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Alla ricerca dei “boutique festival” in Italia

Che sia nel più grande labirinto al mondo (LOST Festival) o in riva al mare (Beaches Brew), c’è voglia di tornare alla normalità, con un tocco di coolness

Autore Tommaso Toma
  • Il6 Marzo 2020
Alla ricerca dei “boutique festival” in Italia

Segnatevi questi due interessantissimi festival di giugno, disposizione governative anti-Coronavirus permettendo: il Beaches Brew che ritorna dall’8 all’11 sulle spiagge di Marina di Ravenna e il LOST (Labyrinth Original Sound Track) dal 12 al 14 giugno a Fontanellato (Parma) con nomi davvero cool.

Beaches Brew: 8-11 giugno a Marina di Ravenna

Andiamo in ordine temporale. Al Beaches Brew vedremo Jehnny Beth delle Savages che sta per far uscire il suo primo disco solista To Love is To Live (e presto la intervisteremo), ci saranno ottimi act di world music con il supergruppo maliano Les Amazones D’Afrique Mark Ernestus’ Ndagga Rhythm Force dove il pioniere tedesco della techno si fa affiancare da un ensemble di suonatori senegalesi di sabar (tradizionale strumento a percussione)la cantautrice folk americana Jessica Pratt. 


E poi tra gli altri nomi in programma: l’avant-garde rock degli Horse Lords, da Baltimora. Ma anche il ritorno dello psych-punk nichilista degli australiani Tropical F*ck Storm, i nuovi paladini della New York underground, i 75 Dollar Bill e la cult band rock americana Endless Boogie.

Qui tutte le informazioni sulla line-up, il viaggio e l’alloggio.


LOST (Labyrinth Original Sound Track) Festival: 12-14 giugno a Fontanellato (Parma)

Invece, ai piedi della maestosa piramide del Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci a Fontanellato (Parma) ci sarà questo affasciante festival che da sempre si distingue. Per cosa? Per una scelta come sempre attenta ed eclettica. Si prediligono progetti originali e inediti: la line-up della edizione di LOST (che sta per Labyrinth Original Sound Track) vedrà la presenza di artisti, per la maggior parte in esclusiva italiana, che oltrepassano i confini tra i generi e le forme espressive.

In primo piano la presenza di John Paul Jones e del producer norvegese di culto Helge Sten aka Deathprod, anche protagonista di un set solista al festival con il suo recentissimo OCCULTING DISK (uscito lo scorso ottobre dopo oltre quindici anni dall’ultimo lavoro in studio).

Ma anche l’inglese Jon Hopkins, altro nome di culto, che presenterà uno show audiovisual ispirato al suo recente lavoro Singularity. Inoltre: Alva Noto, artista e compositore tedesco tra i protagonisti della storia dell’elettronica globale negli ultimi vent’anni e il musicista / visual artist Christian Löffler, con la sua miscela inconfondibile di ambient e minimal techno, a LOST per presentare Lys, il suo nuovo album in uscita adesso per Ki Records in un live a/v con la cantante Mohna.

Qui le informazioni sul LOST.


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