Lunga vita a Rockin’1000
Due concerti, quasi duemila musicisti, 30mila spettatori complessivi e tanti ospiti speciali: la più numerosa rock band del mondo ha festeggiato dieci anni di storia là dove è cominciato tutto, a Cesena

Foto di Andrea Bardi
C’è qualcosa di splendidamente romagnolo in un progetto come Rockin’1000. È quel mix di follia e caparbietà che porta di peso nella realtà intuizioni che per la maggior parte delle persone rimarrebbero vagheggiamenti, castelli in aria. Mettere insieme una maxi-band di mille musicisti per chiedere un concerto ai Foo Fighters. A Cesena. Sotto la guida di un geologo marino. Dave Grohl e soci a Cesena ci suoneranno per davvero, e da allora Rockin’1000 è diventato una community globale di quasi 100mila persone che ha appena tagliato il traguardo di dieci anni di storia (unica nel suo genere).
Rockin’1000 allo stadio di Cesena
Per festeggiare in grande stile, i “millini” (così si chiamano fra loro) sono tornati là dove tutto è cominciato, con due concerti il 26 e 27 luglio all’Orogel Stadium Dino Manuzzi di Cesena con “Rockin’1000 – 10 Years Celebration”. Due serate ricche di ospiti speciali e amici vecchi e nuovi: Negrita, Piero Pelù, Diodato (apparso a sorpresa), Francesca Michielin, Negramaro, Fast Animals and Slow Kids; direttori d’orchestra, Peppe Vessicchio, Daniel Plentz dei Selton e Maurino Dellacqua; conduttrice, Lodovica Comello (che ha anche cantato una travolgente cover di Under Pressure dei Queen).
«Avvicinare le persone tramite la musica è la nostra missione», ci diceva il fondatore Fabio Zaffagnini in una recente intervista. Missione compiuta, perché le due date hanno visto un totale di circa 30mila spettatori e 1800 musicisti provenienti da 38 paesi, dal Brasile al Giappone, dagli Stati Uniti al Nord Africa. Il più giovane aveva 7 anni, il più anziano 78.
Il diluvio di sabato
Nonostante il clima di festa, la celebrazione non è cominciata sotto i migliori auspici. Sabato 26 luglio era prevista pioggia intensa verso le 18 e le 19, per poi smettere del tutto in tempo per far partire il concerto. E invece l’acqua ha continuato a scrosciare dal cielo ben oltre l’inizio teorico delle 21, costringendo gli organizzatori non solo a ritardare la partenza dello show ma anche a domandarsi seriamente se ci fossero le condizioni per svolgerlo in sicurezza: le tribune dello stadio di Cesena sono coperte, ma le postazioni dei musicisti erano distribuite su tutto il campo, senza ripari.
Per lunghe ore, batterie, tastiere, chitarre, bassi, amplificatori e ogni genere di prese e collegamenti elettrici sono rimasti coperti da teli di plastica. Poi finalmente il cielo si schiarisce e, verso le 22, arriva l’annuncio di Zaffagnini: il concerto si fa, giusto il tempo di sgombrare l’acqua dal palco e verificare la tenuta degli impianti. Poco prima delle 23 si comincia davvero, ed è palpabile il sollievo di tutti: pubblico, musicisti, organizzatori. Già particolarmente energica di suo, All My Life dei Foo Fighters, la canzone scelta per l’apertura, è suonata dai Rockin’1000 con la grinta di chi se l’è appena vista brutta.
Lo spirito Rockin’1000
Non è retorico dire che un concerto dei Rockin’1000 non assomiglia a nessun altro live. Per diversi motivi. Innanzitutto per l’ovvia peculiarità dell’impatto sonoro creato da un ensemble di mille musicisti, un vero e proprio muro di suono. Poi – cosa rara nel mondo musicale – perché non esistono velleità di protagonismo né, tanto meno, divismo: il gruppo prevale sul singolo, l’individualità si dissolve nel senso di community. Tolti i momenti in cui sono protagonisti gli artisti ospiti, lo sguardo vaga sul campo dello stadio come sul mare, senza un preciso punto focale.
Quei valori che spesso associamo al fare musica – condivisione, fratellanza, passione, abbattimento delle barriere linguistiche, incontro fra culture diverse – trovano in Rockin’1000 una concretezza lampante, immediata. E una community così vasta è anche un forziere di storie di vita vissuta: da Jacopo Gigliotti, il bassista dei Fast Animals and Slow Kids che cantò qui allo stadio di Cesena nel 2016 come “semplice” millino e che adesso ci torna da headliner, alla proposta di matrimonio avvenuta in campo la sera del 27.
I momenti migliori dei Rockin’1000 a Cesena
Come è lecito aspettarsi, i brani più riusciti sono quei pezzi rock senza fronzoli, diretti e alla portata di tutti. Enter Sandman dei Metallica, Lithium dei Nirvana, It’s a Long Way to the Top degli AC/DC, Seven Nation Army dei White Stripes e la conclusiva (in entrambe le serate) Learn to Fly dei Foo Fighters suonano particolarmente coese dal punto di vista sonoro.
