I segreti di “A Bar Song (Tipsy)” di Shaboozey: la canzone dei record della Billboard Hot 100
Il brano dell’artista statunitense è primo nella classifica delle canzoni più vendute in America per la 19esima settimana non consecutiva, eguagliando il primato stabilito nel 2019 da Lil Nas X “Old Town Road”
Man, what a hell of a year it’s been canta Collins nel suo ultimo singolo Good News. Come dargli torto. Cinque nomination ai Grammy Awards, due featuring con Beyoncé, ma soprattutto un singolo che ha segnato il 2024. A Bar Song (Tipsy) è una di quelle canzoni di cui magari non ricordi il titolo, né tantomeno il complicato nome del cantante – sì, Shaboozey non è facilissimo da memorizzare – ma appena ne percepisci gli accordi di acustica e l’armonia malinconica dei violini ti senti in vacanza e la riconosci.
Lo scorso venerdì, dopo essere stata candidata tra le canzoni dell’anno dalla Recording Academy, ha raggiunto la 19esima settimana in vetta alla Billboard Hot 100, la classifica dei brani più venduti negli Stati Uniti. Un record assoluto, per ora condiviso con Old Town Road di Lil Nas X e Billy Ray Cyrus. Se questa settimana A Bar Song (Tipsy) rimanesse al primo posto, diventerebbe la canzone con più settimane non consecutive al vertice nella storia della classifica.
A Mix Song
Nell’anno in cui negli Stati Uniti il country si è imposto come la nuova musica pop, non poteva che essere un brano così il più ascoltato. Tra tutti gli artisti, da Zach Bryan a Morgan Wallen, passando per Post Malone e Beyoncé, entrambi al debutto con un disco del genere, nessuno poteva immaginare che avrebbe prevalso un artista semi sconosciuto ai più. Dallo scorso 12 aprile, invece, Shaboozey ha invaso le radio e raggiunto quasi un miliardo di ascolti su Spotify con il quarto estratto dal suo terzo album Where I’ve Been, Isn’t Where I’m Going.
A Bar Song (Tipsy), nel giro di pochissimo tempo, ha raggiunto la prima posizione delle classifiche in Australia, Belgio, Canada, Irlanda, Norvegia, Svezia e Stati Uniti e la top ten in Danimarca, Islanda, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Sudafrica e Regno Unito. Seppur, non ottenendo lo stesso riscontro nel nostro Paese, segno di come il country non abbia completamente preso piede in Italia, è stata una delle colonne sonore dell’ultima estate.
Ma da cosa deriva il successo? Innanzitutto, il sound. La chitarra e gli archi, con il clapping sullo sfondo e il fischiettio, rendono A Bar Song una sorta di instant classic. Leggerezza unita a quel senso di malinconia tipico dei brani country. C’è il senso del viaggio, che non può mai mancare. Il movimento in questo caso è quello del narratore che, dopo una giornata di lavoro, si rifugia in un locale e parte il divertimento. All’alcol e ai cappelli da cowboy si affianca anche la citazione di una delle hit degli anni Duemila: Tipsy di J-Kwon. Il verso del ritornello rimane in testa anche per questo motivo e, in questa veste country-folk, funziona addirittura meglio. La produzione pop il tutto estremamente contemporaneo.
Nella rubrica Hit Songs Deconstructed, David Penn ha evidenziato anche una componente hip hop. Al di là della già citata interpolazione di J-Kwon, è la cadenza rap di Shaboozey a rendere ancora più catchy il brano nelle strofe. In più, nelle voci di sottofondo, c’è l’utilizzo delle ad libs. Nel testo, inoltre, accanto alla scenografia country del bar e della festa, ci sono riferimenti a oggetti di lusso, come nel primissimo verso «My baby want a Birkin». Uno dei segreti quindi sta in questa mescolanza di generi che mette in primo piano gli aspetti più accattivanti degli stessi.
Chibueze
A Bar Song (Tipsy), pur essendo ascrivibile al genere country-folk ha una matrice molto differente rispetto a quanto si era ascoltato nel 2023, anno dell’exploit di Zach Bryan e del suo album omonimo. Molta più affinità c’è invece con il sound di COWBOY CARTER di Beyoncé, uscito due mesi prima di Where I’ve Been, Isn’t Where I’m Going. Nello specifico con il primo singolo TEXAS HOLD ‘EM. Probabilmente lo stesso Shaboozey non avrebbe mai immaginato qualche anno fa di finire in ben due brani di Queen Bey. Tra questi c’è anche SPAGHETTII, candidato ai Grammy come Best Melodic Rap Performance. Una canzone bipartita in una prima parte molto più rappata e una seconda, con Chibueze protagonista, più vicina al country.
Dietro al nome di battesimo di Shaboozey è racchiusa molta della storia dell’artista statunitense. A partire dallo stesso pseudonimo che riprende una pronuncia sbagliata del suo nome. Nato nel 1995 in Virginia, Collins Obinna Chibueze è figlio di genitori nigeriani. Il suo successo è figlio di un percorso graduale, partito nel 2018 con il disco di debutto Lady Wrangler, ma soprattutto del singolo Start a Riot (feat. Duckwrth) incluso nella soundtrack del film d’animazione premio Oscar Spider-Man: Into the Spider-Verse. Da lì, è stata una continua ascesa. Il secondo album, Cowboys Live Forever, Outlaws Never Die del 2022 ha debuttato al numero cinque della Billboard 200 e al numero due della Top Country Albums statunitense. Un anno dopo, Let It Burn, diede il via all’ascesa definitiva culminata nella primavera del 2024.
«Non posso crederci. Ho passato così tanto tempo della mia vita a lavorare e a cercare di arrivare qui e, grazie a voi, la mia vita è cambiata per sempre. Vi amo tutti. I cowboy sono per sempre» ha dichiarato Shaboozey qualche giorno fa ai microfoni di Billboard. Sì, per Shaboozey è stato davvero un anno pazzesco. E non è ancora finito. Appuntamento tra una settimana, per scoprire se la storia delle classifiche statunitensi avrà un nuovo capitolo.