Caparezza

Con la sua scrittura poetica, ironica e pungente, Caparezza (nome d’arte di Michele Salvemini) è riuscito a mescolare rap, rock, musica elettronica e temi sociali in un sound unico e inconfondibile. La sua carriera, che ha attraversato diverse fasi ed evoluzioni artistiche, lo ha consacrato come uno dei rapper più rispettati in Italia.

Gli inizi

Caparezza nasce il 9 ottobre 1973 a Molfetta, in provincia di Bari. Fin da giovane, si avvicina alla musica, inizialmente influenzato dal rock e dal rap americano. Il suo percorso musicale inizia nei primi anni ’90, quando entra a far parte di diversi gruppi hip hop locali, ma è solo nel 1999 che decide di intraprendere una carriera solista sotto il nome di Caparezza.

Il nome, scelto dallo stesso Michele Salvemini, è un gioco di parole che fa riferimento sia alla sua origine meridionale (Caparezza significa “testa di rapa” in dialetto pugliese), sia alla sua testa “caparbia” e il suo spirito indipendente.

Il debutto

Nel 2000 pubblica il suo primo album, intitolato semplicemente Caparezza, ma è con il secondo lavoro, Verità Supposte (2003), che si fa conoscere al grande pubblico. L’album segna un’evoluzione sia musicale che stilistica, con testi più maturi, ironici e critici verso la società. Con brani come Fuori dal Tunnel e Vieni a Ballare in Puglia, Caparezza inizia a trattare temi forti come l’alienazione sociale, la politica, le ingiustizie e le contraddizioni della società moderna, con uno stile che mescola rap e rock in modo originale.

Il successo di Verità Supposte lo consacra come una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano. Il suo approccio al rap si distingue per la sua capacità di giocare con le parole, costruendo testi complessi e ricchi di metafore, ma allo stesso tempo facilmente comprensibili e molto diretti.

Habemus Capa e Le Dimensioni del Mio Caos

Nel 2006 Caparezza pubblica Habemus Capa, un altro album di successo che si distingue per la sua energia travolgente e per la continua sperimentazione stilistica. Con questo album, Caparezza conferma la sua voglia di rompere con le convenzioni del rap tradizionale e di porsi come un artista in grado di parlare al pubblico attraverso temi universali, ma con un linguaggio unico e riconoscibile.

Nel 2008 dà vita a uno dei suoi album più celebri, Le Dimensioni del Mio Caos. Questo album è la dimostrazione della sua maturità artistica, un riflesso della sua visione critica della realtà, dei suoi pensieri sull’esistenza e della sua continua ricerca di libertà artistica.

Il Sogno Eretico e Museica

Caparezza non si è mai accontentato di essere un semplice rapper. Ha sempre cercato di andare oltre, di proporre un nuovo modo di intendere la musica e l’arte. Nel 2011 pubblica Il Sogno Eretico, un album che esplora ancora più profondamente i temi esistenziali e sociali. Con questo album, Caparezza esplora anche tematiche filosofiche, culturali e politiche, rendendolo un lavoro ancora più maturo e completo.

Nel 2014 esce Museica, un progetto che si ispira al mondo dell’arte e della pittura. L’album esplora il concetto di “museica”, ovvero la fusione tra musica e arte. Il progetto è accompagnato da una serie di opere d’arte che rappresentano in modo visivo i temi trattati nel disco.

Prisoner 709 ed Exuvia

Nel 2017 Caparezza pubblica Prisoner 709, un album dal suono più intimo e riflessivo, nel quale il rapper pugliese affronta la sua prigionia interiore e il tema della libertà personale. Nel 2021 torna con Exuvia, un album che rappresenta un nuovo inizio per l’artista. Exuvia è un lavoro che esplora il tema della rinascita: un’analisi introspettiva dei cambiamenti della sua vita e della sua carriera.