Michele Bravi chiede il patteggiamento di un anno e sei mesi
Accusato di omicidio stradale, Michele Bravi ha chiesto di patteggiare per l’incidente del 22 novembre 2018 che ha visto la morte di una 58enne
Si è svolta oggi, giovedì 23 gennaio, la prima udienza del processo che coinvolge Michele Bravi. L’artista ha chiesto di patteggiare un anno e mezzo per l’incidente avvenuto la sera del 22 novembre 2018. In quell’incidente ha perso la vita una donna di 58 anni.
Gli aggiornamenti dopo la prima udienza del processo
A quanto riferito dall’Ansa, la Procura di Milano aveva dato il proprio parere favorevole alla proposta di patteggiamento del cantante a un anno e mezzo di carcere.
All’udienza non era presente l’artista (la sua posizione è stata espressa dal suo legale Manuel Gabrielli) ma c’era invece l’Associazione italiana familiari e vittime della strada, che ha chiesto di costituirsi parte civile come forma di protesta. «Il pm si è opposto alla nostra costituzione, dicendo che questo non è un caso di omicidio stradale aggravato e che un caso come questo poteva capitare a chiunque», hanno affermato.
Secondo quanto comunicato, poi, la famiglia della vittima è già stata risarcita («La somma è stata pagata dalla compagnia assicurativa», ha riferito Gabrielli) ed è uscita dal processo, non costituendosi parte civile. Il giudice di Milano Aurelio Barazzetta ha rinviato la decisione al prossimo 11 marzo.
Le parole a Verissimo
Lo scorso sabato è andata in onda a Verissimo, su Canale 5, una toccante intervista di Silvia Toffanin a Michele Bravi. Alla domanda della conduttrice «Che cosa può succedere ora?», l’artista aveva risposto: «Questa è una situazione molto complessa e per parlarne bisogna rispettare i luoghi che questa complessità la possono accogliere. L’unica speranza che posso nutrire è che – nel rispetto ai tempi della giustizia – questa eco di dolore possa ridursi sempre di più».
Le dichiarazioni precedenti di Michele Bravi
Dopo settimane di silenzio, Michele Bravi era tornato a parlare il 23 maggio scorso con un’intervista al Corriere della Sera e con una video intervista della youtuber Sofia Viscardi. In quell’occasione l’artista aveva raccontato: «Sono stato per mesi senza sentire il suono della mia voce e senza sentire la voce degli altri. E sono stato probabilmente in un posto che non ti so descrivere: per me è la forma più alta della paura».
Il ritorno alla dimensione live, invece, era avvenuto prima con un’emozionante ospitata durante un concerto a Milano di Chiara Galiazzo (ve lo avevamo raccontato qui) il 24 maggio e, poi, con alcune date piano e voce di Bravi al Teatro San Babila a Milano a ottobre.