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Spotify Culture Next 2024: come ascolta la musica la Gen Z?

Il servizio di streaming ha pubblicato i dati del report annuale che analizza le abitudini di ascolto dei più giovani

Autore Billboard IT
  • Il25 Ottobre 2024
Spotify Culture Next 2024: come ascolta la musica la Gen Z?

Spotify ha pubblicato il report annuale Culture Next 2024, svelando le preferenze e le abitudini di ascolto della Generazione Z. La piattaforma di streaming svedese è infatti leader mondiale per presenza di ascoltatori tra i 15 e i 24 anni, con oltre 251 milioni di utenti in tale fascia. I risultati della ricerca hanno intercettato tre tendenze principali: Blendships, Playlist Diary e Mainstreaming. Questi tre caratteri mostrano come per la Gen Z, alla costante ricerca di connessioni, la musica non rappresenta solo un sottofondo, ma un mezzo per raccontare la propria vita attraverso playlist condivise e personalizzate, video podcast e musica popolare.

Blendship

Cosa s’intende per Blendship? Innanzitutto condivisione. La musica, soprattutto con le playlist, costituisce un luogo d’incontro attraverso cui conoscere persone con la tue stesse passioni. Il 72% della Gen Z in Italia considera Spotify l’antidoto giusto contro l’isolamento digitale. La gran parte delle playlist in collaborazione coinvolgono ragazzi appartenenti al range d’età sopracitato. I dati parlano di una percentuale del 60%.

La voglia di creare nuovi legami interpersonali si manifesta anche nel successo dei video podcast, cresciuti globalmente del 58% nei primi cinque mesi del 2024, per un totale di quasi 3 miliardi di minuti visualizzati dalla Gen Z.

Playlist Diary: tra prime volte e brand

I ragazzi tra i 15 e i 24 anni sfruttano la musica anche per raccontarsi e creare ricordi. Chi, in fin dei conti, non ha una canzone che gli ricorda un momento specifico della sua vita? Secondo Culture Next 2024 di Spotify l’89% della Gen Z italiana dichiara che la musica ascoltata in questo periodo di vita avrà sempre un posto speciale nel loro cuore. La tendenza principale è quella che riguarda le “prime volte”. La Generazione Z ha ascoltato a livello globale circa 86 milioni di minuti di playlist con titoli come “first kiss”, “first date” e “first breakup”.

Un ruolo cruciale lo sta avendo anche l’intelligenza artificiale, sfruttata dai più giovani per creare delle colonne sonore ideali. Ogni momento ha il suo sottofondo musicale studiato. Qui entrano in gioco anche i brand. Attraverso esperienze personalizzate su Spotify, i marchi possono accompagnare i giovani nei momenti cruciali della loro vita, creando un legame emotivo profondo e duraturo. In Italia, il 67% della Gen Z ritiene che i brand che realizzano playlist per specifiche situazioni o stati d’animo riescano a influenzare maggiormente la loro quotidianità.

Mainstreaming

La parola mainstream di solito viene utilizzata con accezzione negativa, quasi come sinonimo di commerciale e quindi di bassa qualità. Tuttavia, tra i ragazzi della Gen Z il mondo del mainstream ha i confini sempre più larghi e ingloba anche generi finora considerati di nicchia. Dopo il boom del rap, della trap e dell’EDM, oggi è il momento del country. In Italia, dove la Top 5 degli artisti più ascoltati è dominata dai rapper Geolier, ANNA, Sfera Ebbasta, Shiva e Guè.

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