Fuori Spotify RADAR 2023, Melanie Parejo: «Questi 6 artisti incarnano la trasformazione del pop in Italia»
Assurditè, Asteria, Camilla Magli, Icy Subzero, Naska e piazzabologna sono i nuovi protagonisti del programma dedicato agli emergenti. Abbiamo commentato la nuova edizione con la Head of Music for Southern and Eastern Europe
Assurditè, Asteria, Camilla Magli, Icy Subzero, Naska e piazzabologna. Sono i protagonisti di RADAR Italia 2023, il programma di Spotify dedicato agli artisti emergenti. I sei artisti selezionati beneficeranno di una playlist dedicata, di uno speciale supporto editoriale e di un piano marketing personalizzato.
In occasione del lancio della terza edizione del programma in Italia, abbiamo intercettato Melanie Parejo, Head of Music for Southern and Eastern Europe di Spotify.
La playlist di RADAR Italia 2023
L’intervista a Melanie Parejo
Questa edizione di RADAR Italia conta meno artisti rispetto ai 10/12 degli anni passati: c’è un motivo?
Abbiamo sempre concepito RADAR come un programma focalizzato su artisti di talento pronti a emergere, in ascesa. Il nostro team di esperti musicali cura attentamente la selezione degli artisti. Tiene in considerazione anche ciò che Spotify può fare per loro al fine di supportarli nella loro carriera e aiutarli a crescere.
Per questo non abbiamo mai fissato un numero specifico di artisti da includere nel programma. Inoltre stiamo monitorando alcune tendenze musicali interessanti in Italia. Crediamo che questi artisti siano fra quelli che meglio le rappresentano quando si parla di talenti emergenti. Nello specifico, questi sei artisti incarnano la trasformazione che sta vivendo il pop in Italia, interpretato in modo sempre più eclettico e libero.
Quali sono i criteri di selezione degli artisti per Radar? Spotify raccoglie le candidature dalle case discografiche o sceglie in autonomia? Quali figure del team di Spotify si occupano effettivamente di selezionare gli artisti?
Attualmente non esiste un processo attraverso il quale sia possibile chiedere di partecipare a RADAR. L’elenco degli artisti viene stilato da parte del team di esperti musicali di Spotify, sulla base delle loro competenze e di un’analisi dei dati. Lo scopo è quello di scovare i migliori artisti emergenti originali e di talento, con un grande potenziale di crescita ancora da sviluppare.
Di base, riteniamo che gli artisti selezionati non abbiano ancora raggiunto interamente il loro pubblico di riferimento. Vogliamo accompagnarli attraverso una nuova fase della loro carriera.
Diversi artisti sostenuti da RADAR nelle precedenti edizioni sono diventati vere e proprie star del mainstream italiano. È merito del fiuto da talent scout, del potenziale della vostra piattaforma, o di un mix delle due cose?
Le ultime due edizioni del programma hanno visto protagonisti 24 artisti che, anche grazie al supporto di Spotify, hanno incrementato in modo significativo la loro fanbase e i loro ascolti, e in alcuni casi hanno raggiunto una visibilità globale.
Basti pensare a Blanco, i cui stream sono cresciuti di oltre il 3000% in quel periodo, e a Rhove, che dopo Radar ha visto aumentare i suoi ascolti giornalieri del 775%. Inoltre, entrambe le loro hit più popolari – Brividi e Shakerando – sono state le più ascoltate in Italia nel 2022.
Il nostro team di esperti ha la capacità di valutare il potenziale degli artisti. Ma è agli artisti che va il merito di averlo realizzato pienamente. È però innegabile che Spotify, in quanto piattaforma audio numero uno al mondo, dia opportunità impareggiabili di visibilità agli artisti e di scoperta agli utenti. Offriamo ai nostri talenti Radar contenuti e piani di marketing personalizzati che contribuiscono ad aumentare la loro visibilità.
Rhove è stato il primo artista italiano a entrare in RADAR Global. Quali caratteristiche deve avere un artista per ottenere questo risultato? Deve passare prima da Radar Italia come Rhove?
In effetti, Rhove lo scorso anno è stato il primo artista italiano a partecipare al programma nella sua versione globale per artisti emergenti, insieme a The Kid LAROI, Nathy Peluso, Boza, Griff, Quevedo e altri che sono entrati a far parte del programma dalla sua nascita nel 2020.
Rhove è entrato a far parte della playlist di RADAR Italia nel 2021, distinguendosi per lo stile unico sia nella musica che nell’estetica. Sono queste le caratteristiche che hanno sicuramente contribuito al suo ingresso in RADAR Global e al suo successo, che deriva da un mix di talento, intuizione e ampiezza di influenze musicali.
Spotify ha recentemente festeggiato i dieci anni dal suo lancio in Italia. Il mercato discografico italiano è cresciuto soprattutto attraverso lo streaming, quindi una spinta fondamentale è arrivata da Spotify in quanto piattaforma leader. Quali evoluzioni prevedete per il mercato nel prossimo futuro? E quali sono i prossimi obiettivi strategici di Spotify?
Spotify è nata in un momento buio per l’industria musicale e ha saputo rivoluzionarla completamente. Dal suo arrivo in Italia nel 2013, la musica e gli artisti italiani, grazie a Spotify e allo streaming, hanno raggiunto una portata sempre più internazionale, certificata da un aumento del 1200% del numero di stream a livello globale con 22 miliardi nel 2022 (rispetto ai 180 milioni del 2013), mentre gli stream musicali italiani sono cresciuti di oltre il 20% solo nell’ultimo anno.
Spotify intende continuare a essere in prima linea in questa rivoluzione. La prossima frontiera riguarda i molteplici modi in cui gli artisti possono esprimersi per connettersi con i fan e le ultime innovazioni annunciate in Stream On, l’evento virtuale della piattaforma dedicato al futuro del mondo dell’audio.
Fra le innovazioni ci sono i nuovi strumenti di scoperta per i concerti e il merchandise, le Spotify Clips che consentono agli artisti di aggiungere video di 30 secondi ai loro profili e ai feed degli album e le Countdown Pages, spazi dedicati a disposizione degli artisti in cui i fan possono salvare le anteprime degli album, guardare video esclusivi, preordinare il merch, vedere in anteprima le tracklist e visualizzare il countdown per le nuove release.
Spotify sta lanciando la funzione DJ: quali scenari intravedete per una più ampia integrazione dell’AI nella piattaforma?
Cerchiamo di capire le nuove tecnologie attraverso la ricerca e valutiamo sempre attivamente le opportunità di integrare questo tipo di tecnologie per migliorare il nostro lavoro di personalizzazione, che non si ferma mai.
La funzione DJ, che è ancora in fase beta, offre una scaletta musicale curata insieme a commenti sui brani e sugli artisti che pensiamo possano piacervi. Il tutto con una voce straordinariamente realistica.
Dai primi test, possiamo dire che questa è la strada giusta per ottimizzare un tipo di intelligenza artificiale che va di pari passo con i valori della piattaforma. In primo luogo, quello di trovare nuovi modi per la discovery, connettere i fan con un numero sempre più grande di creator e artisti e creare connessioni più profonde e significative.