Italia e musica in streaming: balzo del 119% negli ultimi cinque anni
Rispetto allo scorso anno c’è stato un aumento del 31,1%. La percentale rimane a favore degli ascoltatori free, più del doppio rispetto a quelli premium
Nel rapporto pubblicato da FIMI sulla musica del 2024 all’inizio di questo mese, c’è un dato sorprendente. Sappiamo da tempo che in Italia si ascoltano soprattutto artisti e canzoni locali, lo scorso anno le top 10 di singoli e dischi erano tutte tricolori. Osservando il Top of the Music 2024 emerge che l’84% degli album più ascoltati sono italiani. Ma come? Beh, con lo streaming. Nel nostro Paese negli ultimi cinque anni si è ascoltata molta più musica attraverso le piattaforme: secondo il report di FIMI, rispetto al 2020 lo streaming è aumentato del 119%. Addirittura, per la prima volta in assoluto, durante l’ultima settimana di dicembre 2024, sono stati superati i 2 miliardi di riproduzioni settimanali.
Si tratta di un traguardo senza precedenti. Basti pensare che la la soglia del miliardo era stata superata per la prima volta solo nel 2021. In tutto il 2024 il volume complessivo di streams ha sfiorato i 95 miliardi, con una crescita del 31.1% rispetto al 2023. Due anni fa il totale era stato di circa 65 miliardi.
Andando più a fondo nelle statistiche emerge che il volume maggiore di streaming dipende dagli account free delle varie piattaforme. La loro percentuale rispetto al totale è del 53,1%. Gli ascolti dei profili premium sono invece a quota 14,3%. Come già annunciato tempo fa, ICON di Tony Effe è stato l’album più ascoltato in Italia nel 2024, mentre la canzone regina dello scorso anno è TUTA GOLD di Mahmood.
E il fisico? In realtà il mercato della musica “materiale” rimane stabile. A trainarlo ancora una volta è il vinile con una crescita delle vendite del 15,7% rispetto al 2023. Nel complesso i 33 giri rappresentano il 57,8% del totale, seguiti dai CD (40,5%) e dalle musicassette (1,7%).