Fra gli artisti ospiti, sono notevoli soprattutto le performance dei Fast Animals and Slow Kids e dei Negramaro. Con le ovvie differenze di stile, entrambi i gruppi danno tutti se stessi al pubblico e ai mille, con un’intensità non scontata per ospitate di questo tipo. I FASK portano un’energia grezza, appassionata, quasi emo rock, mentre Giuliano Sangiorgi e soci riscoprono l’afflato rock dei loro successi, da Mentre Tutto Scorre a Via le Mani dagli Occhi, in quella che è l’apparizione più lunga fra quelle in scaletta nelle due serate.
Un progetto come Rockin’1000 non poteva permettersi di non omaggiare la recente scomparsa di una leggenda del rock, Ozzy Osbourne, e infatti domenica 27 il “Prince of Darkness” è stato opportunamente ricordato con una versione ridotta di Paranoid, preparata all’ultimo, con la sua voce accompagnata dai mille musicisti. Infine, come dicevamo, chapeau a Lodovica Comello per aver dismesso per un attimo le vesti della conduttrice ed essersi lanciata in un’interpretazione di Under Pressure all’altezza dell’originale.
Due chiacchiere con Diodato, Francesca Michielin e Negramaro
Incontriamo Diodato subito dopo la sua performance di sabato 26: «Avevo già cantato con loro due anni fa (sempre a Cesena, per il concerto di raccolta fondi per l’alluvione in Romagna del 2023, ndr) e, a parte l’emozione di suonare con mille musicisti, hai la sensazione di far parte di qualcosa di importante, perché viene da quelle cose che ti hanno portato a suonare. Mi ha riconnesso alle motivazioni che da ragazzino mi portarono a suonare con la mia primissima band di amici. In momenti difficili come quello che stiamo vivendo, queste sono anche occasioni per riconoscersi e “contarsi”».
Nei camerini, poco prima dell’inizio della seconda data, Francesca Michielin racconta: «Mi piacciono moltissimo gli arrangiamenti, soprattutto quello di Amazing. All’inizio mi chiedevano perché avessi proposto questo brano, che è un singolo vecchio e non molto conosciuto. L’ho scelto per diverse ragioni: sia perché ero convinta che la resa sarebbe stata magica sia perché ci tenevo a omaggiare la memoria di Fausto Cogliati, con cui ho scritto la canzone. È mancato non molto tempo fa: per questo l’ho rimessa nelle mie setlist».
Sceso dal palco, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro appare visibilmente emozionato: «Abbiamo suonato cinque pezzi ma è come se avessimo fatto ventisei concerti», dice. «È un turbinio gravitazionale di suoni ed emozioni che si moltiplicano per mille e ti ritornano indietro. In quel momento non c’era differenza fra noi e loro: eravamo un’unica band di mille persone. Dentro di me hanno battuto mille cuori».
Aggiunge il chitarrista Lele Spedicato: «Noi siamo pronti per gli stadi ma arrivare a una dimensione come questa, unica nel suo genere, ti mette alla prova nel sostenere quell’emozione moltiplicata per mille. Alla fine ti chiedi: “Perché non fare un intero concerto così?”». Occhio a mettere la pulce nell’orecchio a Zaffagnini…
Le scalette dei concerti dei Rockin’1000 a Cesena
Sabato 26 luglio
- All My Life (Foo Fighters)
- Enter Sandman (Metallica)
- Lithium (Nirvana)
- Space Oddity (David Bowie)
- Knights of Cydonia (Muse)
- Fai Rumore (con Diodato)
- Medley: Non Ci Credo Più – Che Vita Meravigliosa (con Diodato)
- El Diablo (con Piero Pelù)
- Toro Loco (con Piero Pelù)
- Nel Blu (con i Negrita)
- Mama Mae (con i Negrita)
- It’s a Long Way to the Top (AC/DC)
- Born to Be Wild (Steppenwolf)
- Jumpin’ Jack Flash (The Rolling Stones)
- Bohemian Rhapsody (Queen)
- Learn to Fly (Foo Fighters)
Domenica 27 luglio
- Don’t Stop Me Now (Queen)
- Smells Like Teen Spirit (Nirvana)
- Seven Nation Army (The White Stripes)
- Cosa Ci Direbbe (con i Fast Animals and Slow Kids)
- Non Potrei Mai (con i Fast Animals and Slow Kids)
- Vulcano (con Francesca Michielin)
- Amazing (con Francesca Michielin)
- Under Pressure (Queen)
- Paranoid (Black Sabbath)
- Medley: Mentre Tutto Scorre – Estate – Nuvole e Lenzuola – Sole per Te (con i Negramaro)
- Via le Mani dagli Occhi (con i Negramaro)
- Uptown Funk (Mark Ronson)
- Born to Run (Bruce Springsteen)
- Live and Let Die (Guns N’ Roses)
- Hey Jude (The Beatles)
- Learn to Fly (Foo Fighters)