“La Musica Che Gira”: la filiera si unisce per superare l’emergenza
Nasce La Musica Che Gira, il coordinamento di lavoratori di tutta la filiera musicale che fa rete per avanzare richieste al governo e fronteggiare la crisi
In Italia la cultura vale 92 miliardi di euro, il 6,1 % della ricchezza prodotta nel Paese nel 2017 (dati Symbola Unioncamere). Ma considerando l’indotto si sale a 255,5 miliardi: il 16,6% del PIL. Cultura e creatività danno lavoro al 6,1% del totale degli occupati in Italia. Ovvero, 1.5 milioni di persone (una stima al ribasso, vista la difficoltà di una mappatura precisa del settore). All’interno del settore, già in difficoltà, la musica è il segmento che soffre maggiormente le conseguenze dell’emergenza Covid-19. Infatti è stato il primo a fermarsi e sarà l’ultimo a ripartire. Per questo è nato La Musica Che Gira, un coordinamento di lavoratori di tutta la filiera musicale che sta formulando proposte da sottoporre al governo per affrontare una crisi che non consentirà una ripresa immediata.
Il documento programmatico di La Musica Che Gira
Il coordinamento ha elaborato un documento programmatico (leggi qui il testo completo) in quattro punti fondamentali:
1. Garantire l’accesso alle tutele sociali a tutti i professionisti della cultura che operano in campo musicale , con particolare attenzione ai liberi professionisti e ai lavoratori con contratto di lavoro intermittente. Fornire un sostegno economico di emergenza ai professionisti della cultura, in particolare a quelli indipendenti, nonché alle imprese culturali. Ad esempio sotto forma di agevolazioni fiscali, prestiti, microcrediti, risarcimento delle perdite e costi non recuperabili
2. Maggiore supporto alle attività imprenditoriali del settore “musica dal vivo” quali club e organizzazioni di eventi (Festival, rassegne, etc.)
3. Stimolare una riforma definitiva del settore e una ripresa con nuove logiche della produzione e del consumo culturale
4. Risulta fondamentale fornire finanziamenti e investimenti Green su innovazione e tecnologia, garantire supporto e assistenza tecnica per la stesura di Piani di Azioni Ambientali, garantire l’accesso per tutti i professionisti della cultura a linee guida e best practice per implementare la gestione sostenibile nelle proprie attività, programmare in senso sistemico strategie e sinergie di concerto tra i vari livelli della filiera dello spettacolo, amministrazione pubblica/locale e fornitori
Il coordinamento
La Musica Che Gira si compone di manager, produttori, artisti, musicisti, tecnici, consulenti, promoter, etichette discografiche, agenzie di booking, proprietari di live club, uffici stampa. “Non si tratta di un sindacato né di un’associazione di categoria – si legge in una nota stampa – ma di una piattaforma di confronto tra lavoratori, imprenditori e professionisti della musica e dello spettacolo che vogliono fare tutto il possibile per rispondere alle conseguenze negative della crisi in cui ci troviamo e stimolare una riforma definitiva del settore”.
«Riteniamo indispensabile che tutte le categorie della filiera musicale vengano consultate», dichiara l’organizzazione. «Chiediamo di poter mettere a disposizione il capitale di conoscenza e di competenze che ognuno di noi rappresenta che è di cruciale importanza per affrontare l’emergenza lavorativa, economica e sociale che il fermo del settore ha provocato. Sarà un contributo imprescindibile nel riscrivere le regole di un comparto che va riorganizzato anche sotto il punto di vista legislativo. A tal fine chiediamo a gran voce una Commissione Congiunta di Camera e Senato dedicata all’industria musicale e che il Ministero convochi al più presto un tavolo tecnico specifico».