Eddie Vedder, frontman dei Pearl Jam, è stato ospite del podcast di Lily Cornell, figlia d’arte di Chris, compianta voce dei Soundgarden e degli Audioslave.
La presenza di Vedder nella puntata della serie IGTV Mind Wide Open è stata molto apprezzata dalla figlia del cantante scomparso il 28 maggio 2017:
«Sono entusiasta che Eddie si sia offerto di partecipare a Mind Wide Open. Il sostegno suo e della sua famiglia alla mia serie è estremamente significativo per me. […] È sempre stato come uno zio per me ed è uno dei pilastri della mia vita. So quanto la sua voce sia importante per le persone di tutto il globo e apprezzo profondamente tutto ciò che rappresenta, quindi sono davvero entusiasta che gli altri guardino e ascoltino le sue intuizioni».
Tra i vari punti toccati durante l’intervista, oltre all’attivismo, a Michelle Obama e all’empatia, c’è stato spazio anche per la tragedia di Roskilde del 2000, quando 9 persone persero la vita durante un live dei Pearl Jam in Danimarca. Il paradosso sottolineato da Eddie Vedder è lo sprazzo di felicità che ha preceduto il dramma:
«È assurdo parlarne con te, perché proprio prima di salire sul palco abbiamo saputo che i nostri grandi amici Chris e Susan avevano appena avuto una figlia. Il suo nome era Lily, e abbiamo versato qualche lacrima di gioia. Siamo saliti sul palco pensando a te, e ci sentivamo pieni di forza ed emozionati. E dopo 40 minuti dall’inizio dello spettacolo sono accaduti questi terribili eventi».
Non sono mancati i passaggi in cui il frontman ha parlato a Lily di suo padre, citando anche Kurt Cobain e Layne Staley:
«I suoi testi (di Chris Cornell, ndr) sono oscuri, come anche Kurt, anche i suoi sono cupi, idem i testi di Layne. E loro non erano persone che dicevano: “Fingerò di scrivere una canzone cupa”. Per tutti loro era reale».
Curioso l’aneddoto su una particolare escursione in montagna con Chris che poteva finire molto male:
«Le rocce hanno iniziato a sgretolarsi. Ed eccoci, due aspiranti Spider-man appesi sul fianco della montagna, incapaci di muoversi. Eravamo bloccati a 15 metri dal fondovalle. Abbiamo iniziato a ridere fino alle lacrime. Era ridicolo. Nessuno sapeva dov’eravamo».
Sempre sul tema della depressione, Eddie Vedder ha confidato a Lily il peso che la biografia di Bruce Springsteen ha avuto nella sua vita:
«Nel libro Bruce parla di depressione. Lo guardi esibirsi e ti sembra solido come una montagna. Sa come rendere felici 60 mila persone. Ma tornare a casa ed essere felici è diverso. Non dà il merito solo alla moglie, ma anche alla psicoterapia. E ora è una persona brillante da cui farsi consigliare».