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The Kolors a Roma: quando il pop-funky fa ballare due generazioni

La band napoletana, guidata da Stash, ha entusiasmato i 4mila spettatori della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, ripercorrendo i successi di dieci anni di carriera

  • Il17 Settembre 2025
The Kolors a Roma: quando il pop-funky fa ballare due generazioni

The Kolors dal vivo all'Auditorium di Roma (foto di Stefano Panaro)

I The Kolors hanno l’innegabile merito di portare il funky (un genere poco amato e conosciuto in Italia) nei palazzetti e nelle grandi arene all’aperto, dimostrando che si possono incidere canzoni pop di grande successo senza rinunciare alla qualità musicale.

La band, formata da Antonio Stash Fiordispino (voce e chitarra), il cugino Alex Fiordispino (batteria) e Dario Iaculli (basso), sta vivendo da due anni un periodo magico. Dopo il clamoroso successo di Italodisco nel 2023, il trio napoletano ha inanellando una serie di singoli che sono arrivati ai vertici delle classifiche (Un Ragazzo Una Ragazza, Tu con Chi Fai l’Amore e la recentissima Pronto Come Va). I The Kolors hanno affinato nel corso degli anni un sound caratteristico, che ha il suo fulcro nel funky anni ‘70/80. Un funky, però, contaminato con un gusto melodico tipicamente pop e con raffinate digressioni strumentali jazz-rock.

The Kolors dal vivo all’Auditorium di Roma

Ieri sera (16 settembre) erano quasi 4mila gli spettatori che hanno riempito il concerto dei The Kolors nella suggestiva Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Un pubblico variegato formato da bambini, genitori, venti/trentenni, ma anche da qualche fan con i capelli bianchi, che si divertiva come e più degli altri. Non è facile parlare a spettatori così diversi, ma in fondo l’obiettivo del pop di qualità è proprio questo: scrivere canzoni in grado di unire le persone e di toccare le più diverse sensibilità, senza gli steccati di generi “divisivi” come la trap o il punk.

La scaletta è una celebrazione dei dieci anni della loro carriera che, dopo un exploit iniziale grazie alla vittoria di Amici nel 2015 e agli album Out e You, ha poi subito una flessione verso la fine degli anni ‘10. Prima la dolorosa uscita della band del bassista Daniele Mona (sostituito egregiamente dal talentuoso Dario Iaculli), poi il clamoroso rilancio grazie al successo di Italodisco nell’estate del 2023 e alle fortunate partecipazioni agli ultimi due Festival di Sanremo.

«Grazie Roma, è sempre una gioia suonare in questo luogo e sentire tutto il vostro amore», ha dichiarato il frontman Stash dopo aver suonato Frida (Mai, Mai, Mai). «Stiamo per suonare la prima canzone dei Kolors, che abbiamo eseguito qui esattamente dieci anni fa. Vedere questo posto ancora pieno fa un certo effetto, a questo punto del nostro percorso. Senza di voi non saremmo niente, avete realizzato il sogno di tre ragazzi che sono andati via di casa per fare questo, grazie!».

The Kolors - concerto Auditorium Roma - foto di Stefano Panaro - 3
Foto di Stefano Panaro

Lo stile Eighties

Vengono accolte con grande entusiasmo, dal numeroso pubblico dell’Auditorium, sia Everytime che l’ultimo singolo Pronto Come Va, uno dei brani più ascoltati quest’estate in Italia (merito anche del godibile video, con i The Kolors ospiti a sorpresa in alcuni matrimoni). Il brano racconta in modo diretto e con ironia l’epoca delle compilation di canzoni d’amore su CD o cassetta, con sonorità “pharrelliane”.

Karma, con i suoi suoni electropop stile Eighties, è emblematica del nuovo percorso della band, che Stash ha spiegato così: «Siamo molto legati agli anni ’80 perché siamo cresciuti con quel tipo di suoni. Abbiano analizzato quelle produzioni e quelle canzoni, realizzate in modo sublime. Erano brani essenziali nella scrittura e nei ritornelli, ma di grande efficacia. Allora si usavano pochissime parole nell’inciso, a volte anche una sola. Non è un caso che il figlio di Umberto Tozzi (Gianluca, fondatore della società di produzione e management Momy Records, ndr) lavori da anni con noi: suo padre, che per noi è un modello inarrivabile, è l’emblema della canzone italiana che ha successo nel mondo».

I The Kolors mostrano il loro lato più intimista in Mal di Gola, notturna, emozionante e sensuale, che si chiude con un lungo assolo di chitarra di Stash. In Me Minus You risulta evidente tutto l’amore del frontman nei confronti di Michael Jackson (la cui effigie è tatuata sull’avambraccio sinistro), mentre, al termine di Come le Onde, Stash rende omaggio ai Pink Floyd. L’indimenticabile e lunghissimo assolo di Comfortably Numb, uno dei brani più emozionanti del monumentale The Wall, è stato uno dei momenti musicali più intensi del concerto di ieri della band napoletana all’Auditorium Parco della Musica, che sta ospitando in questi giorni il ricco cartellone del Roma Summer Fest.

The Kolors - concerto Auditorium Roma - foto di Stefano Panaro - 1
Foto di Stefano Panaro

Il gran finale con Italodisco

Tra i brani più apprezzati dal pubblico della Cavea spiccano anche l’irresistibile electropop anni ’80 Cabriolet Panorama, la sensuale Pensare Male (introdotta da una raffinata jam rock-blues), il funky-dance di Un Ragazzo Una Ragazza.

Nonostante abbia pochi mesi, è già entrata nel cuore dei loro fan anche Tu Con Chi fai l’Amore, presentata all’ultimo Festival di Sanremo. Un “funkettone” con echi Seventies e cassa in quattro (con intro mutuata da The Logical Song dei Supertramp), tra Chic e Raffaella Carrà, il cui ritornello si appiccica in testa e non se ne va più via.

Il concerto dei The Kolors a Roma, che ha rivelato un grande tiro live e ottime doti tecniche della band, è terminato con l‘apoteosi di Italodisco. Una canzone che ha rilanciato quel genere nato in Italia (e cantato prevalentemente in inglese) all’inizio degli anni ‘80, unendo la disco music di fine anni ‘70 all’electropop e all’Hi-NRG: non a caso la playlist Italo Disco è una delle più ascoltate su Spotify.

Il live della band napoletana alla Cavea dell’Auditorium è stata la conferma che il pop, quando viene declinato con gusto, qualità e sensibilità, non è una parolaccia. Il pop è una delle più alte espressioni dell’arte popolare, in grado di toccare i cuori delle persone con canzoni solo apparentemente semplici. Il funky-pop dei The Kolors, in particolare, è una boccata d’ossigeno per il pubblico che, nel 2025, non si accontenta di due o tre suoni digitali creati al computer ma vuole sentire tutte le vibrazioni della musica suonata dal vivo.

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Foto di Stefano Panaro

La scaletta del concerto dei The Kolors a Roma

  1. Frida (Mai, Mai, Mai)
  2. Chemical Love
  3. Non è Vero
  4. Everytime
  5. Pronto Come Va
  6. Karma
  7. Mal di Gola
  8. Cabriolet Panorama
  9. Come le Onde
  10. Me Minus You
  11. Pensare Male
  12. Tu con Chi Fai l’Amore
  13. Un Ragazzo Una Ragazza
  14. Italodisco
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