Yungblud, nome d’arte di Dominic Harrison, è nato nel 1997 a Doncaster, nel nord dell’Inghilterra. In breve tempo ha saputo imporsi come una delle figure più amate del rock degli ultimi anni. Con uno stile che mescola punk, britpop, emo e anche rap, ha dato voce a un’intera generazione stanca degli stereotipi.
Gli inizi
Cresciuto in una famiglia musicale (il nonno suonava nei T. Rex), Yungblud si è avvicinato alla musica da giovanissimo. Dopo un breve periodo da attore, ha trovato nel palco e nella scrittura la vera via per esprimere il suo disagio e la sua rabbia contro le ingiustizie sociali. I primi singoli, come I Love You, Will You Marry Me e King Charles, hanno subito messo in chiaro il tono: provocatorio, politico, crudo ma profondamente umano.
21st Century Liability
Nel 2018 pubblica il suo primo album, 21st Century Liability, un’esplosione di energia e messaggi potenti. I brani parlano di salute mentale, abuso di potere, omofobia e disagio giovanile. Con la sua estetica punk, Yungblud diventa un’icona per i ragazzi che non si sentono rappresentati, trovando uno spazio unico nella musica mainstream.
Weird!
Nel 2020, con Weird!, cambia tono ma non intensità. L’album è più melodico, pop, colorato, ma mantiene la carica emotiva che lo ha reso famoso. È un lavoro sulla confusione dell’identità, sull’amore in tutte le sue forme e sulla lotta per essere accettati. Pezzi come cotton candy e god save me, but don’t drown me out diventano dei successi. L’album debutta in cima alla classifica britannica.
Le collaborazioni
Yungblud è noto anche per le sue collaborazioni con artisti come Machine Gun Kelly, Travis Barker, Halsey e Avril Lavigne. Ognuna di queste sinergie aggiunge un tassello al suo percorso: lo si vede capace di passare da sonorità pop punk a ballate struggenti, senza mai perdere la sua identità.
YUNGBLUD e Idols
Il terzo album, eponimo, è un ritorno all’essenza: crudo, diretto, introspettivo. Ma è con il nuovo progetto Idols – previsto per l’estate 2025 – che promette un’evoluzione importante: meno rabbia, più luce. È il segno di una maturazione personale e artistica, un messaggio di speranza in un’epoca di caos.
L’attivismo
Yungblud è anche un attivista che si batte per i diritti LGBTQ+, la salute mentale e la libertà d’espressione. Il suo festival musicale, Bludfest, è pensato come un luogo di libertà totale, dove ogni identità è accolta senza giudizi.