Jovanotti a sorpresa sul palco del Festival of The Sun di Rubin: «Sono pronto a tornare»
Il leggendario Rick Rubin ha scelto la Toscana per celebrare il solstizio d’estate con un secret festival di altissimo livello. E lo stimolo iniziale dell’idea è arrivato proprio da Lorenzo: ecco cosa ha raccontato
Un produttore americano tra i più famosi al mondo che ha avuto l’idea. Un paesino toscano medievale con le sue strette viuzze, le sue chiese e il suo anfiteatro che diventa la location per live pazzeschi, per anteprime cinematografiche e talk sul futuro di economia e tecnologia. Questo a voler sintetizzare in poche righe è il Festival of The Sun, il secret festival organizzato da Rick Rubin per celebrare il solstizio d’estate, annunciato solo mercoledì 19 giugno che si è tenuto venerdì 21 e sabato 22 giugno: grande responsabilità, soprattutto per lo stimolo dell’idea iniziale, è stata di Lorenzo Jovanotti che sul piccolo palco allestito in piazza a Casole d’Elsa si è proprio esibito, per la prima volta, dopo due anni dal brutto incidente a Santo Domingo.
“Oggi torno, sono felice ma son ancora un po’ così – racconta lui, abituato alle folle oceaniche dei Jova Beach, da quello che potrebbe essere invece lo stage per una sagra di paese – non riesco a stare troppo in piedi”. Invece si regge e accennerà anche qualche passo di danza sul finale. Grazie anche alle 4 ore di fisioterapia quotidiane e a un recupero miracoloso come lo ha definito il medico che lo cura.
Jovanotti ha fatto innamorare Rick Rubin della Toscana
E Jova, accompagnato solo da Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion, inizia subito a spiegare come sia nata l’idea del tutto, rivelando altri particolari poi nel backstage proprio insieme a Rubin. “Qualche anno fa io e Rick (mio mito assoluto, diventato poi anche un amico) avevamo preso in affitto una villa (di Ferragamo, dirà poi) vicino a Firenze per trasformarla in uno studio e per lavorare al mio album. E ci siamo stati un mesetto. Ogni mattina io e lui andavamo in giro per paesini e colline e così Rick se ne è innamorato perdutamente”.
E continua: “Ha voluto addirittura comprare casa che è proprio nel comune di Casole d’Elsa: è uno di noi ora!”. E sempre nel dietro le quinte Jovanotti racconta di quante ne abbiano viste insieme per trovare quella che andasse bene, da ristrutturare ma senza snaturarne lo spirito antico. Un po’ come nei suoi album dove Rubin riduce il suono all’osso per mantenere l’essenza degli artisti. E dove il produttore di Kanye West e dei Metallica, degli Strokes e di Jay-Z potesse ovviamente trovare spazio per il suo studio.
“Negli Stati Uniti praticamente non esiste il concetto di antico”, racconterà appunto Rubin. “Viene considerata tale una casa di 40 anni e basta. Per questo sono così affascinato dal vostro Paese”. Poi c’è stata un’altra importante fotnte di ispirazione: il festival del cinema in Umbria del regista Terry Gilliam. “Quando ci siamo stati insieme – continuano i due – abbiamo visto un incredibile gioiellino e abbiamo pensato che avremmo dovuto fare di tutto per riproporlo”.
Lorenzo quindi non vedeva l’ora di iniziare a cantare. Parte con Ohi vita, di cui cambia leggermente il testo per l’occasione. Ha invitato la piazza a intonare un lungo om, in onore anche della preghiera indiana laica che si è tenuta in chiesa prima con Krisha Dash. E ha ricordato quanto la meditazione lo abbia aiutato a ritrovare un equilibrio nei mesi di stop imposto dopo l’incidente. “Ma non farò un album di preghiere indiane, non è da me”, ha spiegato.
Poi arrivano L’estate addosso, Sensibile all’estate, I love you, Baby. L’intesa con Adriano Viterbini è palpabile. Il chitarrista si concede code lunghe di desert rock, genere tanto amato anche da Jovanotti, che contribuì a far scoprire Bombino agli italiani, tra gli altri.
La piazza di Casole d’Elsa è incontenibile per questa sorpresa, e si trasforma in un enorme karaoke, con la luna sullo sfondo che diventa protagonista dell’ultimo pezzo. “È uno dei più romantici che esistano e l’ho scritto proprio io”, scherza Lorenzo. Ma poi si fa serio e intona Chiaro di luna. “È tutto bellissimo, mi sento forte e c’è anche la mi moglie!, adoro chiamarla così quando sono in Toscana. Vedrete, ce la farò, tornerò prestissimo a esibirmi. Il repertorio sarebbe ancora lungo ma la vita è breve! Godetevi ogni istante della vostra vita”, conclude lui.
Poi nel backstage del Festival of The Sun, davvero rilassato e contento, Jovanotti insieme a Rick Rubin spiega di aver avuto un grande bisogno soprattutto psicologico di annunciare le date. “Lo so, le date del PalaJova sono nel 2025 e io le ho annunciate da poco ma ne avevo davvero bisogno. Ora ho un obiettivo preciso. Sarà uno show mai visto, sorprendente, ci sto lavorando perché dopo i Jova Beach Party è difficile fare qualcosa di quel livello. Ma ce la farò”.