Sfera Ebbasta poteva avere il mondo e invece ha scelto Ciny
Quando tutti si aspettavano un feat con Drake, il trap king ha collaborato solo con artisti italiani. Quando poteva scegliere un producer blasonato d’oltreoceano, ha richiamato Charlie Charles. In questo album Sfera è tornato a tutte quelle cose che contano per davvero
Oggi, con buona pace di Drake e del suo For All The Dogs Scary Hours Edition, il mondo del rap in Italia ha un solo nome in bocca. Quello di Sfera Ebbasta, per cui da oggi il venerdì diciassette avrà tutto un altro significato, perché proprio in questo giorno il trap king non solo ha pubblicato il suo attesissimo nuovo album, X2VR, sequel (forse solo per il titolo) dell’iconico album del 2015. Ma ha anche annunciato il suo primo San Siro previsto per il 24 giugno. Seppur non sia un progetto particolarmente corposo, ciò che salta subito all’occhio (e all’orecchio) è il fatto che questo sembra davvero essere l’album della maturità di Sfera, che chiude un cerchio ma forse ne apre anche un altro.
Per Sfera Ebbasta pare infatti essere arrivato il momento dei bilanci, quello in cui metti un punto al passato così da andare avanti per una nuova strada, e tutto questo è racchiuso in X2VR. Sfera non è più solo un figlio, e nemmeno più solo padre di se stesso (la mancanza della figura genitoriale paterna è un tema ricorrente dell’album, e pare piuttosto evidente che Sfera in questi anni abbia fatto i conti più da vicino con questa assenza e con il suo nuovo status di genitore, come dimostra la copertina). Non è nemmeno più quel ragazzino di Panette o di Visiera a becco che scappava dalle guardie quando una luce blu voleva dire solo corri.
Dopo aver puntato al mondo, con X2VR Sfera Ebbasta torna a Ciny
Sfera non è più uno di quei Bimbi. Oggi è un uomo, e come tale guarda alla strada percorsa per arrivare fino a qui. E lo fa perlopiù con nostalgia, motore trainante dell’intero disco, nonché del corollario comunicativo di esso. Una nostalgia però quasi borderline, che oscilla tra la malinconia dei tempi andati dei Bravi ragazzi nei brutti quartieri da una parte e la voglia di ribadire con fermezza che non è più quello di prima dall’altra. Insomma, è come se ad emergere da queste dodici tracce sia più Gionata che Sfera Ebbasta.
E infatti X2VR è un album decisamente più sentito, profondo e meno patinato di Famoso, l’ultimo progetto discografico di Sfera Ebbasta pubblicato nel 2020. Un album in cui si percepisce la necessità di tornare alle radici, a un punto fermo nel caos. Quando tutti pensavano che Sfera avesse toccato davvero il punto più alto per il rap italiano collaborando con Drake, lui se ne esce con un disco di soli feat italiani e campiona i Club Dogo del 2023 (tra gli highlights insieme alla strofa di Anna – vera MVP dell’anno – in Ciao Bella. Momenti no con Tedua, probabilmente la loro miglior collaborazione dai tempi di Lingerie. E ancora la strofa in 15 piani di Marracash, che ogni volta che entra in un pezzo non c’è storia: ci fa venire la pelle d’oca e chiude il sipario sull’album in modo epico).
Il ritorno di Charlie Charles
In un disco in cui avrebbe potuto scegliere qualsiasi producer blasonato d’oltreoceano, Sfera torna alle origini e richiama Charlie, a dimostrazione che a volte bisogna perdersi per ritrovarsi, e lo si può fare solo se alla base c’è un rapporto di amicizia che va al di là dei luccichii dello showbiz. E tutti questi elementi rendono X2VR l’album giusto al momento giusto per Sfera.
Vi ricordate quando qualche giorno fa, dopo il listening event tenutosi a Milano, avevamo detto che a questa storia mancava un capitolo? Ecco, oggi il racconto è completo e tutto è al suo posto: quello che con il trailer proiettato e lo spoiler di VDLC Sfera Ebbasta voleva dirci è che nel preciso istante in cui poteva avere il mondo, lui ha scelto Ciny e tutte quelle cose che contano per davvero. E noi siamo contenti così.