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“Fine Line”, orgoglio analogico: Harry Styles alla seconda prova full-length

Esce oggi il secondo album solista di Harry Styles, “Fine Line”, in cui l’ex One Direction prosegue sul terreno già tracciato: quello di un pop moderno ma dal sound orgogliosamente analogico

Autore Federico Durante
  • Il13 Dicembre 2019
“Fine Line”, orgoglio analogico: Harry Styles alla seconda prova full-length

Harry Styles ha pubblicato oggi, venerdì 13 dicembre, il suo secondo album solista. Si intitola Fine Line (via Erskine / Columbia / Sony Music) e contiene dodici tracce che erano state anticipate, nelle settimane scorse, dai singoli Lights Up, Watermelon Sugar e Adore You. Il nuovo lavoro arriva a due anni di distanza dall’esordio eponimo, che gli fruttò un disco di platino in Italia. Fu anche l’album con più vendite nella prima settimana di un artista maschile inglese negli Stati Uniti. Fine Line vede l’ex One Direction proseguire sul terreno già tracciato (e per certi aspetti ambizioso): quello di un pop moderno – ora ballabile, ora intimista – ma dal sound orgogliosamente analogico, quando non “classico” nelle scelte di arrangiamento.



Una questione di qualità

Una scelta di questo tipo, al giorno d’oggi, non è certo la corsia preferenziale per volare verso le fasce alte delle classifiche. Styles ha avuto il coraggio di capitalizzare la stima delle sue legioni di fan per proporre una formula di qualità, non banale. Talvolta pescando da sensibilità musicali quasi di nicchia.

Fine Line apre le danze con Golden, brano caratterizzato dal tempo andante e da un’armonia “aperta” (da questo punto di vista ricorda certe cose dei War On Drugs), con contrappunti di chitarra acustica slide e cori che danno corpo e spinta all’intera composizione. Watermelon Sugar e Adore You hanno quel vago sapore pop “old school” di cui sopra – con quel basso caldo e sincopato, gli interventi di fiati sulla prima e i temi di chitarra elettrica sulla seconda.

C’è poi una componente squisitamente acustica. Cherry è tutta basata su un bell’arpeggio di chitarra acustica, con la voce “doppiata” che crea un piacevole effetto chorus. Un pop acustico e intimista nella sua migliore espressione, che alla fine assume una cadenza quasi folk. Su Falling, invece, il protagonista è il pianoforte. Questo è senza dubbio il pezzo più emozionale dell’album, con un intenso ritornello e un giro armonico che ricalca quello di Purple Rain. Canyon Moon segue il medesimo filone “acoustic pop” ma con un tocco più spensierato.

Infine vale la pena menzionare alcune finezze non scontate. To Be So Lonely si basa su una piacevole idea armonica di ukulele sulla strofa, per passare a un ritornello dall’incedere posato ma deciso. She è un lento in 6/8, forse l’episodio più “classico” dell’album, che si sviluppa lungo un variegato movimento di 6 minuti. E per finire, la title track: altro pezzo lungo (oltre 6 minuti, ottimo il crescendo sul finale). Essenzialmente è un brano chitarra e voce dal sound assai atmosferico che non lo rende eterogeneo rispetto a produzioni che normalmente chiameremmo indie pop.

Harry Styles dentro e fuori dall’album

Fine Line è disponibile su CD, su vinile e in una speciale edizione con booklet di 32 pagine contenenti foto del dietro le quinte della registrazione dell’album.

Harry festeggerà la release con un evento speciale questa sera a Los Angeles: Harry Styles – Fine Line live at the Forum – One Night Only. Il disco era largamente atteso dai fan: mentre scriviamo, il videoclip del lead single Lights Up ha superato quota 40 milioni di visualizzazioni su YouTube e 150 milioni di stream su Spotify.

Già confermate le date italiane della tournée 2020 (“Love On Tour”): il 15 maggio al Pala Alpitour di Torino e il 16 all’Unipol Arena di Bologna.

Ascolta Fine Line di Harry Styles in streaming

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