Dardust leggero come l’aria nel nuovo brano prodotto per Lazza e Noemi. L’intervista
Si intitolerà “AIR” la nuova canzone di Lazza e Noemi con la produzione di Dardust. Il brano nasce all’interno del progetto glo for music per il lancio del nuovo dispositivo glo HYPER AIR
AIR, la nuova canzone di Lazza e Noemi prodotta da Dardust, sarà presentata in anteprima domani a Roma, in occasione dell’evento di lancio del nuovo glo HYPER AIR, l’innovativo dispositivo di glo – brand di punta di BAT Italia per i dispositivi a tabacco scaldato – disponibile in sette colori.
La canzone, nata da una coppia inedita di cantanti come Lazza e Noemi e voluta da Dardust, rientra nel bel progetto glo for music. È infatti la musica a confermarsi un territorio di riferimento per il brand, supportando producer e cantanti nella realizzazione di nuovi brani.
«Siamo entusiasti di lanciare il progetto glo for music e collaborare con artisti del calibro di Dardust, Noemi e Lazza», commenta Fabio de Petris, direttore generale di BAT Italia. «AIR è un brano che invita a vivere appieno ogni esperienza nella vita di tutti i giorni. Il messaggio trasmesso da questa canzone rispecchia lo spirito di glo, il brand di punta di BAT Italia, da sempre impegnata nel costruire A Better Tomorrow™, un futuro migliore».
E ancora: «Lo facciamo attraverso la riduzione dell’impatto della nostra attività sulla salute e sull’ambiente, offrendo ai consumatori adulti la più ampia gamma di prodotti a potenziale rischio ridotto privi di combustione, alternativi alle sigarette. Un approccio orientato all’innovazione e alla sostenibilità per realizzare un futuro migliore – più verde, più equo, più inclusivo, innovativo e più consapevole – per dipendenti, azionisti, consumatori e le comunità in cui operiamo».
L’intervista a Dardust sul singolo AIR
Ciao Dario, sappiamo sin dall’intervista che ti facemmo per la tua prima copertina su Billboard Italia che sei un artista abilissimo nello spostarti tra produzioni innovative e mai scontate e ad essere in prima linea sul palco come main artist. Come riesci a coniugare queste due anime? E quali sono le differenze che riscontri nei due diversi approcci?
Si tratta di due approcci decisamente diversi, ma da entrambi riesco sempre a tirar fuori qualcosa di stimolante e formativo. Produrre per altri è un lavoro molto psicologico: mi affascina capire e aiutare gli artisti a tirare fuori le loro emozioni, cercare il suono perfetto per rispecchiare la loro interiorità e metterla in una canzone.
Essere protagonista del mio progetto musicale invece mi permette di sperimentare e andare oltre i confini, senza paura di rientrare in qualcosa di canonico e prestabilito. È quello che ho fatto negli ultimi mesi con ilDuality Tour, portando nei teatri italiani uno spettacolo in due atti opposti tra loro: un primo atto in piano solo decisamente minimalista e intimo e un secondo atto in cui dominavano le atmosfere rave.
Torno un per istante a Cenere, il brano sanremese di Lazza, ancora al top delle classifiche. Tu gli hai dato un taglio nuovissimo e contemporaneo: ci ho trovato dentro un certo sound dei Mount Kimbie! Per AIR su quali basi estetiche hai lavorato?
Per AIR non ho lavorato su reference estetiche esatte. È stato un processo molto libero. Sicuramente l’ultimo album di Skrillex mi ha colpito molto come approccio e l’ispirazione è partita proprio da li. Ho cercato un’attitudine club che contenesse delle istanze più emozionali, adatte alla vocalità di Noemi.
Questo beat, proprio come i miei ultimi lavori, ha una sua dualità. Affrontata però in maniera minimalista, senza eccedere con i layer, creando un equilibrio tutto suo. La particolarità del drop, cantato da Lazza, è quella di avere una tonalità opposta rispetto alle strofe. Ciononostante riesce a risultare interessante e per niente dissonante.
Mi pare interessante il binomio Lazza-Noemi. Sono apparentemente due artisti molto lontani ma, conoscendo Noemi, immagino che si stimino per la franchezza e l’entusiasmo per la musica e i rapporti umani.
Sì, e non solo. Per quanto diversi e apparentemente lontani, portano entrambi con sé una passione comune per il pianoforte e la musica classica. Questo ha sicuramente permesso che si creasse grande sintonia e stima reciproca durante i momenti in studio e le recording session.
Hai scelto tu l’accoppiamento artistico?
Sì! L’importante per me, quando collaboro con altri artisti, è creare un “crash” tra mondi che di primo acchito appaiono inconciliabili. L’obiettivo è riuscire a dare vita a qualcosa di inaspettato, ma che proprio per questo poi funziona e funge da motore per creare punti di partenza sempre nuovi.
Ci racconti meglio com’è nato il brano e come ha preso forma? Cos’è scattato artisticamente lavorando con glo?
Avevo questo beat da un po’ di tempo. Stavo cercando di dargli una forma più concreta cercando di unire qualcosa di fortemente urban e contemporaneo a una melodia chiara e potente. Con Lazza e Noemi più volte ci eravamo ripromessi di fare qualcosa insieme. Quando abbiamo iniziato a lavorare con glo ho pensato che fossero gli artisti giusti per unire questi concetti che avevo in mente.
AIR per me è perfetta per questo progetto perché è un vero e proprio ossimoro: esprime leggerezza ma presenta anche una caratura forte e resistente. È difficile togliersela dalla testa.