Tutti i dissing che hanno raggiunto il primo posto della Billboard Hot 100
Kendrick Lamar ha conquistato la vetta della classifica in America con i due brani contro Drake “Like That” e “Not Like Us”. Ecco tutte le volte in cui è accaduto
È stato un inizio di 2024 infuocato per il mondo hip hop statunitense. Appena un mese dopo che l’incendiario dissing di Megan Thee Stallion Hiss si era piazzato in cima alla Billboard Hot 100, Like That di Future, Metro Boomin e Kendrick Lamar e poi Not Like Us, sempre del rapper di Compton, hanno conquistato la vetta dei singoli. Questa settimana l’ultimo diss contro Drake ha debuttato al numero uno della chart ottenendo il più alto numero di streaming in una singola settimana del 2024, ben 70,9 milioni, secondo Luminate. Merito, in gran parte, del ciclone mediatico social e non solo che si è scatenato nelle sei settimane successive all’uscita di Like That, in cui Kendrick Lamar ha inaugurato la faida dei Big Three ( per un breve periodo ha partecipato anche J. Cole prima di ritirarsi).
Not Like Us, la terza delle tre canzoni diss di Kendrick Lamar contro Drake pubblicate nel fine settimana dal 3 al 5 maggio, sembra essere quella di maggior successo, oltre che quella che, per gli osservatori, avrebbe risolto la contesa in favore di Kendrick. Insieme a Not Like Us, non è di certo la prima dissing track a raggiungere la vetta della Billboard Hot 100. A partire dagli anni ’70, diversi singoli indirizzati a bersagli e “avversari” precisi hanno scalato la classifica americana. Ecco quali brani sono riusciti nell’impresa.
Carly Simon – You’re So Vain
Data: 6 gennaio 1973
Bersaglio: Warren Beatty
La storia: Uno dei brani più famosi della storia del pop prima dell’hip-hop, You’re So Vain ha provocato innumerevoli speculazioni su quale figura si celasse le amare vicende di un ex disattento, insensibile e soprattutto narcisista. Simon non l’ha mai svelato, anche se ha confermato che almeno una strofa riguardava il soggetto indiziato, ovverro il leggendario donnaiolo di Hollywood Warren Beatty. Taylor Swift l’ha definita «la migliore canzone che sia mai stata scritta» in occasione dell’inserimento di Simon nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2023.
Il verso: You walked into the party like you were walking onto a yacht/ Your hat strategically dipped below one eye/ Your scarf it was apricot.
Stevie Wonder – You Haven’t Done Nothin’
Data: 2 novembre 1974
Bersaglio: Richard Nixon
La storia: Il 37° Presidente degli Stati Uniti non era certo all’apice della popolarità alla fine del 1974, soprattutto dopo lo scandalo Watergate che aveva scosso la Nazione e portato alla sua caduta. Stevie Wonder, in quell’autunno tempestoso, lo prese di mira coverizzando You Haven’t Done Nothin’ dei Jackson 5. L’artista diede voce alla frustrazione del pubblico per la disonestà del politico e per le sue scarse capacità decisionali. «Non è troppo bello essere ridicolizzati/ Ma te la sei cercata» cantava. Nixon si dimise ufficialmente dal suo incarico due giorni dopo l’uscita della canzone: una coincidenza?
Il verso: We are sick and tired of hearing your song/ Tellin’ how you are gonna change right from wrong/ ‘Cause if you really want to hear our views/ You haven’t done nothin’.
Gwen Stefani – Hollaback Girl
Data: 7 maggio 2005
Bersaglio: Courtney Love
La storia: Nel 2005 Gwen Stefani ha dichiarato a NME che il brano in cui da ragazza pon-pon è stato ispirato dai commenti dell’icona alt-rock degli anni ’90 Courtney Love al magazine Seventeen l’anno precedente. «Essere famosi è come essere al liceo. Ma non mi interessa essere la cheerleader. Non mi interessa essere Gwen Stefani. Lei è la cheerleader e io sono nel capanno dei fumatori» disse la leader delle Hole. Stefani rispose così: «Non sono mai stata una cheerleader. Quindi mi sono detta: “Ok, vaffanculo. Volete che sia una cheerleader? Beh, allora lo sarò. E governerò il mondo intero, basta che mi guardiate”. Missione compiuta: Hollaback Girl ha dominato la Billboard Hot 100 per quattro settimane.
