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Kanye West al Forum: una grande truffa o la celebrazione di un genio e del suo pubblico?

La listening experience di “VULTURES 1” ci ha fatto sentire per un attimo in un’arena d’oltreoceano per atmosfera e caratura di ospiti ed è stata la dimostrazione che solo a Ye viene concesso l’impossibile e solo lui può osare l’inosabile

Autore Billboard IT
  • Il23 Febbraio 2024
Kanye West al Forum: una grande truffa o la celebrazione di un genio e del suo pubblico?

Kanye West, Vultures Listening Experience", Milano, 22 febbraio 2024, foto di 331des

Kanye West e Ty Dolla $ign al Forum di Milano, giovedì 22 febbraio: che cosa è stato? Una messa pagana dove il pubblico ha celebrato il suo mito? Una succursale della Milano Fashion Week dove l’importante era esserci? O una presa per il culo pagata a caro prezzo? Oppure, ancora, un’enorme festa dove alla fine i fan stessi sono diventati i protagonisti assoluti? È stato tutto questo e molto di più. Ognuno può interpretare l’evento come vuole ma l’aspetto da non trascurare è che le persone alla fine erano felici. Perché tutti (crediamo) erano consapevoli di aver comprato il biglietto per un listening party, quello di VULTURES 1, e non di assistere a un concerto, con o senza band.

Kanye West al Forum di Milano, follia e amore

Forse ci si poteva aspettare che succedesse qualcosa di particolarmente folle. Almeno uno spoiler di VULTURES 2 o un breve discorso. Ma non è accaduto. A parte un fan che è riuscito a buttarsi in mezzo al parterre trasformato in palco ed è stato prontamente recuperato dalla sicurezza durante il bis di Carnival (la vera hit di VULTURES 1. Fatta ascoltare al pubblico anche 3 e 4 volte. Senza Curva Nord come ormai si sapeva dal pomeriggio).

Per il resto Kanye West al Forum di Milano è stato questo: lui e Ty Dolla $ign in mezzo alla platea, con il volto coperto interamente dal balaclava senza fori per gli occhi nero, senza neanche il microfono in mano, che si muovevano al ritmo del loro ultimo album e si avvicinavano alla folla. Raggiunti da ospiti pazzeschi se ci pensiamo. Tra cui Quavo, Playboi Carti, Freddie Gibbs, Jaden Smith, che però hanno scoperto il volto. Senza un DJ visibile che mandi la musica, con un audio per niente perfetto. Un’esperienza che – se si deve scegliere un aggettivo – può essere definita solo in un modo: surreale.

Kanye West al Forum: pubblico e artisti

Già dal pubblico che si avvicinava al Forum ci si poteva rendere conto che era diverso dal solito. Molti ragazzi giovani realmente interessati a vedere da vicino quello che per loro è un’icona assoluta della musica di oggi. A prescindere da qualsiasi opinione politica espressa o da qualsiasi comportamento nella vita privata. E molte persone che semplicemente sembravano appena uscite da una sfilata e quindi dovevano solo fare delle Stories dal Forum per dimostrare di esserci state. E basta.

Tra gli artisti accorsi per Kanye West a Milano c’erano Tananai, Max Pezzali, Ghali, Artie 5ive e Anna, Don Joe e Emma. E poi – incredibile a dirsi – sugli spalti c’era Bianca Censori, la moglie di Kanye. Che ha fatto un ingresso abbastanza trionfale all’ultimo. Probabilmente arrivando direttamente dal Four Season dove si dice fosse con lui, ancora dieci minuti prima che si presentasse. Per la sua ora precisa di spettacolo, il primo in Europa (il secondo sarà domani a Bologna e il terzo domenica a Parigi).

La scenografia del Forum: il nulla

Non appena ci sediamo nella tribuna del Forum, ciò che appare davanti ai nostri occhi è un parterre completamente vuoto su cui sorveglia solo un fluttuante ledwall cilindrico, unico punto illuminato. Intorno solo fumo e, letteralmente, il nulla. Uno scenario quasi distopico, troppo minimal per essere definito apocalittico, in cui a dominare è unicamente il silenzio. Quello della musica (non c’è nessuna selezione che accompagni i presenti verso l’inizio dello show) e quello del pubblico che aspetta in modo ai limiti dell’ossequioso il suo messia quasi beckettiano (Kanye arriverà? O darà forfait all’ultimo e l’attesa di Ye sarà essa stessa lo spettacolo?, è la domanda che qualcuno si pone).

