SIAE: nel 2023 +29% di revenue dall’estero, mai così bene dal 2010
Sono alcuni dei dati condivisi nel convegno “Musica italiana all’estero: numeri, progetti, prospettive”, che ha aperto la Milano Music Week 2024
L’incasso del diritto d’autore dall’estero nel 2023 è stato di 31.6 milioni di euro, con una crescita di 7.15 milioni rispetto al 2022 (+29,16%). Era dal 2010 che non si vedevano livelli del genere. È il dato condiviso da SIAE nel corso del convegno “Musica italiana all’estero: numeri, progetti, prospettive”, che si è svolto lunedì 18 novembre in apertura della Milano Music Week 2024.
Durante il convegno sono stati presentati i dati aggiornati riguardanti l’andamento della musica italiana sui mercati internazionali. Con la moderazione di Nur Al Habash (direttrice artistica della Milano Music Week), sono intervenuti Tommaso Sacchi (Assessore alla Cultura del Comune di Milano), Matteo Masini (dirigente dell’Ufficio Beni di Consumo dell’ICE), Federica Tremolada (General Manager Europe di Spotify), Enzo Mazza (CEO di FIMI), Paolo Franchini (Consigliere di Gestione SIAE), Carlo Parodi (Presidente Assomusica), Bruno Sconocchia (Presidente AssoConcerti), Andrea Micciché (Presidente Nuovo IMAIE).
I dati di SIAE per l’estero
SIAE è andata anche più nel dettaglio. I primi tre paesi esteri per revenue del diritto d’autore della musica italiana sono Stati Uniti (6.478.163 euro nel 2023), Francia (4.565.190) e Svizzera (3.252.606). Li seguono – in ordine – Germania, Regno Unito, Spagna, Giappone, Olanda, Brasile, Austria.
Per le revenue derivanti da live e radio, il paese con il maggiore utilizzo del repertorio italiano sono gli Stati Uniti. Per quelle derivanti dallo streaming, il paese con revenue più alte è la Germania, seguita da UK, Francia e Stati Uniti.
I dati di FIMI e Spotify
Com’era già noto, i ricavi del music export italiano nel 2023 sono stati di oltre 26 milioni di euro (+20% rispetto al 2022). Il traino sono i ricavi digitali (+11%, arrivando a quasi 21 milioni di euro). Si tratta di una crescita del 130% in quattro anni (+15 milioni rispetto al 2020), come riporta FIMI nel corso del convegno.
Anche Spotify ha evidenziato la crescita del repertorio italiano all’estero. Tra il 2019 e il 2024 c’è stata una crescita del 160% di contenuti audio in italiano ascoltati all’estero. Sono oltre 60 milioni gli utenti fuori dall’Italia che ogni mese li ascoltano. Germania e USA sono i mercati esteri dove si consuma più musica italiana e quasi il 50% di tutte le royalties generate dagli artisti italiani su Spotify nel 2023 provenivano da ascoltatori fuori dall’Italia.