Cinque cose che vorremmo dal prossimo album di Lady Gaga
“LG7”, ancora senza titolo, è uno dei dischi più attesi dell’anno. La popstar ne ha offerto qualche anticipazione a Parigi, ma è tutto ancora top secret. La redazione di Billboard US ha stilato la sua lista dei desideri
Sono passati quattro anni da quando Lady Gaga ha pubblicato il suo sesto album, la sua sinfonia dance-pop Chromatica. Era il 2020, eravamo nel pieno della pandemia di Covid-19 e sembra passata un’eternità. Tra il cambiamento sociale e il flusso costante e sconcertante di eventi storici nei mesi successivi, gli ultimi quattro, più che anni, sono sembrati decenni. È inevitabile, quindi, che i fan della popstar siano sempre più in fibrillazione in attesa della sua settima fatica discografica, soprannominata LG7.
L’artista lo scorso gennaio aveva pubblicato alcune foto su Instagram che la mostravano in studio di registrazione: quello è stato il primo indizio. Tuttavia, non è che si fosse fermata dopo il 2020. Un tour mondiale (diventato un documentario Gaga Chromatica Ball), un album di remix (Dawn of Chromatica) e un secondo progetto di standard jazz con la leggenda defunta Tony Bennett (Love For Sale). Poi il cinema: Gaga ha recitato per Ridley Scott in House of Gucci del 2021 e ha vestito i panni di Harley Queen in Joker: Folie à Deux, in gara alla prossima Mostra del Cinema di Venezia e in uscita il prossimo 6 ottobre.
LG7: tutti gli indizi
Alla fine del documentario Chromatica Ball, Lady Gaga ha inserito una clip di 8 secondi di una canzone inedita mentre sullo schermo lampeggia la scritta LG7 GAGA RETURNS. Un riferimento all’acronimo dei suoi fan per il settimo album in studio. In un’intervista con la star di Drag Race, Sasha Velour, rilasciata per il documentario, la cantante ha rivelato di aver trascorso del tempo in studio. Recentemente, dopo la sua esibizione alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, Lady Gaga ha dato ai suoi fan francesi un assaggio della sua nuova musica, scendendo in strada in una limousine stretch e facendo ascoltare due frammenti inediti.
Sebbene Gaga non abbia ancora confermato alcun dettaglio specifico sull’album – non si sa ancora nulla sulla data di uscita, sul titolo e praticamente su tutto il resto del progetto. La redazione di Billboard US ha deciso di mettere insieme una breve lista di desideri. Dalle influenze alle collaborazioni, ecco alcune cose che si spera siano nel prossimo album di Lady Gaga.
Un album che non sia incentrato su un solo genere musicale
Ogni volta che pubblica un nuovo album, Gaga dimostra di essere una maestra nel creare epoche musicali distinte. Artpop incorporava un suono EDM molto più pesante rispetto ai suoi lavori passati. Joanne ha anticipato la svolta country della musica statunitense. Poi addirittura due album di standard jazz con Bennett. Grazie a questa tendenza, i Little Monsters si sono abituati ad “album di genere”. Alcuni dicono di voler vedere l’LP abbracciare un sound hard rock, mentre altri sperano in un album di pura discoteca.
Ma perché limitare Gaga? Nel suo singolare capolavoro Born This Way, ogni brano mescolava vari generi e dipendeva interamente dal sottofondo emotivo del testo. Certo, lasciamo che Gaga si dedichi al rock, alla disco, alla techno industriale e a qualsiasi altra cosa voglia fare – purché il genere si adatti all’insieme della canzone che sta cantando. Non ci dovrebbero essere limiti al paesaggio sonoro di LG7.
Collaborazioni di alto livello
Lady Gaga è selettiva quando si tratta di inserire dei featuring nei suoi progetti. L’artista non fa molte collaborazioni, ma quando le fa sono memorabili. Alcuni dei suoi più grandi successi, come Shallow, Telephone e Rain on Me, sono nati da partnership con star come Beyoncé e Ariana Grande. Per questo motivo, in LG7 speriamo che ci sia un altro featuring di questa portata.
La nostra proposta? Se Gaga continua a puntare sulla direzione dark-pop che ha annunciato a Parigi, allora dovrebbe coinvolgere Kesha. Dopo l’uscita del suo album Gag Order del 2023, criminalmente sottovalutato, Kesha è ufficialmente tornata a essere un’artista indipendente. Il suo ultimo singolo Joyride, insieme all’intero disco, ha dimostrato che è pronta a giocare con il suo sound e a prendersi dei rischi creativi. Chi meglio di Lady Gaga potrebbe facilitare questo processo?
L’atmosfera dark
Parte di ciò che ha reso Chromatica così audace è stato il suo netto contrasto con la realtà vissuta all’epoca: mentre il mondo sembrava cupo e incolore nei primi giorni della pandemia, l’album di Gaga forniva una vibrante evasione con il suo fervore dance-pop. Ci piacerebbe vedere la cantante di Stupid Love immergersi maggiormente in un suono più scuro. Quando si riascolta un disco come The Fame Monster, è affascinante sentire la cantante fondere ricche melodie pop con temi inquietanti e macabri. Una sensazione che è mancata per troppo tempo in alcuni degli ultimi lavori di Gaga.
Nuovi produttori
Nonostante la sua reputazione di mutaforma della musica pop, Lady Gaga ha mantenuto intorno a sé uno zoccolo duro di produttori fin dal suo debutto nel 2008. Lavorando spesso con artisti come RedOne, DJ White Shadow, Mark Ronson e BloodPop, la popstar ha trovato un gruppo di collaboratori in grado di comprenderla. Anche se non pensiamo che dovrebbe abbandonare del tutto il team, sarebbe bello sentirla con un altro produttore.
Si vocifera già che Lady Gaga abbia lavorato con l’artista techno Gesaffelstein per LG7, l’accoppiata più azzeccata che possiamo immaginare per un sound di ispirazione industriale. Tuttavia, se vuole davvero dare una scossa, ci piacerebbe che la cantante coinvolgesse alcuni degli artisti che hanno realizzato il suo album di remix Dawn of Chromatica – LSDXOXO, Arca, A.G. Cook e altri – e incorporasse il loro tocco sperimentale nel nuovo disco.