Il verso migliore: I’m gonna fight, gonna give it my all/ Gonna make you fall, gonna sock it to you/ That’s right, I’m the last one standing/ Another one bites the dust.
Timbaland feat. Nelly Furtado & Justin Timberlake – Give It to Me
Data: 21 aprile 2007
Bersaglio: Scott Storch, Fergie e Prince
La storia: Dopo aver conquistato il pop con la produzione degli album Loose di Nelly Furtado e FutureSex/LoveSounds di Justin Timberlake nel 2006, Timbaland invito le due star a celebrare le rispettive vittorie sul singolo principale del suo album Shock Value del 2007. Il risultato fu Give It to Me, una diss track ricca di punch line che vede i tre hitmaker scagliarsi contro i presunti pretendenti al loro trono comune.
Timbaland prende di mira l’ex pupillo Scott Storch (Io sono un vero produttore, tu sei solo un pianista), Timberlake risponde ai commenti apparentemente sprezzanti del veterano Prince (Se il sexy non se n’è mai andato, allora perché tutti mi stanno addosso?) e Furtado lancia una frecciatina alla Fergie (ex Black Eyed Peas) lanciata nella sua nuova avventura pop solista (Ti ho visto provare a cambiare, ma ragazza, non sei così figa). Tuttavia, Nelly ha ha negato che il suo verso avesse un bersaglio specifico.
Il verso migliore: We missed you on the charts last week/ Damn, that’s right, you wasn’t there.
Taylor Swift feat. Kendrick Lamar – Bad Blood
Data: 6 giugno 2015
Bersaglio: Katy Perry
La storia: Taylor Swift e Katy Perry avrebbero avuto una lunga faida nella metà degli anni ‘1. Tutto iniziò con l’accusa da parte di Taylor di essere stata “derubata” delle ballerine di supporto da parte di un’altra popstar che, appunto, dovrebbe essere proprio la cantante di Fireworks. Negli anni successivi, le due si lanciarono frecciatine e messaggi subliminali. Il brano più famoso fu Bad Blood che raccontava di un’amicizia finita male che «aveva lasciato un taglio molto profondo». Le ferite si sarebbero alla fine rimarginate tra le due, ma non prima che Blood diventasse la terza hit numero 1 della Hot 100 dell’album 1989 ti taylor Swift, grazie anche alla strofa di Kendrick Lamar presente nella versione remix.
Il verso migliore: Band-aids don’t fix bullet holes/ You say sorry just for show/ If you live like that, you live with ghosts.
Olivia Rodrigo – Drivers License & Good 4 U
Data: 23 gennaio e 29 maggio 2021
Bersagli: Joshua Bassett e Sabrina Carpenter
La storia: Il singolo di debutto della ballata di Olivia Rodrigo Drivers License è diventato il primo successo mega-virale dell’era di TikTok. Il motivo? Circolavano le teorie dei fan sui bersagli del testo velenoso – in gran parte ritenuti l’ex co-protagonista di High School Musical: The Musical: The Series Joshua Bassett (Non intendevi dire quello che hai scritto in quella canzone su di me) e la sua presunta nuova fidanzata, la star multipiattaforma Sabrina Carpenter (Quella ragazza bionda). L’irritazione continuò anche per il secondo singolo – anche quello numero uno della Billboard Hot 100 – dello stesso anno, il brano pop-punk Good 4 U. «Credo che la terapista che ho trovato per te, ti abbia davvero aiutato/ Ora puoi essere un uomo migliore per la tua nuova ragazza». La Carpenter ha in seguito con la sua Skin che è entrata comunque nella Hot 100.
Il verso migliore: Well, good for you, you look happy and healthy/ Not me, if you ever cared to ask/ Good for you, you’re doing great out there without me, baby/ Like a damn sociopath!
