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Elisa e il concerto a San Siro: «La sostenibilità è un concetto vuoto senza azioni concrete»

L’artista presenta tutte le novità concrete che verranno introdotte in vista dell’importante data del 18 giugno a Milano. E riflette sul tema ecologico attaccato dal negazionismo imperante

  • Il26 Maggio 2025
Elisa e il concerto a San Siro: «La sostenibilità è un concetto vuoto senza azioni concrete»

Ci sono artisti che amano parlare di sostenibilità, ma che poi non fanno niente di concreto. E poi c’è Elisa. Si sa che, da anni, l’artista porta avanti un percorso estremamente coerente, nel pubblico e nel privato in linea con il suo interesse nei confronti della tutela dell’ambiente. Percorso che l’ha portata, insieme alla sua squadra, al promoter Friends & Partners con il supporto di Music Innovation Hub, a raggiungere dei risultati che saranno tangibili al concerto del 18 giugno. Elisa si esibirà per la prima volta allo Stadio San Siro di Milano (sold out da mesi). Lei che nel 2022 era stata anche nominata Advocate/Champion della Campagna delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Perché come spiega lei: «La parola sostenibilità è vuota se non è accompagnata da azioni concrete. Soprattutto di fronte al negazionismo dilagante». Elisa ha indetto una piccola conferenza a Milano per cercare di raccontare bene le novità che riguardano il suo live. E che sarebbe bellissimo venissero condivise anche dagli altri artisti perché in questo modo non comporterebbero più un costo aggiuntivo (ora si aggirano sul 35%, come riportato da Ferdinando Salzano). Il tutto però ha richiesto anche alcune sue considerazioni sul perché l’interesse nei confronti dell’ambiente stia inesorabilmente scendendo rispetto a solo qualche anno fa.

Impegno e responsabilità

«Sento che oggi l’ondata di negazionismo nei confronti dei danni prodotti dall’uomo sul sistema sta producendo danni incredibili, ma vedo che fa breccia quando manca la cultura» risponde Elisa a chi le chiede perché secondo lei ci sia molta meno attenzione sul tema. Anche da parte dei giovani che sono i primi interessati, in teoria. «Io li ho in casa e li vedo interessati. Ho ancora fiducia. Il problema è quando si sentono de-responsabilizzati. Le sacrosante proteste sono state demonizzate in Italia e bisogna avere il coraggio di portarle avanti».

L’argomento sembra non suscitare lo stesso interesse tra i colleghi. Elisa su questo non esprime giudizi «voglio dire però che c’è spesso la paura di risultare incoerenti. Già capita a persone che non sono famose, figuriamoci cosa succede a chi è sotto l’occhio del ciclone tutti i giorni».

Grazie al  modello ESG (Environmental, Social, Governance), applicato agli eventi dal vivo introdotto dalla cantautrice, era stato proposto anche un corso per migliorare la sostenibilità degli eventi, ma solo il 50% di loro aveva aderito. Elisa non ha paura di mostrarsi incoerente, nemmeno di essere accusata di “greenwashing”, perché di certo è più che informata sui fatti. «Durante il live a San Siro farò anche un discorso. Dirò che sono acqua, terra, aria e che voglio proprio concretizzare questa sostenibilità, voglio “materializzarla”».

Il concerto di Elisa a San Siro il 18 giugno

In concerto, verranno ovviamente celebrati tutti i momenti fondamentali della carriera di Elisa, anche degli inizi, dove «per fortuna le canzoni preferite dei fan sono anche le mie». Verrà dato molto rilievo all’aspetto corale e la cantante si cambierà molte volte, «cosa che ha richiesto un grande sforzo, perché non lo amo moltissimo». E ovviamente anche i visual, che saranno connessi allo spirito ambientalistico del concerto, curati da Ombra design, avranno una grande importanza. Ecco le principali novità dal punto di vista della sostenibilità del concerto del 18 giugno.

Alimentazione del palco

Già dopo il Back to the Future Tour e la direzione artistica di Heroes Festival nel 2022, Elisa era riuscita a introdurre un modello ESG (Environmental, Social, Governance) applicato agli eventi dal vivo, con molti risultati raggiunti. L’artista di Monfalcone, però, si era rammaricata per il fatto di non riuscire a cambiare l’alimentazione del palco. Quest’anno invece quello dello stadio San Siro sarà alimentato per la prima volta dal biofuel, ovvero dalla biomassa agricola prodotta da materiale di scarto.

Mobilità

Quando 50mila persone si spostano per raggiungere il luogo del concerto, è difficile che non si creino ingorghi e non vengano utilizzate le auto private. Per il concerto del 18 giugno, però, è stata assicurata una maggior implementazione dei mezzi pubblici verso e dallo Stadio. Importante – e più volte sottolineato dal team e da Elisa stessa – è stato l’accordo con il Comune di Milano, con il Sindaco Giuseppe Sala e con l’Assessora all’ambiente e al verde, Elena Grandi.

Raccolta differenziata e riuso degli indumenti

Il pubblico sarà invitato a portare allo stadio un indumento usato e a lasciarlo nei punti di raccolta appositi, con l’aiuto della raccolta di Vestisolidale. Viene inoltre incentivata in ogni modo la raccolta differenziata che verrà fatta lì.

Misurazione impatto ambientale

Elisa ritiene fondamentale che venga effettuata una misurazione precisa dell’impatto ambientale dell’evento, «perché venga migliorato il protocollo». Per questo un ente esterno, l’Università di Genova, raccoglierà i dati. E due aziende, Tetis e JustonEarth, li analizzeranno con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Il progetto Plantasia – Parco Sonoro

Raggiungere zero emissioni sarà impossibile. Però Elisa, insieme alla sua Fondazione Lotus, ha dato vita a un progetto di bonifica di un terreno di 40mila metri quadri in via Quarenghi, vicino San Siro, con l’aiuto della Fondazione Cariplo, del Comune di Milano, Fondazione di Comunità Milano e Music Innovation Hub. Un sistema innovativo utilizzerà la sostanza migliore per bonificare il tipo di terreno inquinato. Poi verranno introdotte delle nuove piante (senza bisogno di rimuovere il terreno, quindi). In questo luogo, che è stato battezzato Plantasia (dall’album Mother Earth’s Plantasia di Mort Garson del 1976), verranno posizionati anche degli altoparlanti con musica classica, in nome dell’oggettivo beneficio apportato dalla stessa.

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