Licenziata Deborah Dugan, CEO e Presidente della Recording Academy
Non è più al vertice dell’organizzazione non profit che conferisce i Grammy Awards. Ha rilasciato dichiarazioni choc sulla Recording Academy
Il consiglio di fondazione della Recording Academy ha deciso ufficialmente la fine del contratto con Deborah Dugan. Era Presidente e CEO. Questa presa di posizione è arrivata ieri, lunedì 2 marzo, dopo che la Dugan era stata messa in congedo amministrativo retribuito a partire dal 16 gennaio.
La decisione annunciata arriva dopo due indagini indipendenti relative alla Dugan. Una sulle sue accuse contro la Recording Academy e un’altra sulle accuse mosse alla Dugan dal suo ex assistente.
Le dichiarazioni della Recording Academy
L’Academy cita “la campagna mediatica ingiustificata e dannosa che ha lanciato nel tentativo, senza giustificazioni, di far deragliare lo spettacolo dei Grammy Awards“. Ma pure le sue “carenze e i suoi fallimenti gestionali coerenti” come fattori decisionali.
“Tutto ciò ha portato i leader eletti dell’Academy a concludere che era nel migliore interesse di tutti noi andare avanti“. Questo si legge in una dichiarazione dell’organizzazione non profit che – tra le altre cose – conferisce ogni anno i Grammy Awards.
Secondo una dichiarazione dell’Academy, le indagini sono state condotte da persone senza precedenti relazioni con l’Academy stessa e intervistate da un totale di 37 testimoni. Il licenziamento ufficiale della Dugan è l’ultima mossa in una battaglia sempre più brutta tra lei e la Recording Academy.
Cosa è successo poco prima dei Grammy 2020
Dopo essere stata in congedo amministrativo il 16 gennaio – appena dieci giorni prima della 62esima edizione dei premi – tra accuse di bullismo sul posto di lavoro, ha presentato il 21 gennaio una denuncia di discriminazione alla Equal Employment Opportunity Commission (EEOC). Una denuncia contro l’Academy, definita come “un club per ragazzi” con procedure di voto “corrotte” sui Grammys.
Nella denuncia di 44 pagine, ha accusato il consulente legale dell’organizzazione, Joel Katz, di molestie sessuali. E ha messo in luce una precedente accusa di stupro presentata contro il suo predecessore, Neil Portnow. Katz e Portnow negano entrambe le accuse.
“Alla fine siamo stati costretti a licenziare la signora Dugan come nostra Presidente/CEO”, ha spiegato il comitato esecutivo della Recording Academy in una lettera ai membri. “Non rimuovere la signora Dugan dall’organizzazione in questo momento ci avrebbe portato a compromettere i nostri valori. I nostri membri e dipendenti, e l’intero settore musicale, meritano di meglio“.
Sembra proprio che questa storia sia solo all’inizio…