Taylor Swift – All Too Well (Taylor’s Version)
Data: 27 novembre 2021
Bersaglio: Jake Gyllenhaal
La storia: La star del cinema e noto ex di Taylor Swift, Jake Gyllenhaal, aveva già presumibilmente ispirato un altro brano numero 1 del suo album Red nel 2012 con la spensierata We Are Never Ever Getting Back Together. Probabilmente è un po’ troppo spensierata per essere considerata una vera e propria traccia dissing. Non c’era tutta questa leggerezza nel pezzo forte dello stesso disco All Too Well, che è diventato ancora più brutale nella sua versione ri-registrata (e molto pubblicizzata) di 10 minuti per la riedizione di Taylor’s Version. Erano inclusi dei nuovi versi, tra cui: «Some actress askin’ me what happened – you/ That’s what happened, you». La nuova versione ha debuttato al numero uno della Billboard Hot 100.
Il verso migliore: And you call me up again just to break me like a promise/ So casually cruel in the name of bein’ honest.
Megan Thee Stallion – Hiss
Data: 10 febbraio 2024
Bersaglio: soprattutto Nicki Minaj
La storia: con la sua virale Hiss, Megan Thee Stallion non si è risparmiata per quanto riguarda i colpi non limitandosi a un solo bersaglio, ma “sparando” ad ampio raggio (anche se non sempre specificamente mirato). Le barre più memorabili sono state ampiamente interpretate come riferite a Nicki Minaj – con cui Megan si diceva avesse litigato nel corso dei primi anni ’20 – così come al marito della collega, Kenneth Petty, che si era dichiarato colpevole di tentato stupro di una minorenne decenni prima. Nicki Minaj ha risposto un paio di giorni dopo con il suo Big Foot, che ha preso di mira Megan in modo molto più diretto, e l’attenzione che ne è derivata ha contribuito a far debuttare Hiss al primo posto.
La barra migliore: “These h–s don’t be mad at Megan, these h–s mad at Megan’s Law/ I don’t really know what the problem is, but I guarantee y’all don’t want me to start/ B—h, you a p—y, never finna check me/ Every chance you get, bet your weak ass won’t address me”.
Future, Metro Boomin & Kendrick Lamar – Like That
Data: 6 aprile 2024
Bersaglio: Drake e J. Cole
La storia: circa un decennio fa Drake e Kendrick Lamar hanno avuto dei dissapori che si sono manifestati in modo particolare con l’ospitata del rapper di Compton in Control di Big Sean nel 2013, dove includeva Drake (oltre a J. Cole) in una lista di rapper che stava cercando di “uccidere” (musicalmente parlando, si intende). L’astio è stato apparentemente ravvivato dalla collaborazione tra Drake e J. Cole nel brano First Person Shooter, che ha raggiunto la vetta della Hot 100 nel 2023, in cui Cole ha suggerito che il duo, insieme a Lamar, costituisca l’attuale “Big Three” del rap. Un’affermazione che, inutile dirlo, Kendrick non ha proprio apprezzato, contestandola in Like That, che ha debuttato al numero 1 della Hot 100.
La barra migliore: “Motherf–k the Big Three, n—a, it’s just Big Me… I’m really like that/ And your best work is a light pack”.
Kendrick Lamar – Not Like Us
Data: 4 maggio 2024
Bersaglio: Drake
La storia: dopo che Kendrick Lamar ha acceso la miccia con Like That a fine marzo, l’escalation del litigio tra lui e Drake è finalmente esplosa il primo fine settimana di maggio, quando Kendrick Lamar ha sommerso il collega canadese con un trio di nuovi diss, il più esplosivo dei quali è stato Not Like Us. Il brano ha immediatamente entusiasmato il mondo dell’hip hop con il suo beat prodotto da Mustard, il ritornello cantilenante e le strofe piene di brutali stroncature nei confronti di Drake – definendolo un “colonizzatore” per aver usato i rapper di Atlanta per migliorare la propria carriera, denunciando la sua credibilità nei confronti dei suoi colleghi hip hop e, naturalmente, facendo ripetuti riferimenti alle voci che circolano da tempo su di lui come predatore sessuale. (Drake avrebbe risposto la sera successiva con la sua controreplica The Heart Part 6, ma il danno era già fatto).