Le shortlist degli Oscar 2024: da Billie Eilish a Jon Batiste, ecco chi ambisce alla nomination

Sono state annunciate le shortlist di 10 categorie dei prossimi premi Oscar in programma a Los Angeles nel marzo 2024. Le liste comprendono 15 titoli che poi verranno ulteriormente scremati il 23 gennaio, quando verranno rese note le nomination. Una buona notizia per l’Italia il fatto che Matteo Garrone sia rientrato nella shortlist dedicata al Miglior film straniero con Io Capitano. Tra le liste pubblicate dall’Academy, ci sono anche quelle per la Migliore colonna sonora, la Miglior canzone e il Miglior documentario. Tra Billie Eilish, Dua Lipa, Jon Batiste, Bruce Springsteen e Oliva Rodrigo, scopriamo inclusi ed esclusi inaspettati.

Oscar 2024, la shortlist della categoria Miglior canzone originale

Lo abbiamo già visto con le tre nomination dei prossimi Golden Globes, la compilation Barbie The Album è la vera mattatrice. Anche per quanto riguarda gli Oscar 2024, lo stesso trio di canzoni tratte dalla soundtrack del film di Greta Gerwing, sono in odore di candidatura. Si tratta della grande favorita What Was I Made For? di Billie Eilish, di Dance The Night di Dua Lipa e di I’m Just Ken cantata da Ryan Gosling.

Tuttavia, oltre a Billie Eilish e Dua Lipa, c’è anche una terza popstar internazionale. L’altra grande favorita sembra essere infatti Olivia Rodrigo con Can’t Catch Me Now, presente nell’ultimo capitolo di Hunger Games. Tra i quindici artisti in lizza per una nomination ci sono anche Jon Batiste e Dan Wilson con It Never Went Away, tratta da American Simphony, Lenny Kravitz con Road to Freedom (da Rustin) e Zach Dawes e Sharon Von Etten con Quiet Eyes.

Osservando le nomination dei Golden Globes e paragonandole alla shortlist degli Oscar, si notano due grandi esclusi: Bruce Springsteen e Jack Black. Il primo, autore di Addicted to Romance, il secondo di Peaches, brano inserito nella colonna sonora di Super Mario Bros. Movie. Un altro grande snobbato dall’Academy è Justine Timberlake insieme agli *NSYNC: nonstante il successo in classifica, Better Place, tratta da Trolls 3, non è stata presa in considerazione.

La shortlist delle colonne sonore

Il premio di Migliore colonna sonora è uno degli Oscar più ambiti. Tra i quindici nomi della shortlist annunciata dall’Academy non ci sono grandi sorprese, tutti i papabili nomi sono ancora in lizza per la candidatura. C’è un filo di delusione per Trent Reznor e Atticus Ross, (ingiustamente) snobbati per la colonna sonora dell’ultimo film di David Fincher The Killer.

Non ci sono dei veri e propri favoriti per il premio, di certo Ludwig Göransson, autore delle musiche del film di Christopher Nolan Oppenehimer e Daniel Pemberton, Spider-Man: Across the Spider-Verse, partono con un leggero vantaggio. Tra le colonne sonore in odore di nomination ci sono anche quella di Killers of The Flowers Moon di Robbie Robertson, di Poor Things di Jerskin Frendix e quella dei film d’animazione Elemental e The Boy and The Heron di Miyazaki. Ovviamente, presa in considerazione anche quella di Barbie.

I documentari “musicali” inclusi nella shortlist

Tra le dieci shortlist rese note dall’Academy c’è anche quella per le nomination di Migliore documentario. Un totale di 167 film erano eleggibili per la categoria. Della lista dei quindici fanno parte tre documentari musicali. Il più noto del terzetto è American Simphony che esplora un anno di vita di Jon Batiste. Il musicista può vantare cinque Grammy e un Oscar ed è candidato ad altri sei Grammy alla cerimonia del 4 febbraio. Il film è diretto da Matthew Heineman. Batiste potrebbe ottenere ben tre nomination ai prossimi Oscar: migliore canzone, migliore colonna sonora e, appunto, migliore documentario.

Gli altri due doc musicali sono 32 Sounds, un documentario sulla musica immersiva di Sam Green, e Bobi Wine: The People’s President. Quest’ultimo intreccia storia e musica raccontando le vicende del leader dell’opposizione ugandese, attivista e star musicale Bobi Wine, che ha usato la sua musica per combattere il regime guidato da Yoweri Museveni. Tra i documentari presi in considerazione per le nomination c’è anche Still: A Michael J. Fox Movie, che ripercorre la vita dell’amato attore che convive da tempo con il morbo di Parkinson.

Anche in questa categoria ci sono molti esclusi, soprattutto per quanto riguarda i docufilm musicali. Sono stati snobbati, tra gli altri, Have You Got It Yet? The Story of Syd Barrett and Pink Floyd e Carlos, documentario sul chitarrista e cantante Carlos Santana.

Di seguito le shortlist “musicali” degli Oscar 2024, per scoprire tutte le altre qui.

Migliore canzone originale

• It Never Went Away – Jon Batiste e Dan Wilson da American Symphony
• Dear Alien (Who Art In Heaven) – tema da Asteroid City
• Dance The Night – Dua Lipa da Barbie
• I’m Just Ken – Ryan Gosling da Barbie
• What Was I Made For? – Billie Eilish da Barbie
• Keep It Movin’– Halle Bailey, Denisia Andrews, Brittany Coney, Morten Ristorp da The Color Purple
• Superpower (I) – The-Dream da The Color Purple
• The Fire Inside – Diane Warren da Flamin’ Hot
• High Life – Eve Hewson & Oren Kinlan da Flora and Son
• Meet In The Middle – di Joseph Gordon-Levitt da Flora and Son
• Can’t Catch Me Now – Olivia Rodrigo e Dan Nigro da Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente
• Wahzhazhe (A Song For My People) – The Osage Tribe da Killers of the Flower Moon
• Quiet Eyes – Zach Dawes e Sharon Von Etten da Past Lives
• Road To Freedom – Lenny Kravitz da Rustin
• Am I Dreaming – Leland Wayne, Rakim Mayers, Michael Dean, Peter Lee Johnson, Landon Wayne da Spider-Man: Across the Spider-Verse

Migliore colonna sonora

• American Fiction
• American Symphony
• Barbie
• The Boy and the Heron
• The Color Purple
• Elemental
• The Holdovers
• Indiana Jones and the Dial of Destiny
• Killers of the Flower Moon
• Oppenheimer
• Poor Things
• Saltburn
• Society of the Snow
• Spider-Man: Across the Spider-Verse
• The Zone of Interest