Insultano Silvia Romano su Instagram ma è l’assistente di Anastasio
Caso di omonimia per l’assistente del rapper e vincitore della dodicesima edizione di X Factor: non è lei la cooperante Silvia Romano
La volontaria 24enne milanese Silvia Romano è stata liberata in Somalia dopo 18 mesi di prigionia. Le emozionanti immagini del suo ritorno in patria le conosciamo bene tutti. Ma c’è stato, in queste ultime ore, un curioso caso di omonimia che ha coinvolto anche il rapper Anastasio.
La sua assistente, anche lei all’anagrafe Silvia Romano, si è trovata infatti sul telefono centinaia di messaggi (sia insulti che messaggi di solidarietà), rivolti però alla cooperante. Anche Anastasio ha voluto sottolineare il caso di omonimia in cui sono cadute molte persone, invitando le persone a riflettere.
Vedere la cooperante riabbracciare la sua famiglia è stata un’immagine molto emozionante. Molti, però, hanno aperto polemiche sulla sua conversione all’Islam, sulla cifra del riscatto e pure sull’abbigliamento che sfoggiava una volta scesa dall’aereo a Ciampino. Tutto questo ha creato il solito dibattito e scontro sui social, dove molti hanno gioito per la sua liberazione con tweet e post vari. Altri, invece, hanno espresso sugli stessi social gravi insulti. Per questo motivo, la procura di Milano ha aperto un’inchiesta per gli insulti via social alla ragazza.
Rispetto al caso di omonimia, il vincitore di X Factor Anastasio ha parlato in un video: «Riflettete. E smettete di guardare le stories di @itssil perché non è “quella” Silvia Romano».
L’assistente del rapper ha continuato: «Ma ragazzi, Silvia Romano dopo quasi 2 anni di prigionia in Kenya è stata liberata e secondo voi va a mettere una story su Instagram?».