Massimo Ranieri

Massimo Ranieri, pseudonimo di Giovanni Calone, nasce a Napoli il 3 maggio del 1951. Cantante, attore e presentatore, ha lavorato anche come doppiatore.

Inizi di carriera

Il talent scout Gianni Aterrano ne intuisce il talento e gli offre l’opportunità di incidere il suo primo disco. Da quel momento la sua carriera decolla: a soli 13 anni parte per un tour negli Stati Uniti con il nome d’arte Gianni Rock, esibendosi per la prima volta sul palco dell’Academy di Brooklyn.

Incide i suoi primi 45 giri con l’etichetta Zeus e partecipa al Festival di Pesaro. Nel 1966 il pianista Enrico Polito lo introduce alla CGD, dandogli un nuovo nome d’arte: Ranieri, ispirato al Principe Ranieri di Monaco. Inizia così la sua scalata nel mondo della musica, partecipando a Canzonissima e al Cantagiro, dove nel 1967 vince la sezione dedicata ai giovani con Pietà per Chi Ti Ama.

Nel 1968, a soli 17 anni, calca il palco del Festival di Sanremo con Da Bambino, in coppia con I Giganti. Nello stesso anno incide Rose Rosse, brano che l’anno successivo diventa un successo, restando per tredici settimane in classifica. Seguono altre partecipazioni a Sanremo e Canzonissima, consolidando la sua fama con brani come Quando l’Amore Diventa Poesia e Se Bruciasse la Città. Nel 1970 esce il suo primo album, intitolato semplicemente Massimo Ranieri.

Gli anni ’70

Nel 1970 debutta con Metello di Mauro Bolognini, che gli vale il David di Donatello e il Premio Internazionale della Critica. Seguono altri ruoli in pellicole come Incontro con Florinda Bolkan, Il faro in capo al mondo con Kirk Douglas e Salvo D’Acquisto con Enrico Maria Salerno.

Parallelamente continua il successo musicale. Nel 1970 vince Canzonissima con Vent’anni, brano che resta otto settimane in testa alle classifiche. Nel 1971 partecipa all’Eurovision Song Contest con L’amore è un Attimo e pubblica Via del Conservatorio. L’anno seguente, influenzato dall’incontro con Anna Magnani, incide il suo primo album dal vivo, ‘O surdato ‘nnammurato, con brani della tradizione napoletana.

Gli anni ’70 lo vedono protagonista anche in teatro e televisione: interpreta La Sciantosa accanto ad Anna Magnani e lavora con registi come Vittorio De Sica e Giorgio De Lullo. Continua a incidere successi come Erba di casa mia (vincitore di Canzonissima 1972), Per una Donna e Napulammore.

Gli anni ’80

Nel 1980 inizia la collaborazione con Giorgio Strehler, che lo dirige in L’anima buona di Sezuan. Il teatro diventa un elemento centrale della sua carriera, alternandosi alla televisione e alla musica. Interpreta il musical Barnum e partecipa a serie TV come I ragazzi di celluloide e L’ombra nera del Vesuvio.

Nel 1988, dopo un periodo di minore esposizione musicale, torna al Festival di Sanremo e vince con Perdere l’amore.

Gli anni ’90 e 2000

Negli anni ’90 partecipa a Sanremo con Ti Penso (1992) e La Vestaglia (1995). Nel 1997 pubblica l’album Canzoni in Corso, interpretando brani di cantautori italiani.

Nel 2001 inizia un nuovo percorso musicale con la trilogia dedicata alla canzone napoletana (Oggi o Dimane, Nun è Acqua, Accussì Grande), che lo consacra definitivamente come interprete della tradizione partenopea. Nel 2007 pubblica l’autobiografia Mia Madre Non Voleva.

In questi anni partecipa anche a fiction TV e spettacoli teatrali, come Hollywood – Ritratto di un divo. Nel 2020 conduce su Rai 3 il programma Qui e adesso, che dà il titolo al nuovo album, e appare nel film Odio l’estate di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Sanremo

Nel 2020 torna al Festival di Sanremo come ospite, duettando con Tiziano Ferro in Perdere l’amore e presentando il brano inedito Mia Ragione.

Nel 2022, partecipa nuovamente a Sanremo con il brano Lettera di Là dal Mare. Massimo Ranieri torna al Festival nel 2025 con il brano Tra le Mani un Cuore.