Addio a Peppe Vessicchio: il Maestro è morto a 69 anni
Lo storico direttore d’orchestra del Festival di Sanremo si è spento oggi pomeriggio (8 novembre) all’ospedale San Camillo di Roma a causa di una polmonite
È morto Peppe Vessicchio. Lo storico direttore d’orchestra del Festival di Sanremo, particolarmente amato dal pubblico e divenuto negli anni una sorta di simbolo della kermesse, si è spento oggi pomeriggio (8 novembre) all’età di 69 anni all’ospedale San Camillo di Roma. La conferma arriva dall’ospedale stesso.
Come riporta Adnkronos, pare che Peppe Vessicchio sia morto a causa di una polmonite interstiziale degenerata rapidamente. La famiglia ha fatto sapere che i funerali si terranno in forma strettamente privata.
La carriera di Peppe Vessicchio
Peppe Vessicchio, all’anagrafe Giuseppe Vessicchio, nasce a Napoli il 17 marzo 1956. Dopo aver intrapreso gli studi classici, consegue il diploma di composizione e direzione d’orchestra presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli. Fin da giovane mostra un forte interesse per la musica in tutte le sue forme, spaziando tra generi e linguaggi diversi.
Negli anni ‘70 inizia a lavorare come arrangiatore e autore, collaborando con alcuni tra i più importanti interpreti della canzone italiana. In particolare, la sua carriera si intreccia con quella di Pino Daniele, con il quale condivide l’appartenenza alla scena musicale napoletana e un approccio innovativo alla fusione tra sonorità mediterranee, jazz e pop.
Nel corso della sua carriera, Vessicchio ha collaborato con artisti come Gino Paoli, Ornella Vanoni, Andrea Bocelli, Zucchero, Elio e le Storie Tese, Ron, Tosca, Fiorella Mannoia e molti altri. È stato arrangiatore e direttore d’orchestra in numerosi album di successo, contribuendo con la sua sensibilità e competenza a definire l’identità sonora di molte canzoni rimaste nella storia della musica italiana.
Sanremo e oltre
La notorietà nazionale arriva grazie al Festival di Sanremo, dove debutta come direttore d’orchestra nel 1990. Da allora, la sua presenza è diventata una costante e un segno di qualità, tanto che il pubblico lo considera un vero e proprio simbolo della manifestazione. La sua figura elegante, il modo misurato di porsi e la sua evidente passione per la musica gli hanno fatto guadagnare l’affetto dei telespettatori, trasformandolo in un personaggio di culto anche al di fuori dell’ambito strettamente musicale.
Oltre all’attività televisiva e concertistica, Peppe Vessicchio si è dedicato con grande impegno alla ricerca e alla didattica. Ha insegnato armonizzazione e arrangiamento in diversi conservatori italiani e ha approfondito il rapporto tra suono, armonia e biologia, studiando gli effetti della musica sulle piante e sulla crescita naturale. Da queste ricerche è nato il suo libro La musica fa crescere i pomodori, pubblicato nel 2017, nel quale espone con un linguaggio accessibile e appassionato le connessioni tra vibrazioni sonore e fenomeni naturali, dimostrando come la musica possa essere una forza vitale e universale.
Vessicchio ha anche composto musiche per il teatro, il cinema e la televisione, mostrando un talento versatile e una curiosità intellettuale sempre viva.