Ma i fan di Kanye West lo sanno: l’unica cosa che ci si può aspettare da lui è l’inaspettato, quello che serpeggia tra i presenti è il brivido dell’imprevedibile (e quasi sicuramente è proprio quello che ci tiene lì incollati) e a molti non sembra importare più di tanto del risultato dietro la forma. Ciò che conta, come detto all’inizio, è esserci e far sapere di esserci stati. Di essersi sentiti anche solo per un’ora abbondante in un’arena d’oltreoceano per mood e caratura degli ospiti. Tutto questo per ascoltare un album esattamente come avremmo potuto fare in auto o in cameretta e guardare Kanye West, Ty Dolla $ign e il loro plotone di ospiti vibare sulle loro stesse canzoni senza rappare?

Una grande truffa, culto della FOMO o niente di tutto ciò?

Una follia – ci rendiamo conto – se letta e vista da fuori (soprattutto a giudicare dai prezzi decisamente impopolari dello spettacolo, non inferiori al centinaio di euro per i posti più lontani dal “palco”). Qualcuno l’ha chiamata la grande truffa, altri si sono chiesti se ci fossero effettivamente gli estremi per una denuncia per frode nei confronti di Kanye, altri ancora l’hanno definita la celebrazione della supremazia dell’apparire sull’essere. Sicuramente il culto della FOMO, ma non è solo questo (anche perché, gliene va dato atto, Kanye non ha mai venduto queste performance come un concerto).

La listening experience di VULTURES 1 è stata la dimostrazione definitiva che Kanye West, del suo pubblico, può fare quello che vuole. Quello stesso pubblico che griderà al genio pazzo e visionario, al goat immortale e senza tempo, nel bene e nel male. E parte della grandezza di Kanye sta proprio qui, ossia l’arrogarsi il diritto di fregarsene e fare esattamente ciò che vuole (anche far ascoltare al mondo brani con campioni e interpolazioni non autorizzate, beffandosi di eredi, boyband e piattaforme di streaming) come vuole, anche arrivando quasi alla farsa.

Ora: pensate se al posto di Kanye West ci fosse stato qualunque altro artista. Probabilmente ora saremmo qui a chiedere un immediato rimborso. Ma non questa volta. Il motivo? Perché a Ye col tempo – sicuramente sbagliando – abbiamo imparato a perdonare tutto. Esternazioni aberranti, comportamenti discutibili, dischi negli ultimi anni qualitativamente non eccelsi. E ora anche pagare per vederlo riempire la scena solo e soltanto con la sua presenza magnetica e quasi passiva da cui non si riescono a staccare gli occhi di dosso, anche quando è circondato dal plotone di ospiti di prim’ordine che si è portato dietro.

L’attenzione è tutta catalizzata su di lui. Sui suoi movimenti, sul suo accasciarsi a terra come un dio disperato precipitato dall’Olimpo (un’immagine che potrebbe delineare la parabola mediatica di Ye degli ultimi anni), sul suo progressivo avvicinarsi al pubblico per poi sparire nell’oscurità come un qualcosa di inafferrabile, vicinissimo e lontanissimo allo stesso tempo. Ma è questo che succede quando diventi leggenda: osi l’inosabile, ti viene concesso l’impossibile.

Alle 22.30 esatte Kanye West e Ty Dolla $ign si dileguano (non prima di aver radunato tutti per il bis di Carnival), Bianca abbandona la tribuna, gli influencer e i fashion addicted se ne vanno, forse correndo per fare ancora in tempo ad entrare a qualche party della settimana della moda.

Kanye al Forum è l’auto-celebrazione del pubblico stesso

Eppure lo spettacolo folle e felice non finisce, ma entra quasi nel suo vivo. Rimangono infatti ragazzi che si esaltano come non mai per le vere hit di Kanye: Runaway, il singolo con Pusha-T del 2010, Can’t Tell Me Nothing (letteralmente: a Kanye non si può dire niente) e molte altre ancora.

È quasi una liberazione non dover stare attenti a quel che succede (o non succede) in mezzo al Forum, dover riconoscere chi siano i protagonisti, che comunque sono venuti e si sono auto-celebrati con il loro pubblico a cui passa davvero la palla. E diventa protagonista assoluto per tutto il resto del listening party. Il tutto, di nuovo, di fronte a un Forum vuoto, illuminato solo dalle luci dei cellulari. Sarà questa una nuova frontiera dei live? O sarà un unicum che solo Kanye poteva fare in Italia? Di sicuro il suo pubblico era felice e di fronte a questo, ben poco si può obiettare.

Articolo di Silvia Danielli e Greta Valicenti

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