Zerocalcare e il suo rapporto con la musica «capace di cambiare del tutto il mio mood»
Anche questa settimana è la serie Netflix più vista. Oltre alle citazioni, anche molti pezzi sono diventati iconici. Abbiamo voluto approfondire le scelte dello scrittore-fumettista-sceneggiatore che ha lavorato insieme a Giancane
Il successo di Zerocalcare con la serie Questo mondo non mi renderà cattivo non accenna minimamente a calare dalla sua data di uscita, l’8 giugno scorso. Ieri è stata confermata ancora come la più vista in Italia su Netflix, davanti alla quarta stagione di Non ho mai… e alla sesta stagione di Black Mirror.
Le citazioni che girano sono infinite. Da “A noi ce capita de ride un sacco, però non sorridiamo quasi mai. Questa sensazione delle facce morbide, distese con ‘sto sorriso è strana” a “La soluzione è solo collettiva, o svortano tutti o non svolta nessuno, e invece alla fine te svorti ma comunque non ti puoi godè un ca**o perché intorno c’hai le macerie. E che ca**o di sciacallo sta bene nelle macerie?”. E la colonna sonora, curata da Giancane, ha dei pezzi ancora più interessanti del precedente Strappare lungo i bordi (comunque ci aveva colpito anche quella e ne avevamo parlato).
Oltre a Sei in un Paese meraviglioso, di quest’ultimo, che apre il primo episodio ci sono Cure, Clash, Oasis, Moderat, Cigarettes After Sex, Lou Reed. Ma sono solo alcuni dei super-nomi presenti. Del resto, Zerocalcare, ovvero Michele Rech, non ha mai nascosto il suo amore viscerale per la musica, percepibile anche nelle sue graphic novel. Lo abbiamo raggiunto per parlare solo delle sue passioni musicali e in generale per capire il suo rapporto con la musica.
Zerocalcare e il suo rapporto viscerale con la musica
Zerocalcare hai raccontato che ci sono delle canzoni che hanno ispirato la stesura di alcune scene? Ti viene in mente un esempio pratico?
Per esempio, Cumuli degli 883 era la canzone di quella scena prima ancora che la scena fosse scritta. È come se fosse uno dei nuclei originali di questa storia, per le atmosfere che evoca. Prima è venuta la canzone, poi ho cercato di ricostruire con le immagini e la narrazione intorno a quel tipo di sentimento che mi aveva suscitato.
Quando ti piace ascoltare musica? In che mood sei?
La musica ha un peso abbastanza importante nella mia vita, quindi accompagna più o meno qualsiasi mood. E comunque riesce spesso a modificarlo. Un concerto è in grado di cambiare il mio umore, un viaggio in macchina con una playlist vintage può farmi piangere di malinconia e disperazione, anche se quando ho messo in moto ero allegro e ridanciano.
Un concerto è in grado di cambiare il mio umore, un viaggio in macchina con una playlist vintage può farmi piangere di malinconia e disperazione
Zerocalcare e Giancane
Tu e Giancane avete mai discusso per motivi musicali? E con gli amici ti capita di farlo?
Non credo di aver mai discusso con nessuno, in realtà, per motivi musicali. Con Giancane sul lavoro siamo sempre stati molto allineati, non solo non abbiamo mai discusso ma non mi pare che ci sia stata una sola volta in cui le sue proposte non siano state “buona la prima”. Gli amici miei con cui parlo di musica sono quelli che ascoltano le stesse cose mie e andiamo agli stessi concerti da vent’anni. Al limite le discussioni possono vertere sull’orario in cui arrivare, perché uno ci può tenere di più o di meno a sentire il gruppo di apertura.
Zerocalcare e la colonna sonora: una canzone per episodio
Sei costretto a scegliere solo una sola canzone che preferisci (o la preferisci in generale o anche perché risulta perfetta nella serie) all’interno di un episodio e dovresti spiegarci perché:
Ep. 1. Quel che è di Cesare
I fought the law – The Clash
Perché sono le prime note che si sentono appena inizia la serie e farlo con i Clash mi sembrava al tempo stesso un biglietto da visita e una dichiarazione di intenti di tutta la storia.
Ep. 2. Come una balena spiaggiata
Bits of kids – Stiff Little fingers
Perché è un pezzo che ha una sua tenerezza, ma che è ancora molto doloroso, coglie perfettamente lo sbando dei ragazzi. I morsi dati per paura e per smarrimento, che sono quelli che si vedono per tutta la serie.
Ep. 3. Il Faro
74-75 – The Connells
Pezzo tristone per eccellenza, già mi faceva piangere quando lo ascoltavo da ragazzino, associarlo al momento in cui crollano tutte le certezze del protagonista mi sembrava far chiudere il cerchio con i miei sentimenti di trent’anni fa.
Ep. 4. Chi denuncia per primo è infame due volte
Perfect day – Lou Reed
Il contrasto tra il Perfect day cantato da Lou Reed e la violenza insensata della scena mi pare che colga abbastanza le contraddizioni di quello che ci circonda. La narrazione dominante da una parte e quello che succede negli angoli bui, dall’altra.
Ep. 5. Quattro miliardi di anni luce
Cumuli – 883
Si può dire che tutta la mia sensibilità sul tema delle sostanze sia stato plasmato da questa canzone. Quando ero piccolissimo e la capivo pure abbastanza poco, mi pareva raccontare la tossicodipendenza meglio di qualsiasi servizio al telegiornale. Sarebbe stato davvero imperdonabile fare una serie su questi argomenti senza un passaggio di Cumuli.
Ep. 6. Non c’è un posto per te
Sarà perché ti amo – Ricchi e Poveri
Altro pezzo che si è manifestato prima ancora che la scena fosse scritta. Volevo distaccarmi quanto più possibile dalla narrazione plumbea che si fa di solito del conflitto. Mi sembrava il pezzo perfetto da contrapporre alle condanne, le abiure e le dissociazioni che accompagnano qualsiasi discorso che riguarda queste situazioni.