Lee Konitz è morto a causa del Coronavirus
Il leggendario sassofonista jazz era l’ultimo sopravvissuto del gruppo delle Birth of the Cool sessions di Miles Davis. Lee Konitz aveva 92 anni
Lee Konitz, celebrato sassofonista jazz, è morto ieri a 92 anni a causa delle complicazioni del COVID-19. Era l’ultimo sopravvissuto del gruppo dei performer che presero parte alle leggendarie Birth of the Cool sessions di Miles Davis.
Nato nel 1927 a Chicago, inizialmente Konitz studiò il clarinetto per poi avvicinarsi al contralto, strumento che padroneggiò come nessun altro.
Durante i settant’anni della sua carriera, Konitz ha registrato per etichette come Atlantic, Prestige, Polydor e Verve. Secondo la sua biografia ufficiale, Konitz è stato uno degli ultimi musicisti ad aver suonato in tutti e tre i Birdland club di New York.
Nei primi anni Sessanta quasi voltò le spalle alla musica ma poi vi fece ritorno con il desiderio di superare qualsiasi limite. Le sue registrazioni sono state tante e variegate. Sono passate da un primo album solista con sassofono non accompagnato al post-bop, dalle improvvisazioni libere a una serie di duetti innovativi. Nel 1989, il suo album solista Lee Konitz In Rio è arrivato alla posizione 22 nella classifica Contemporary Jazz Albums di Billboard.
Tra i tanti trofei ricevuti per il suo talento, Lee ha vinto il NEA Jazz Masters Award nel 2009, è stato nominato “Sassofonista dell’anno” da Downbeat Magazine Critics Poll nel 2010 e nel 2013 è stato premiato con il “German Jazz Prize”. A Konitz è stata dedicata una biografia, scritta da Andy Hamilton e pubblicata nel 2007.
Dopo la scomparsa di Ellis Marsalis, un altro grande del jazz se ne va a causa del Coronavirus. Il figlio di Konitz, Josh Konitz, ha confermato alla NPR che la causa della morte è stata la polmonite legata al COVID-19.