Prince

Prince Rogers Nelson, noto semplicemente come Prince, è stato uno degli artisti più rivoluzionari e poliedrici della storia della musica. Cantautore, polistrumentista, produttore e innovatore, ha mescolato con maestria generi come funk, rock, pop, R&B e soul, creando un sound unico e riconoscibile. Con una carriera durata oltre quattro decenni, ha ridefinito i confini dell’industria musicale, diventando una vera e propria icona.

Gli inizi

Prince nasce il 7 giugno 1958 a Minneapolis, in Minnesota, da una famiglia di musicisti. Suo padre, John L. Nelson, è un pianista jazz, mentre sua madre, Mattie Della, è una cantante. Fin da bambino, Prince mostra una straordinaria predisposizione per la musica, imparando da autodidatta a suonare vari strumenti, tra cui pianoforte, chitarra e batteria.

Adolescente prodigio, firma il suo primo contratto discografico con la Warner Bros. Records a soli 19 anni. Il suo album di debutto, For You (1978), è interamente scritto, suonato e prodotto da lui. Il successivo Prince (1979), che contiene la hit I Wanna Be Your Lover, lo impone come una promessa della black music.

La nascita di una leggenda

Gli anni ‘80 segnano l’ascesa di Prince tra i più grandi artisti del secolo. Album dopo album, il suo stile si evolve in modo imprevedibile, toccando sonorità sempre più sperimentali.

Con 1999, pubblicato nel 1982, Prince ottiene il suo primo grande successo internazionale. Il disco, trainato da hit come Little Red Corvette e 1999, introduce il mondo alla sua inconfondibile miscela di synth-pop, funk e rock.

Il 1984 è l’anno della consacrazione: esce Purple Rain, l’album che lo trasforma in una superstar mondiale. Accompagnato dall’omonimo film, il progetto diventa un fenomeno culturale. Con brani come When Doves Cry, Let’s Go Crazy e Purple Rain, Prince mescola elementi di pop, hard rock e gospel in un’opera senza tempo. Il disco vende oltre 25 milioni di copie, vince l’Oscar per la miglior colonna sonora e consacra Prince come icona assoluta.

L’evoluzione artistica

Dopo il trionfo di Purple Rain, Prince continua a sperimentare:

  • Around the World in a Day (1985) introduce elementi psichedelici e spirituali
  • Parade (1986) accompagna il film Under the Cherry Moon e include il successo Kiss
  • Sign o’ the Times (1987) è considerato da molti il suo capolavoro più ambizioso, con brani che spaziano tra il rock (I Could Never Take the Place of Your Man), il funk (Housequake), la denuncia sociale (Sign o’ the Times) e la sperimentazione elettronica

Gli anni ’90

Prince non è mai stato un artista convenzionale, e negli anni ‘90 lo dimostra con scelte coraggiose. Dopo aver pubblicato album come Diamonds and Pearls (1991) e Love Symbol Album (1992), entra in conflitto con la Warner Bros., che secondo lui limita la sua creatività.

Nel 1993, per protestare contro il controllo della Warner sulle sue produzioni, Prince cambia il suo nome in un simbolo impronunciabile (una combinazione di maschile e femminile), venendo ribattezzato dai media The Artist Formerly Known as Prince. Per diversi anni pubblica musica in modo indipendente, sperimentando nuovi canali di distribuzione.

Gli anni Duemila

Nel 2004, Prince torna sotto i riflettori con l’album Musicology, che vince un Grammy e segna un rinnovato successo commerciale. Continua a pubblicare album e a esibirsi con show leggendari, tra cui l’indimenticabile Halftime Show del Super Bowl 2007, considerato una delle migliori performance nella storia dell’evento.

Negli anni seguenti, Prince rimane una figura enigmatica ma sempre influente. Pubblica album come Art Official Age (2014) e HITnRUN Phase One & Two (2015), mostrando una continua evoluzione artistica.

La morte improvvisa

Il 21 aprile 2016 Prince viene trovato senza vita nella sua residenza di Paisley Park, a soli 57 anni. La causa della morte viene attribuita a un’overdose accidentale di fentanyl, un potente antidolorifico.

La sua scomparsa lascia un vuoto enorme, ma la sua eredità musicale è inestimabile. Prince ha venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo e ha collezionato sette Grammy Awards, un Oscar e un Golden Globe.