Il Glastonbury Festival of Contemporary Performing Arts, noto semplicemente come Glastonbury, è uno dei più iconici e influenti festival musicali al mondo. Ha luogo nel Regno Unito, a Pilton, ed è diventato nel tempo molto più di un evento musicale: è un vero e proprio rito collettivo, una celebrazione della creatività e della cultura contemporanea.
Le origini
La prima edizione del festival risale al 1970, organizzata da Michael Eavis, agricoltore locale ispirato da un concerto dei Led Zeppelin. L’evento si chiamava inizialmente Pilton Pop, Blues & Folk Festival e si svolse su un terreno agricolo, la Worthy Farm, che ancora oggi ospita il festival.
Da allora, Glastonbury ha attraversato oltre cinque decenni di storia, evolvendosi da piccolo raduno hippie a gigantesco evento che attira ogni anno oltre 200mila persone e ospita centinaia di artisti di fama mondiale.
Un festival multiforme
Pur rimanendo fortemente legato alla musica, Glastonbury è noto per la sua natura eclettica e interdisciplinare. Oltre ai concerti, il festival offre: teatro, danza e cabaret; spettacoli circensi e arte di strada; conferenze e talk su temi sociali, ambientali e politici; cinema all’aperto e installazioni artistiche; aree dedicate alla spiritualità, al benessere e alla meditazione.
Tra i luoghi simbolici ci sono lo Stone Circle, dove si svolgono rituali all’alba, il mitico Pyramid Stage, che ospita i concerti principali, e l’area Shangri-La, celebre per la sua estetica post-apocalittica e l’atmosfera notturna.
Headliner leggendari
Nel corso degli anni, Glastonbury ha accolto sul suo palco alcuni dei più grandi nomi della musica internazionale: David Bowie, The Rolling Stones, Radiohead, Beyoncé, Paul McCartney, Jay-Z, Adele, Kendrick Lamar, Billie Eilish e Coldplay, solo per citarne alcuni.
Il festival è anche famoso per lanciare nuovi talenti e offrire spazio a generi musicali alternativi e underground, mantenendo un equilibrio tra spettacolo mainstream e spirito indie.
L’impegno sociale e ambientale
Glastonbury è noto per il suo forte impegno etico. I proventi del festival vengono in parte devoluti a cause benefiche, tra cui Oxfam, Greenpeace e WaterAid. Inoltre, negli ultimi anni, l’organizzazione ha adottato misure sempre più rigorose per ridurre l’impatto ambientale dell’evento: divieto di plastica monouso, raccolta differenziata, incentivazione dei trasporti pubblici e promozione di uno stile di vita sostenibile.