Gli album dell’estate della redazione
La redazione di Billboard Italia vi parla dei dischi che, per motivi diversi, sia musicali che personali, sono un manifesto della bella stagione

L’estate non è solo quella dei tormentoni. Esistono sensazioni e suoni che riescono a farcela sentire, talvolta con profondissima nostalgia, anche quando la bella stagione sta per finire, è al giro di boa come in questo caso, o addirittura è ancora molto lontana. Ognuno di noi ha quegli album che sono, per varie ragioni, legati all’estate. Noi della redazione di Billboard Italia ci siamo interrogati, abbiamo giocato e abbiamo scelto i dischi che per noi fanno da colonna sonora ideale. Ne è venuta fuori una lista variegata, sia dal punto di vista temporale che di genere musicale. Ci sono il pop-punk, il pop e il cantautorato, insomma, un po’ di tutto.
blink-182 – Enema of the State
Un autentico no skip album che invecchia come il vino buono: a modo suo, un classico del rock dell’ultimo scorcio dello scorso millennio. All’epoca snobbato dai puristi del rock, questo disco rivela qualità di songwriting e arrangiamento che poche band coeve possono vantare. E quante hit memorabili: dal “na na na” di All the Small Things alle tematiche cupe di Adam’s Song allo spirito caciarone di What’s My Age Again?. Che bello sentirsi eternamente giovani e incoscienti nell’eterna estate californiana.
(Federico Durante)
Tribalistas – Tribalistas
Passano gli anni, le estati e i tormentoni e nessuno riuscirà mai a sostituire per me Já Sei Namorar del trio delle meraviglie brasiliano Arnaldo Antunes, Carlinhos Brown e Marisa Monte. Faceva parte del loro omonimo album che nel loro Paese natio era uscito a novembre 2002, per essere pubblicato nel resto del mondo nell’estate successiva. E conquistarlo senza alcun dubbio. Facile, certo, direte voi: era in portoghese, una lingua che si presta facilmente all’aria di festa con retrogusto dolce-amaro, e partiva con quel vocalizzo delizioso “uhuhuhh”. Ma non era solo quello: era sicuramente una di quelle hit in radio che rimangono sì appiccicate in testa ma di qualità assoluta. La magia non si è ripetuta negli anni, i tre sono tornati ai loro progetti e hanno pubblicato un altro eponimo album nel 2017 che non ottenne la stessa fortuna. Ma forse è meglio così.
(Silvia Danielli)
Ornella Vanoni, Toquinho, Vinícius De Moraes – La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria
L’estate per me è quell’orologio invisibile che scandisce il passare degli anni e il mio cambiamento. Quella trascorsa in famiglia da bambina, quella sfrenata sulle spiagge affollate di qualche meta notturna dei vent’anni – quando si tornava in città più bianchi di come si era partiti -, quella in cerca di pace e evasione in isole solitarie ora che vado verso i trenta. Qualche giorno fa, dopo qualche bicchiere di ottimo vino pugliese, qualcuno mi ha detto che per le vacanze mi augurava di trovare un amore estivo che a settembre mi lasci addosso la nostalgia e la salsedine.
La stessa che ti appiccica sulla pelle La voglia la pazzia l’incoscienza e l’allegria: disco poetico e selvaggio, una fotografia seppiata e un po’ sgualcita che restituisce la saudade del Brasile e la veracità di Napoli, eppure così nitida che quasi sembra di vederli Ornella Vanoni, Toquinho e Vinicius de Moraes che mettono in musica quella follia che ti sorride e ti invita ad abbandonarti a quel momento di leggerezza unico, per afferrarlo e viverlo senza pensieri prima che scivoli via. Come la salsedine a settembre.
(Greta Valicenti)
Big Thief – Dragon New Warm, Mountain I Believe You
L’estate per me ha due megafoni. Dal primo, il più grande, esce musica pop-punk. Quella dove torni per stare bene, quella dei blink-182 di Enema of The State o dei Sum 41 di All Killer no Filler. Dall’altro altoparlante risuonano dischi legati a sensazioni. Un album che parla attraverso la copertina a matita. Una chitarra acustica e qualche amico attorno al fuoco che già ti manca anche se gli sei seduto a fianco. Nel 2022 è stato un compagno di viaggio, soprattutto con la stupenda Wake Me Up To Drive. In questi mesi è tornato prepotentemente nella mia playlist di ascolti. Un disco da ascoltare e da dedicare.
(Samuele Valori)
Charli xcx – BRAT
It’s so confusing sometimes to be a girl…Per me l’estate è sempre una brat summer. Manifesto della scorsa stagione 2024, non poteva che essere la mia scelta on repeat anche per quest’anno: brat è l’amica che ti prende per mano e ti porta a casa dopo una serata, quella con cui piangi nel bagno del club o con cui ti abbronzi sulla spiaggia fino al tramonto. Emotional, audace e necessario, come l’ultima sigaretta del pacchetto fumata all’alba...
(Ludovica Boi)
Milky Chance – Sadnecessary
Un evergreen delle sere d’estate, quelle passate in camera con il ventilatore, quelle durante le quali combatti contro il caldo e le zanzare che chissà da dove sono entrate. Sempre attuale anche nel sound, nonostante mi ricordi i miei dodici anni. Un album spensierato, ma con un grande valore affettivo.
(Pierfrancesco Gallo)