Ornella Vanoni

Ornella Vanoni nasce in una famiglia agiata della borghesia milanese: il padre è un industriale farmaceutico, la madre proviene da un ambiente benestante. Cresce in un contesto rigido e formale che influenzerà la sua personalità, spingendola in seguito verso forme di espressione più libere. Dopo un’educazione religiosa e studi all’estero, viene ammessa al Piccolo Teatro di Milano, dove inizia la carriera artistica grazie a Giorgio Strehler, suo mentore e primo grande amore.

Gli inizi

Il debutto come attrice avviene nel 1956, ma è la musica a consacrarla. Strehler le affida le “canzoni della mala”, brani popolari dal forte impatto drammatico che la rendono celebre. Nel 1958 incide il suo primo EP e, nel giro di pochi anni, si afferma come interprete intensa e sofisticata. Dopo la fine del sodalizio con Strehler, inizia una collaborazione artistica e sentimentale con Gino Paoli, che le scrive alcuni dei suoi brani più famosi, tra cui Senza Fine.

Il successo

Ornella Vanoni sposa l’impresario Lucio Ardenzi, da cui ha un figlio, ma il matrimonio dura poco. Intanto prosegue la carriera teatrale e discografica, collaborando con artisti come Domenico Modugno, Luigi Tenco e Franco Califano. Negli anni ’60 e ’70 ottiene grande successo con pezzi come L’appuntamento, Una Ragione di Più e Domani è un Altro Giorno. Partecipa più volte al Festival di Sanremo e debutta anche a Broadway.

Nel 1976 realizza con Vinícius de Moraes e Toquinho La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria, album ispirato alla bossa nova. Negli anni seguenti pubblica dischi molto apprezzati, fonda una propria etichetta e si distingue per la raffinatezza del repertorio. Negli anni ’80 torna in tour con Paoli e sperimenta sonorità jazz. Si afferma anche come autrice e continua a rinnovarsi artisticamente.

Negli anni ’90 rallenta le apparizioni pubbliche ma non smette di creare, collaborando con artisti come Fabrizio De André, Michele Zarrillo, Mario Lavezzi e Paolo Fresu. Nel 1999 riceve il Premio alla Carriera al Festival di Sanremo. Negli anni Duemila torna in tour con Gino Paoli e pubblica dischi di duetti con colleghi di diverse generazioni. Nel 2011 esce la sua autobiografia Una bellissima ragazza.

Il nuovo millennio

Dopo i 70 anni Ornella Vanoni continua a calcare i palchi italiani con spettacoli teatrali e a partecipare a programmi TV. Torna a Sanremo nel 2018 con Imparare ad amarsi, ottenendo il Premio per la miglior interpretazione. Nel 2021 pubblica l’album Unica, che include brani scritti da Francesco Gabbani e Renato Zero e duetti ironici come quello con Virginia Raffaele.

Nel 2021 diventa simbolo di una nuova generazione grazie alla hit Toy Boy con Colapesce e Dimartino, mentre nel 2024 è ospite a Che tempo che fa, riconfermandosi come un’icona pop capace di raccontarsi senza filtri, con la stessa ironia e libertà di sempre.