artisti italiani stanno chiedendo al Governo più tutele per i lavoratori dello spettacolo
Nel weekend appena terminato sono stati molti gli artisti che hanno pubblicato sui loro profili social una foto nella quale tengono in mano un foglietto con loro nome, cognome, professione e hashtag iolavoroconlamusica.
Di cosa si tratta? È una mobilitazione lanciata da La musica che gira che vuole chiedere al Governo maggiore attenzione nei confronti della categoria dei lavoratori del mondo dello spettacolo. Già prima della chiusura del lockdown, infatti, si è parlato molto di questo settore, particolarmente colpito dalla pandemia da Coronavirus. Il mondo dei live coinvolge moltissime persone: dietro alla performance di un singolo cantante o di una singola band, infatti, sono coinvolti molti professionisti, dai fonici agli uffici stampa, dai tecnici ai promoter, dai turnisti ai manager.
iolavoroconlamusica mette al centro una data. È quella del 21 giugno, giornata della Festa della Musica. Quello che vogliono dire i promotori è che – se la situazione non cambierà – quella del prossimo 21 giugno sarà una festa senza musica: «Nessuno degli emendamenti al DL Rilancio che riguardano la Musica è stato segnalato per la discussione in Parlamento. Le istanze del nostro settore devono essere discusse e inserite per la conversione del Decreto», scrivono.
Gli artisti che hanno partecipato alla mobilitazione iolavoroconlamusica
Sono stati davvero moltissimi gli artisti che hanno voluto richiamare l’attenzione di tutti i loro fan nei confronti di questo momento così complicato. E di un settore produttivo che conoscono da vicino e che sta soffrendo molto, al pari di molti altri. Da Emma a Daniele Silvestri, da Piero Pelù a Laura Pausini, da Vasco Rossi a Ornella Vanoni. Ma anche molti altri: Diodato, Ermal Meta, Enrico Nigiotti, Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, Levante… Ecco una selezione.